Associazione di volontariato Idra
Tel. e fax 055.233.76.65; e-mail: idrafir@tin.it
web: http://www.idraonlus.it/vecchiosito/inizio.html;
http://idra.dadacasa.supereva.it/
COMUNICATO STAMPA
Firenze, 30.9.’04
Accesso a
Firenze, urge metropolitana di superficie !
Idra propone
alla Sesta Commissione consiliare una conferenza cittadina sull’uso
metropolitano della rete FS. “Per risolvere i problemi della mobilità
occorrono interventi alla radice: la cura del ferro va praticata, non soltanto predicata.
E le competenze non mancano!”.
L’Associazione
Idra protesta in una lettera
alla Sesta Commissione consiliare fiorentina (Ambiente, vivibilità urbana e
mobilità) per il modo in cui sono stati resi noti i risultati della seduta
aperta ai cittadini lo scorso 22 settembre nella Sala de’ Dugento a Palazzo
Vecchio. “Non sembra essere stata
accolta la richiesta -
scrive l’associazione ecologista - che la Commissione desse conto
pubblicamente degli argomenti portati da quanti, come la nostra associazione e
altre intervenute, hanno formulato un dissenso radicale e motivato nei confronti delle scelte
amministrative fin qui
operate. Siamo portati quindi a temere che le denunce e le richieste presentate
il 22 settembre dai cittadini non siano state recepite”.
Perciò Idra le mette nero su bianco, e dalla Commissione aspetta
riscontri concreti.
Prima denuncia: i numerosi preoccupanti errori esecutivi o improprietà progettuali che sono stati verificati negli ultimi anni nella costruzione di strade,
parcheggi, rampe e sottopassi nella nostra città.
Seconda: le palesi contraddizioni
e incongruenze che lo stesso vice-sindaco
Giuseppe Matulli ha registrato nei progetti di
cantierizzazione per l’Alta Velocità a Firenze.
Terza: le difformità
fra progetti e cantierizzazioni che
l’Associazione ha documentato ai
consiglieri negli ultimi mesi.
Quarta: la pressoché totale assenza di
informazione su progetti e cantieri alla
cittadinanza da parte dell’Amministrazione.
Idra chiede quindi “che la
Commissione e il Consiglio si facciano urgentemente parti attive presso il
Sindaco e la Giunta affinché non si proceda oltre con le cantierizzazioni prima che siano stati
chiariti i misteri che soggiacciono alle procedure autorizzatorie e
amministrative relative agli interventi infrastrutturali indicati, e prima che
i cittadini siano stati messi in grado di conoscere i particolari delle
progettazioni, dei modi e dei tempi delle esecuzioni, dei riflessi sulla loro
sicurezza, salute e qualità della vita”. In particolare Idra – che su questi
temi fa istanza di un’audizione urgente – propone che la Commissione si attivi
affinché si svolgano “assemblee pubbliche informative, adeguatamente
pubblicizzate, nel corso delle quali i cittadini siano messi in grado di
proporre correttivi, mitigazioni, alternative”.
Sul tema critico della mobilità, madre di tutti gli inquinamenti nella Città del fiore, Idra
propone scenari radicalmente
innovativi. E’ ben curioso che associazioni che
si definiscono “ambientaliste” propongano una gabella sotto forma di ticket di
accesso, quando non esistono alternative serie e concrete all’automobile. L’ingresso a Firenze non dev’essere monetizzato: deve
avvenire in modo corretto. Se il problema è la
penetrazione in città dall’hinterland, allora occorre garantire in tempi brevi un
accesso collettivo su ferro. Le direttrici non mancano, esistono persino
stazioni centrali dismesse (come la storica Leopolda)!
Purtroppo invece a Firenze
si predica la “cura del ferro”, ma si pratica la “cura del catrame”: lo dimostra l’invasione di strade, sottopassi, rampe, sovrappassi e parcheggi
a disposizione dei mezzi privati su gomma anche a ridosso del centro storico.
Se i dati persistentemente allarmanti forniti da ASL e ARPAT su salute e
ambiente nella nostra città preoccupano davvero Palazzo Vecchio, allora è
abbondantemente arrivato il momento di attuare una prevenzione efficace e sistemica di ulteriori danni alla salute e
all’ambiente. La famosa “cura del ferro” urge,
ma deve passare dalla dimensione dello slogan a quella della realtà. Ecco
perché Idra propone che il Comune chiami a raccolta le competenze
tecniche e scientifiche indipendenti presenti in città, in Italia e all’estero
(le indicazioni non mancano) attraverso una conferenza pubblica, da
organizzare insieme ai cittadini e alle associazioni, sulle effettive potenzialità del trasporto pubblico
su ferro nell’area metropolitana sull’attuale rete di superficie. Una conferenza i cui esiti permettano e legittimino un cambio di rotta
nella politica della mobilità a Firenze e nell’area metropolitana. Qui l’urgenza delle urgenze non è certo lo sventramento decennale del sottosuolo fiorentino a opera
dall’Alta Velocità, ma la
realizzazione di un’efficiente metropolitana leggera.
In particolare, secondo Idra, andranno studiate e verificate le
seguenti opportunità:
–
la riattivazione dei rami
ferroviari dismessi e di una stazione strategica
come la Leopolda;
–
l’istituzione di nuove fermate
ferroviarie in funzione delle esigenze della popolazione;
–
una nuova filosofia della
formazione dei convogli ferroviari rispetto alla città di Firenze, baricentro
dell’area metropolitana: la formazione dei convogli è opportuno che avvenga
alle estremità dei percorsi, non a Santa Maria Novella;
–
l’adeguamento tecnologico e
organizzativo di S. Maria Novella e delle altre stazioni fiorentine;
–
l’ottimizzazione della rete di
superficie con l’istituzione di nuove relazioni fra le stazioni cittadine;
–
l’aggiunta locale di binari di
superficie alla rete esistente;
–
una intermodalità efficiente e non solo virtuale con le
altre modalità di trasporto.