Associazione di volontariato Idra
iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Toscana
per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale
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27.9.’04
Presidente e Membri
Ambiente, Vivibilità urbana e Mobilità
COMUNE DI FIRENZE
e-mail comcons6@comune.fi.it
OGGETTO:
1.
Richiesta di audizione urgente
sulla progettazione, sull’iter di approvazione e sulla esecuzione delle
cantierizzazioni per l’Alta Velocità a Firenze, e delle opere ad essa collegate;
2.
Presentazione di istanze
formali.
Gentile Presidente, gentili Consiglieri,
facciamo séguito con la presente a quanto richiesto
dalla nostra Associazione nel corso della seduta straordinaria aperta della
Sesta Commissione lo scorso 22.9.’04, alla quale anche Idra è stata
invitata a portare un proprio contributo.
Siamo rimasti perplessi di fronte ai
contenuti del comunicato emesso il giorno successivo dall’Ufficio Stampa di
Palazzo Vecchio. Non sembra essere stata accolta infatti una delle richieste
formulate col nostro intervento: che la Commissione desse conto pubblicamente
degli argomenti portati da quanti, come la nostra associazione e altre
intervenute, hanno formulato un dissenso radicale e motivato nei confronti
delle scelte amministrative fin qui operate sia in fase di approvazione sia in
fase di attuazione dei progetti che nella città di Firenze rappresentano – come
gli esperti dell’ASL e dell’ARPAT hanno potuto documentare col conforto delle
loro cifre – una cospicua fonte di disagio ambientale e di rischio per la
salute e per la sicurezza.
Siamo portati quindi a temere che le denunce
e le richieste presentate il 22 settembre dai cittadini non siano state
recepite.
Riteniamo utile dunque formalizzarle per iscritto
attraverso questo documento nei punti che seguono, mentre restiamo in attesa di
un Vostro riscontro concreto e – in prima istanza – di una convocazione per un’audizione
urgente sui temi della progettazione, dell’iter di approvazione e della esecuzione
delle cantierizzazioni per l’Alta Velocità a Firenze, e delle opere ad essa
collegate: non siamo stati in grado infatti, il 22 settembre, di svolgere
le argomentazioni, di presentare la documentazione e di inoltrare le proposte
inerenti la complessa materia in questione.
1.
–
Tenuto conto dei
numerosi preoccupanti errori esecutivi o improprietà progettuali che sono stati
verificati negli ultimi anni nella costruzione di strade, parcheggi, rampe e
sottopassi nella nostra città;
–
tenuto conto delle palesi
contraddizioni e incongruenze che lo stesso vice-sindaco Giuseppe Matulli ha
registrato nei progetti di cantierizzazione per l’Alta Velocità a Firenze;
–
preso atto delle
difformità fra progetti e cantierizzazioni che la nostra Associazione Vi ha
documentato negli ultimi mesi;
–
constatata la pressoché
totale assenza di informazione alla cittadinanza da parte dell’Amministrazione;
chiediamo che la Commissione e il Consiglio si
facciano urgentemente parti attive presso il Sindaco e la Giunta affinché non
si proceda oltre con le cantierizzazioni prima che siano stati chiariti i
misteri che soggiacciono alle procedure autorizzatorie e amministrative
relative agli interventi infrastrutturali indicati, e prima che i cittadini
siano stati messi in grado di conoscere i particolari delle progettazioni, dei
modi e dei tempi delle esecuzioni, dei riflessi sulla loro sicurezza, salute e
qualità della vita. In particolare,
chiediamo che la Commissione si attivi affinché si svolgano nelle sedi
urbane interessate dalle cantierizzazioni assemblee pubbliche
informative, adeguatamente pubblicizzate, nel corso delle quali i cittadini
siano messi in grado di proporre correttivi, mitigazioni, alternative.
2.
Valutando che le possibilità concrete di tutelare la
salute, l’ambiente e la sicurezza nella nostra città sono comunque tanto più
scarse quanto più ai cittadini viene reso impossibile l’esercizio del diritto a
incidere nelle scelte urbanistiche e infrastrutturali che riguardano la loro
vita, chiediamo alla Sesta Commissione di proporre al Consiglio comunale che nessuna
nuova progettazione in tali materie venga approvata dal Consiglio stesso senza
che sia stato esercitato in modo verificabile il diritto dei cittadini a
partecipare alle decisioni già nel momento della progettazione, partendo da
una applicazione piena e sostanziale della L. 241/90 e approdando all’adozione
di procedure partecipative efficaci, fin qui solo nominalmente assicurate – per
quanto ci risulta - dall’Amministrazione ("Tutti gli interventi che
riguardano la trasformazione urbana della città devono essere approfonditi e
discussi con i fiorentini: compresi quelli che riguardano il project financing.
Qualunque sarà l'esito del confronto sulla proposta di project 'Spazi aperti
2001', questo dovrà vedere il coinvolgimento e la partecipazione attiva di
tutte le realtà coinvolte: primi fra tutti gli stessi cittadini":
questo il commento del sindaco Leonardo Domenici, pubblicato dall’Ufficio
stampa di Palazzo Vecchio, dopo la seduta di giunta del 18.12.’01 in cui venne
esaminato il nuovo "pacchetto" per il project financing 2001).
3.
Ai fini di una prevenzione efficace e sistemica di
ulteriori danni alla salute e all’ambiente per effetto della politica dei
trasporti adottata nella nostra città, oltre quelli già evidenziati dalle relazioni svolte dall’ASL e
dall’ARPAT il 22 settembre e in precedenti occasioni, constatato che secondo
ogni apparenza a Firenze si predica la “cura del ferro” ma si pratica la “cura
del catrame” (il caso più recente sembra essere quello del sottopasso di viale
Strozzi: in un comunicato di Palazzo Vecchio del 25.1.’02, relativo al progetto
di pedonalizzazione di viale Strozzi, leggevamo testualmente: “(....)
l’intervento per la realizzazione della sottovia destinata ai mezzi pubblici”),
proponiamo che il Comune organizzi una conferenza pubblica, insieme ai cittadini,
ai comitati e alle associazioni, sulle effettive potenzialità del trasporto su
ferro nell’area metropolitana sull’attuale rete di superficie, nella quale vengano
affrontati - fra gli altri - i seguenti temi:
–
l’attivazione dei rami ferroviari e di stazioni strategiche chiuse
(Leopolda);
–
l’istituzione di nuove fermate ferroviarie;
–
la modifica della filosofia della formazione dei convogli ferroviari
rispetto al baricentro-Firenze;
–
l’adeguamento tecnologico e organizzativo della stazione di S. Maria
Novella;
–
l’ottimizzazione della rete di superficie con nuove relazioni fra le
stazioni cittadine;
–
l’aggiunta locale di binari di superficie alla rete esistente;
–
un’intermodalità efficiente e non solo virtuale con le altre modalità di
trasporto.
4.
–
Considerato che nel maggio 2000 l'ASL 10 presentò un “Progetto per la
sorveglianza dell’impatto sulla salute della popolazione residente a Firenze”
causato dalle grandi infrastrutture, per attuare il quale chiede chiese 100
milioni di vecchie lire;
–
preso atto che nel gennaio 2001 l'ASL 10 e l’ARPAT depositarono una
“Proposta di monitoraggio ambientale sanitario dei cantieri delle grandi
infrastrutture di trasporto pubblico”, e che per uno studio semestrale sulle
modifiche della qualità della vita, che ne costituiva una premessa, le due
istituzioni chiesero 25 milioni di vecchie lire, sottolineando "la
necessità e l’urgenza di questa fase preliminare sia per la corretta
impostazione dello studio, sia al fine di avviare l’indagine prima
dell’esecuzione dei lavori, in modo da poter disporre di dati confrontabili con
le fasi successive";
–
tenuto conto che non ci risulta che tali progetti siano mai stati
implementati;
–
pur rammaricandoci del fatto che non risulta più possibile conoscere
ormai i dati “ante operam”, e che ancora una volta i cittadini ne risultano
penalizzati, essendo per loro impossibile persino svolgere - sulla scorta di
essi - un’azione di autotutela per i danni ricevuti;
chiediamo comunque che le
parti restanti di quei progetti vengano finalmente finanziate, e che quindi
la Sesta Commissione si faccia latrice in Consiglio di questa esigenza, a
tutela dei diritti più elementari di cittadinanza.
5.
Ricordiamo che lo scorso
20.10.’03 il Consiglio comunale di Firenze approvò all’unanimità un ordine del
giorno che invitava sindaco e
presidente del consiglio comunale a «istituire un organismo consultivo di
partecipazione e confronto tra portatori di interessi diffusi e Comune di
Firenze, che dovrà essere rappresentato sia dalla giunta che dai consiglieri di
maggioranza e opposizione, relativamente alle questioni sul nodo fiorentino
dell'Alta Velocità». Il documento approvato era stato presentato da Alessandro Lo Presti,
Antongiulio Barbaro e Gregorio Malavolti (DS), Riccardo Basosi (DL-Margherita),
Luca Pettini (Comunisti Italiani), Gianni Conti (La Margherita-Partito
popolare), Alessio Papini (Verdi), Giovanni Fittante (Insieme per l'Ulivo in
Toscana), Rodolfo Cigliana e Francesco Leoni (Forza Italia), Enrico Falqui
(gruppo misto), Monica Sgherri (Rifondazione Comunista). «L'osservatorio
ambientale del nodo di Firenze per l'Alta Velocità - aveva spiegato
nell’occasione il presidente della commissione ambiente e trasporti Alessandro
Lo Presti, primo firmatario del documento - si configura come organo tecnico
e non come organo terzo di confronto con la cittadinanza. Questa proposta,
invece, cerca di colmare un vuoto individuando un organismo di partecipazione e
confronto tra portatori di interessi diffusi e Comune di Firenze».
Ebbene, questo vuoto
sembra non essere stato colmato. Dal momento che apprezziamo le procedure
ispirate alla partecipazione effettiva e alla democrazia non solo formale, chiediamo
che almeno questo Consiglio comunale dia seguito a quella proposta.
6.
In relazione alle modalità di svolgimento della
seduta straordinaria aperta della Sesta Commissione, chiediamo che, se a quella
del 22 settembre scorso ne seguiranno altre, come annunciato, l’invito sia
trasmesso tempestivamente (a noi è arrivato solo due giorni prima
dell’appuntamento), all’intera costellazione delle associazioni e dei
comitati di cittadini di Firenze (abbiamo notato molte assenze nell’elenco
pervenutoci), che sia reso possibile agli invitati esprimersi con più tempo
a disposizione, che i membri della Giunta e della Commissione limitino i
propri interventi alle comunicazioni strettamente indispensabili a istruire la
seduta, atteso che essi già dispongono di opportunità e mezzi incomparabilmente
superiori, rispetto ai cittadini, per far conoscere i propri punti di vista.
7.
Chiediamo che i contenuti delle sedute siano
verbalizzati, pubblicati sulla rete civica del Comune e sintetizzati in
comunicati stampa di Palazzo Vecchio che permettano ai mezzi di
informazione di massa di riferire i punti di vista dei cittadini.
Il presidente
Girolamo Dell’Olio