Associazione di volontariato Idra
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COMUNICATO STAMPA
Firenze, 9.11.’04
Tre anni e
mezzo di mega-cantieri (smog, rumore, traffico pesante, polvere e falda a
rischio) autorizzati fra Rifredi e Castello.
Il
Consiglio comunale di Firenze ratifica le volontà della Giunta.
Cittadini
ancora una volta beffati: scomparsi dalla scena!
Le
Commissioni consiliari, capaci di promettere risposte che poi non arrivano, si
trasformano in una macchina efficiente quando si tratta di avallare - con
l’aggiunta di qualche pannicello caldo - decisioni ‘forti’ prese senza
informare la cittadinanza.
Ha senso
parlare ancora di divisione dei poteri, pluralismo, democrazia?
Se è ancora vero che il Consiglio è l’organo di indirizzo e
di controllo politico-amministrativo del Comune, allora ci si domanda quale
controllo – di forma e di sostanza - sia stato esercitato dagli eletti a
Palazzo Vecchio nel caso dell’approvazione del progetto di “scavalco” ad Alta Velocità fra Castello e
Rifredi.
E’ sotto gli
occhi di tutti che nessuna informazione pubblica
degna di questo nome è stata fornita dall’Amministrazione ai cittadini
sul progetto (solo l’assessore Gianni Biagi sembra non essersene accorto;
chissà cosa avranno pensato i suoi colleghi Giuseppe Matulli e Cristina
Bevilacqua quando ieri ha dichiarato in Consiglio: “Il dibattito sull'Alta
velocità si è già svolto più che ampliamente [*]. A questo punto non si tratta di continuare a discutere”!!).
E’ altrettanto
palese che gli impatti ambientali dello “scavalco” si aggiungono (non si
sottraggono) a quelli già previsti per il
sottoattraversamento di Firenze.
Si ignorano gli
impatti economici sull’erario di questa nuova “grande opera” (è noto che
l’Alta Velocità è da sempre solo a carico del
contribuente).
Per giunta, tutta
la movimentazione degli inerti e dei materiali da costruzione, nel
territorio comunale di Firenze, avverrà in deroga al
principio del trasporto su ferro, solennemente sancito dall’accordo
procedimentale del ’99.
E le altre
pesantissime criticità dell’Alta Velocità, denunciate e documentate
puntigliosamente dall’associazione Idra nel corso delle audizioni in
Terza e Sesta Commissione consiliare il 13 e il 14 ottobre, che fine hanno
fatto? Hanno avuto in cambio la promessa di una risposta. Che non è
arrivata. Adesso, se anche ci sarà, giungerà troppo tardi, a giochi già
fatti.
Uno spettacolo
già visto tante altre volte, non è una novità. Ma si verifica in una città in
cui l’Amministrazione e la maggioranza politica si ammantano di mondialismo,
sbandierano i valori della pace e della Costituzione, strizzano l’occhio e
aprono spazi al movimento no/new global e
vantano niente meno che un assessorato alla
Partecipazione democratica!
Un problema in
più deriva dal fatto che, alle spalle della Giunta, opera un Consiglio che
sembra abdicare in partenza al proprio ruolo di garante degli elettori (un
quarto dei quali, ricordiamolo, a giugno ha disertato le urne, mentre in più di
10.000 hanno votato scheda nulla o bianca), rinunciando persino –
parrebbe – all’esercizio dei diritti che fondano la sua funzione.
Esempio. Non siamo in grado di dire se il sindaco abbia chiesto al presidente
del Consiglio che il parere della Commissione Urbanistica sullo “scavalco di
Castello” venisse reso in termini abbreviati (sarebbe comunque interessante
saperlo, soprattutto se il 10 novembre la seduta della conferenza di servizi
sullo “scavalco” non avesse a risultare quella conclusiva, come si legge invece
nella delibera-hurry-up approvata ieri in gran fretta dal Consiglio). Ma
ammettiamo pure che la Terza Commissione consiliare ‘Urbanistica’ abbia dovuto
ricorrere alla procedura abbreviata disciplinata dall’art. 27 del Regolamento
del Consiglio comunale di Firenze (intitolato “Pareri urgenti”). Ebbene,
proprio quel Regolamento prevede che in nessun caso il termine per l’espressione del parere
possa essere inferiore a novantasei (96) ore. E invece alla Commissione
ne è bastata una di ore, ieri mattina, quella fra le 9 e le 10, per esprimere –
a maggioranza – il suo OK alla delibera che autorizza il sindaco a “chiudere”
la questione il prossimo 10 novembre a Roma. Diciamo un’ora sola perché
soltanto a partire da ieri mattina alle 9 (a un’ora dunque dalla seduta
plenaria del Consiglio, in calendario alle 10) risulta che la Terza Commissione
abbia potuto visionare l’unica copia del progetto di “scavalco” di Castello
di cui il Comune dispone (circostanza che Idra ha appreso giovedì 4
novembre durante l’incontro col vice sindaco Matulli e l’assessore Bevilacqua)
!
Che tristezza!
Chi oserebbe chiamarla
ancora “democrazia”, per quanto iperdelegata? Una brutta sua caricatura, in realtà, ad avviso di Idra.
Un altro giorno deprimente per la dignità della città. Che, bella
addormentata nel cemento, avrà da ingoiare anche questo regalo.
[*]
Variante
locale di ampiamente. Non sembra essere un refuso: come in tanti altri
comunicati dell’Ufficio Stampa di Palazzo Vecchio in questa nuova legislatura,
l’italiano zoppica vistosamente e i contenuti stessi sono sovente inesatti o
fuorvianti.
Nel comunicato in questione, datato 8 novembre 2004 e
intitolato “Scavalco di Rifredi, mercoledì la conferenza dei servizi a Roma”,
in 26 righe si contano almeno altre sette (7) curiosità!