Associazione di volontariato Idra
iscritta al Registro Regionale del Volontariato della
Toscana per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale
indirizzo postale: Via Giano della
Bella, 7 - 50124 FIRENZE; e-mail idrafir@tin.it
Tel. e fax
055.233.76.65; Tel. 055.48.03.22, 320.16.18.105; Tel. e fax
055.41.04.24
web http://associazioni.comune.fi.it/idra/inizio.html
sede: Via Vittorio Emanuele II,
135 -
50134 FIRENZE
Firenze, 11 aprile 2010
Agli Associati e agli Amici
Appello al Paese
Sosteniamo Idra!
Carissimi,
ci rivolgiamo a tutti
voi che in un modo o nell’altro siete entrati in contatto con la nostra
Associazione, sul fronte dal 1994 –
accanto a migliaia di cittadini attivi di tutta Italia – per risparmiare al nostro Paese i veleni
ambientali e l’emorragia erariale dei progetti TAV.
Qui in Toscana, adesso, una
delle priorità è salvare la città d’arte
Firenze da un progetto esecutivo di sottoattraversamento che si annuncia di
impatto grave e dai tempi lunghi e incerti.
Una seconda importante priorità
è quella di combattere la politica anti-sociale
dei trasporti delle cosiddette Ferrovie dello Stato e dei governi che si sono
succeduti a Palazzo Chigi negli ultimi lustri. C'è da domandarsi quanto sia
democratico imporre sulle tratte di media e lunga percorrenza, in tempi di
crisi economica e sociale come quelli che viviamo, le onerose tariffe
Freccia Rossa e simili, deprivando nella maggior parte delle fasce orarie la
popolazione del nostro Paese dell'opportunità di scelta fra opzioni alternative
di servizio pubblico su ferro. Anche per spostamenti brevissimi come quello fra
Firenze e Bologna i cittadini si trovano in gran parte costretti a utilizzare,
in alternativa all’automobile, una linea
definita ‘ad alta velocità’ inaffidabile, costosissima, che fa incrociare
convogli lanciati fino a 300 km/h in tunnel appenninici lunghissimi realizzati senza
una galleria parallela di soccorso, e addirittura demoliti per chilometri
prima del collaudo perché costruiti con materiali inidonei.
L’esperienza del disastro ambientale ed erariale in Mugello
causato dalle procedure di progettazione, approvazione, affidamento dei lavori
ed esecuzione della linea appennica TAV, che ha visto il Tribunale di Firenze punire severamente i
vertici della società Impregilo,
mentre la Corte dei conti ipotizza il reato di danno erariale chiamando a
dedurre l’attuale vicepresidente del Senato on. Vannino Chiti, il presidente
della Regione Toscana Claudio Martini e altri 50 fra amministratori e dirigenti
nazionali e locali, è un monito per tutto il Paese. Idra è chiamata spesso a
illustrare e documentare questi fatti
dovunque il modello TAV si ripropone ai territori e alle popolazioni (dalla Val
di Susa al Carso, dal Trentino a Bologna). Il contributo di riflessione che la
testimonianza di Idra è in grado di
portare là dove si millantano in Italia i benefìci delle “grandi opere”
rappresenta forse, allora, un utile antidoto, e comunque un patrimonio di
tutti.
Ecco perché ci
rivolgiamo a voi per chiedervi di non
dimenticare quanto sia importante sostenere l’attività di questa piccola
associazione fiorentina. Nel nostro impegno infatti ci dobbiamo confrontare
anche con le risorse disponibili, specie quelle finanziarie.
L’evoluzione della
vicenda TAV ha portato Idra, che se
ne è presa carico inizialmente come realtà di “movimento”, ad abbandonare
progressivamente questo ruolo e ad assumere sempre di più quello di un servizio di informazione indipendente a
disposizione del pubblico e delle istituzioni. Lo facciamo principalmente attraverso
il nostro sito web, per mezzo di comunicati stampa, ed
anche tramite conferenze stampa e incontri pubblici. L’associazione ha portato
alla luce numerosi punti oscuri della TAV, ha prodotto costantemente proposte
alternative concrete e praticabili col supporto di tecnici qualificati, ed è stata
protagonista di un dialogo serrato con le istituzioni che ha sortito quanto
meno l’effetto di contenere i non pochi danni provocati dai cattivi progetti.
Tutto ciò implica un
lavoro assai oneroso, anche solo per lo studio e l’elaborazione di una imponente
mole di documentazione.
L’associazione affronta anche
altre questioni ambientali dietro richiesta dei cittadini e delle istituzioni, fornendo
collaborazione su istanze singole o collettive sulla base di un protocollo
sottoscritto da chi richiede il suo intervento, in un quadro di serietà di prassi
e di intenti e di mutua consultazione e condivisione delle azioni da
intraprendere.
Per statuto, Idra non accetta sovvenzioni da enti
pubblici e/o privati che potrebbero condizionarla: è totalmente autofinanziata.
Ma i costi dell’attività non sono indifferenti.
In un tale contesto,
anche una semplice informazione o documentazione aggiuntiva che il cittadino
chiede all’Associazione rispetto a quelle reperibili sul nostro sito web non può essere gratuita: potranno
fruirne, oltre agli associati, soltanto coloro che formalizzano la richiesta di
un rapporto di collaborazione.
D’altronde osserviamo
che il bene del Paese, che Idra mira
a tutelare confrontandosi con una politica spesso non ispirata purtroppo a
princìpi di sana amministrazione, consiglierebbe di sostenere l’Associazione
anche a prescindere dai propri interessi specifici.
Ci rivolgiamo quindi a
tutti voi affinché:
Ai “vecchi” associati e donatori, in gran parte ormai ‘storici’,
chiediamo con riconoscenza di continuare a sostenerci direttamente secondo le
loro possibilità.
Le quote, rimaste
invariate per il 2010, sono le seguenti:
·
un
minimo di 40 euro per la quota associativa o un minimo di 80 euro per la quota
di associato sostenitore (che comportano l’adesione allo statuto
dell’Associazione e l’acquisizione dei diritti che ne derivano);
·
un
contributo minimo di 20 euro per ricevere in tempo reale per posta elettronica i
comunicati stampa e le altre notizie e materiali, il notiziario di fine anno;
·
un
versamento di 40 euro (valevole per l’anno solare) per l’attivazione di un
rapporto di collaborazione quando si tratti di ricercatori o studenti, e di 80
euro (valevole per l’anno solare) quando la richiesta di collaborazione
provenga da singoli o soggetti collettivi.
Ringraziando coloro che
hanno già provveduto a confermare il proprio sostegno, Vi salutiamo con
cordialità e affetto.
I
componenti del Consiglio
segretaria vicepresidente, tesoriere
presidente