Associazione
di volontariato Idra
Tel. e fax
055.233.76.65; e-mail idrafir@tin.it; web http://www.idraonlus.it/vecchiosito/inizio/html;
http://idra.dadacasa.supereva.it/
Chi sono? Ditemi prima chi
sono: se mi piacerà di essere quella che voi dite, verrò su. Altrimenti resterò
quaggiù ad aspettare di essere diventata un’altra...
Lewis Carrol, Alice nel
Paese delle Meraviglie
Idra-detective scopre un nuovo
documento sull’Alta Velocità a Firenze: la decisione di far viaggiare tutto su
strada circa mezzo milione di tonnellate di terra di scavo contraddice sia le
indicazioni della Direzione Urbanistica del Comune sia la volontà del Consiglio
comunale, che le aveva fatte proprie con la Delibera 865 del 20 ottobre 2003.
Il nuovo Consiglio riapra la
partita dell’Alta Velocità, chiede Idra agli eletti. L’esecutivo
rispetti il mandato ricevuto, chiede Idra all’assessore alla
Partecipazione Cristina Bevilacqua.
Idra
denuncia un caso pericoloso di deriva della potestà istituzionale del
Consiglio comunale di Firenze: con un atto
relativo alla progettazione per l’Alta Velocità, il 20 ottobre scorso la
massima assemblea cittadina aveva deliberato (Deliberazione
n. 865) di “impegnare il Sindaco o il suo delegato a rappresentare –
in sede di Conferenza dei Servizi – le valutazioni e suggerimenti contenuti
nella relazione istruttoria del Servizio Pianificazione e Grandi Progetti”,
allegata alla deliberazione stessa e definita “parte
integrante e sostanziale” dell’atto.
Cosa era scritto nella Relazione istruttoria sulla stazione T.A.V. di Firenze e sull’opera di scavalco fra Rifredi e Castello, redatta dalla Direzione Urbanistica del Comune di Firenze e firmata a quattro mani dagli architetti Marcello Cocchi (dirigente del Servizio Pianificazione e Grandi Progetti) e Rinaldo Hoffmann (P.O. Nodo A.V. e Mobilità)? Nel capitolo dedicato alle “Valutazioni sugli aspetti della cantierizzazione”, la Direzione Urbanistica – nel formulare le proprie “Osservazioni al progetto della Variante imbocco nord e scavalco” - asseriva testualmente: “È notevole l’impatto sulla viabilità cittadina causato dall’elevato transito di veicoli pesanti, previsto dal progetto, pertanto [...] lo smaltimento delle terre di scavo dovrà avvenire per ferrovia, con le stesse modalità adottate per la stazione A.V.”.
Le cose sono andate in tutt’altro modo, come è noto
da qualche giorno: due mesi dopo il mandato ricevuto dal Consiglio, il
23 dicembre 2003, l’assessore all’Urbanistica firmava a Roma un’apposita e
pericolosissima deroga alla disposizione contenuta
nell’Accordo Procedimentale del 1999 (accordo
che prevedeva il trasporto dei materiali di risulta esclusivamente su ferro).
Si intitola “Integrazione all’Accordo procedimentale del 3 marzo 1999”, è stata
sottoscritta oltre che dal Comune di Firenze anche dalla Provincia
(rappresentata dall’assessore Luciana Cappelli), dalla Regione Toscana
(rappresentata dall’assessore Riccardo Conti) e da RFI, e così recita
all’articolo 5 (“Materiali di risulta”): “Per quanto riguarda l’imbocco
Nord, compresa l’opera di scavalco [...] il trasporto dei materiali di scavo e
l’approvvigionamento dei materiali potrà essere effettuato con mezzi gommati sulla base di un apposito piano di mobilità
approvato dal Comune di Firenze”.
Si tratta di 90.200 mc di calcestruzzo, 31.400 mc di inerti, 10.000 ton di
acciaio, 307.000 mc di smarino, e di un volume imprecisato di fanghi di risulta
e di detriti di demolizione.
L’apparente difformità sostanziale rispetto
al mandato conferito al sindaco dal Consiglio comunale risulta essere passata inosservata anche in Sala de’ Dugento. Ecco
perché, nella prima giornata operativa del rinnovato Consiglio comunale, Idra
sottopone il caso ai suoi membri, e scrive
loro chiedendo che, previa verifica, “la
decisione assunta dall’esecutivo
cittadino lo scorso dicembre venga ridiscussa in tutti i suoi termini, di forma
e di contenuto, e venga sottoposta al vaglio e alla valutazione del
Consiglio, con procedura d’urgenza,
alla riapertura dei lavori il prossimo settembre, unitamente all’intera
materia del progetto di sottoattraversamento AV della città, in perenne
metamorfosi apparentemente fuori controllo”.
All’assessore alla Partecipazione democratica
Cristina Bevilacqua, Idra chiede
di “dare un primo immediato segnale
di apertura nei confronti della società civile
esprimendo una valutazione indipendente sull’accaduto, valorizzando nell’ambito
della giunta la cultura dell’impegno a far tesoro delle valutazioni degli
uffici tecnici competenti e delle volontà del Consiglio comunale, supportando
ogni futura iniziativa del Consiglio orientata a garantire la pienezza
dell’esercizio della sua potestà istituzionale”.