Associazione di volontariato Idra

iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Toscana per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale

indirizzo postale:  Via Giano della Bella, 7  -  50124 FIRENZE

Tel. e fax  055.233.76.65;  Tel.  055.48.03.22, 320.16.18.105;  Tel. e fax  055.41.04.24

e-mail  idrafir@tin.it; web  http://associazioni.comune.fi.it/idra/inizio.html

sede:  Via Vittorio Emanuele II, 135  -  50134 FIRENZE

 

 

Firenze, 26.3.’07

 

All’Assessore alle Riforme Istituzionali della Regione Toscana

dott. Agostino FRAGAI

 

fax 055.43.84.988

agostino.fragai@regione.toscana.it

 

 

Legge regionale sulla partecipazione:

assessore, a che gioco giochiamo?

 

 

lettera aperta

 

 

Lei ci invita, gentile assessore, ad “un altro appuntamento fondamentale sulla strada che ci porterà alla redazione della legge sulla partecipazione”, la seduta del Consiglio Regionale di martedì 27 marzo nella quale l’Assemblea sarà chiamata a discutere il documento preliminare che contiene i futuri indirizzi della proposta di legge.

Ma noi non possiamo dimenticare i fatti, prima di innamorarci delle intenzioni. Che senso ha continuare a suggerire scenari di presunta partecipazione democratica alle scelte della Regione quando le evidenze denunciano il contrario?

Ogni concreto tentativo di “partecipazione” da parte nostra è stato frustrato dalla mai dichiarata resistenza dell’apparato, che sembra intendere la partecipazione come l’inserimento in un procedimento amministrativo a sé stante e non invece come una modalità differente di gestione dell’azione amministrativa!

Abbiamo scritto più volte al presidente della Giunta regionale Claudio Martini documentando le lacune, le contraddizioni e le controindicazioni della politica ambientale, sociale, trasportistica e finanziaria della Regione Toscana, reiterando richieste, appelli, inviti, proposte e lettere. Nella stragrande maggioranza dei casi non abbiamo ricevuto altro riscontro se non l’adozione di scelte incompatibili con le indicazioni e gli orientamenti che la documentazione da noi prodotta suggeriva o esplicitamente richiedeva.

Ci siamo rivolti anche agli assessori al Territorio e al Diritto alla salute, senza ricevere in cambio alcuna considerazione. Soltanto con l’assessore all’Ambiente è stato possibile fissare pochi e faticosi incontri, ma recentemente abbiamo visto interrompere anche questo tenue canale di comunicazione, nel bel mezzo peraltro di uno specifico procedimento già formalmente avviato!

Qualche settimana fa abbiamo chiesto un’audizione urgente alla Commissione Ambiente del Consiglio Regionale su un tema che commuove l’Italia, la distruzione di risorse idriche e territoriali (oltre che erariali) in Mugello a seguito dei lavori per la realizzazione della linea dell’Alta Velocità - Alta Capacità ferroviaria. Ci preoccupano infatti, e non poco, certe dichiarazioni pubbliche rilasciate dal presidente della Commissione, da un consigliere della maggioranza e da un consigliere dell’opposizione al termine della visita della Commissione stessa ai tunnel TAV in demolizione, rifacimento o adeguamento fra Monte Morello e Firenzuola. Dichiarazioni che appaiono a noi ispirate da una clamorosa ignoranza dei fatti se non da altri motivi la cui logica al momento ci sfugge. Anche qui, nessuna risposta e nessuna attenzione da parte di alcuna forza politica.

A Suo avviso, il fatto che rappresentanti anche qualificati dell’intera classe politica che compone la Giunta, il Consiglio e le Commissioni dimostrino insensibilità alle istanze di ascolto sui grandi temi dell’economia e dell’ecologia, o una conoscenza solo superficiale e largamente incompleta delle materie da amministrare, garantisce ancora al “sistema” una patente di credibilità democratica? O non rappresenta invece il segno e la conferma di un drammatico iato che continua a scavarsi fra politica e popolo?

Diventa inevitabile chiedersi se la “rappresentatività” delle istituzioni non venga riducendosi ad altro che ad un elemento formale, una sorta di sinonimo dell’”elettività” che certo ne è parte, ma altrettanto certamente non la esaurisce. Come può la Regione Toscana ignorare quella parte della società civile “informata” dalla quale provengono richieste di incontro e serie proposte di informazione sulle “grandi opere” e sulle scelte economiche strategiche, o addirittura prescindere dai risultati dei propri stessi studi (pensiamo ad esempio alla pubblicazione Ambiente & Trasporto. Verso una riconciliazione sostenibile”, edita dalla Giunta regionale già nel lontano 1997) e bypassare doverose esigenze di programmazione (pensiamo a quanto ammesso in una risposta a Idra il 21 settembre scorso dal dirigente della Regione Toscana responsabile dell’Area di Coordinamento Pianificazione Territoriale e Politiche Abitative), continuando a ritenersi al tempo stesso “rappresentativa”?

Appassionati come siamo dei valori della democrazia, non riusciamo a restare inerti davanti a un simile approccio. Qui siamo lontani anni luce, assessore, dalla pratica della partecipazione: è in gioco la “buona educazione istituzionale”, che richiederebbe quanto meno di rispondere a chi scrive, se si tratta di un soggetto associativo riconosciuto dalla Regione, come lo è Idra, o di motivare pubblicamente la propria indisponibilità al confronto.

 

Approfittiamo dunque di questo Suo recente cortese invito per chiederLe una risposta pubblica ai quesiti che pubblicamente Le poniamo. Le abbiamo già scritto a suo tempo al riguardo, ricevendo da lei un cortese attestato di stima: “La volontà di partecipazione di cui si fa portatrice la vostra associazione – leggiamo in una Sua nota a noi indirizzata lo scorso 15 febbraio 2006 - è uno stimolo alle finalità che si siamo posti in questa legislatura”. Altrettanta stima ci è stata espressa dal citato assessore regionale all’Ambiente. Ma se agli elogi non corrispondono i comportamenti, temiamo che non si produca nulla di nuovo né di innovativo sul piano dell’implementazione dei diritti.

Ci auguriamo quindi di poter ricever almeno da Lei un riscontro concreto e fattivo: non ci siamo del resto esonerati dal compito di fornire, anche nel merito della proposta di legge sulla partecipazione che la Regione Toscana dichiara di voler promuovere, un nostro modesto contributo, illustrato lo scorso 26 settembre 2006 al seminario tenutosi Lei presente all’Educatorio del Fuligno a Firenze su “Partecipazione e governo locale, i soggetti le regole, gli strumenti”. Un contributo che Le abbiamo trasmesso il giorno successivo.

 

Cordiali saluti,

il presidente

Girolamo Dell’Olio

 

back