Associazione di volontariato Idra
iscritta al Registro Regionale del
Volontariato della Toscana per la promozione e la tutela del patrimonio
ambientale e culturale
Tel. e fax 055.233.76.65; e-mail idrafir@tin.it; web http://associazioni.comune.fi.it/idra/inizio.html
COMUNICATO STAMPA Firenze, 30.6.’09
TAV A FIRENZE, CANTIERE NUOVA STAZIONE: GIUDIZIO SEVERO DELL’ARPAT, PROPRIO
LÀ DOVE IL PROGETTO CHIEDE IL SACRIFICIO DI 163 ALBERI.
RISCHIO-BOLOGNA NELLA CITTÀ D’ARTE CARA AL
MONDO?
Idra è
venuta in possesso della nota
in cui l’ARPAT svolge l’analisi tecnica della documentazione relativa al
Progetto Ambientale della cantierizzazione delle cosiddette “Opere
Propedeutiche” del lotto 2 (il Passante e la Stazione AV) del Nodo di Firenze,
e le relative considerazioni sugli elaborati esecutivi finali presentati dalla
società che esegue i lavori, Nodavia. Si tratta di un documento di 13 pagine,
datato 29 aprile 2009.
La nota riporta un lungo elenco di magagne e carenze che l’Agenzia regionale
descrive minuziosamente. Destinate però a restare nei cassetti, parrebbe, senza
l’iniziativa dell’associazione indipendente fiorentina.
L’atteggiamento di coloro che si
accingono a costruire l’opera più imponente e delicata a Firenze dai tempi del
Poggi richiama in qualche modo alla mente – per quanto traspare dalla
descrizione dell’ARPAT - la
superficialità con cui si è atteso alla cantierizzazione
TAV del Mugello, rivelatasi poi devastante. Qui, per giunta, siamo in
un ambiente urbano, e quanto delicato! Incompetenza? Disattenzione? O
servirebbero altre chiavi di lettura? Certo è che un centro storico classificato come patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO non può continuare ad assistere con
spirito rassegnato ad operazioni che già in partenza appaiono esporlo a rischi
consistenti.
Com’è possibile, si chiede innanzi
tutto Idra, che le autorità di
controllo non ravvisino nel tipo di approccio messo a nudo dall’istruttoria
ARPAT un rischio fondamentale per la città
di Firenze e, invece di respingere decisamente al mittente un progetto
contrassegnato da tante apparenti leggerezze, esprimano un “parere favorevole” ed il proprio “nulla osta alla consegna dei lavori delle Opere Propedeutiche del
Lotto 2”, limitandosi a formulare semplici raccomandazioni e prescrizioni,
alcune addirittura da verificare “nell’operatività
del cantiere”...!?
Com’è possibile che venga
autorizzato l’abbattimento
in un colpo solo di 163 alberi (continua in proposito l’iniziativa,
promossa da Idra, di petizione ai ministri
dell’Ambiente e delle Infrastrutture) per
consentire l’allestimento di un cantiere gravato da tali e tante insufficienze
sul piano progettuale?
Secondo Idra,
è del tutto evidente che già i primi sintomi descritti dall’ARPAT segnalano il
proporsi concreto di un rischio-Bologna
in una delle città più preziose al mondo per ricchezza di beni artistici e
architettonici. Senza contare il diritto
all’ambiente e alla salute! Troppo pochi a Firenze sanno che nel capoluogo
emiliano, cinque anni dopo l’apertura dei lavori per una
stazione sotterranea TAV in pieno centro che registra già tre anni di
ritardo, ci si arrabatta proprio in queste settimane per tentare di ottenere
almeno oggi un’indagine epidemiologica che verifichi e certifichi le
conseguenze sulla salute della popolazione delle emissioni di polveri PM10 da
un cantiere che già a occhio nudo mostra tutti i suoi impatti nefasti...
Per questo Idra ha trasmesso l’istruttoria
dell’ARPAT anche alla soprintendente Paola Grifoni, al direttore generale della
ASL 10 Luigi Marroni, al segretario dell’Autorità di bacino dell’Arno Gaia
Checcucci e al nuovo sindaco di Firenze Matteo Renzi. “Considerateci a Vostra disposizione per ogni necessario
approfondimento - è l’appello loro rivolto dall’associazione indipendente - anche
e soprattutto in relazione agli inquietanti precedenti delle cantierizzazioni
AV in Mugello e nell’area urbana di Bologna”.
PS
Riportiamo qui di seguito (nostre le sottolineature) alcuni stralci
dell’istruttoria
dell’ARPAT (che contiene i risultati di diverse fasi successive di analisi,
frutto sia di riunioni interne sia di riunioni tecniche con Italferr e
Nodavia): sono evidenziate le principali problematiche emerse, le contromisure
suggerite dall’Agenzia, e persino talune
novità... che spingono a chiedersi: ma se non fosse per Idra, quando, come e da chi i
cittadini verrebbero informati?
Presentazione
PAC prima versione
In data 20/3/09 RFI, con nota prot. RFI-DIN-DPI.NC\A0011\P\2009\0000139
ha trasmesso al SUT [Supporto Tecnico,
presumiamo: così è definito il ruolo dell’ARPAT all’interno dell’Osservatorio
Ambientale - ndr] il Progetto Ambientale della Cantierizzazione delle opere
propedeutiche del lotto 2 (passante e stazione AV).
Il 2/4/09 ne è stata fatta una sommaria esposizione,
da parte di Nodavia, in sede di riunione di OA [Osservatorio Ambientale - ndr].
Il 2/4/09 RFI ha anche trasmesso, con nota prot.
RFI-DIN-DPI.NC\A0011\P\2009\0000380, documentazione integrativa in merito ai
rilievi fitosanitari.
Riunione
interna ARPAT 7/4/09
A valle della prima analisi dei contenuti, il 7/4/09
si è svolta una prima riunione interna ARPAT, nella quale sono state
evidenziate le prime principali problematiche emerse.
In sintesi si sono evidenziati i seguenti elementi
principali:
RUMORE
[...]
- nelle simulazioni non sono definite le
ubicazioni ed i tipi di macchine adottati;
- non è chiaro se gli scenari delle simulazioni
sono i più critici supposti, o i medi;
- alcune parti della relazione fanno pensare alla possibilità
di lavorazioni notturne (sottopasso Circondaria), che però non sono considerati
nelle simulazioni.
ATMOSFERA
- mancano i dati di input per effettuare
verifiche sulla modellistica proposta;
- manca dettaglio sulle fonti emissive adottate;
- deve essere definito in maniera più puntuale il
rispetto delle prescrizioni e l’ubicazione delle centraline di monitoraggio;
ACQUE
- è necessario definire come verranno gestite le
Acque Meteoriche di Dilavamento (ex LR 20/06 e DPGR 48R/2008) dato che non
ve n’è indicazione nei primi elaborati;
- è opportuno definire le modalità di
approvvigionamento idrico visto che i quantitativi d’acqua necessari potrebbero
non essere trascurabili;
- servono chiarimenti sulle aree da
impermeabilizzare
TERRE E BONIFICHE
- devono
essere meglio definiti i volumi da scavare a Campo di Marte;
- va verificata la necessità di eventuale investigazione
preliminare Campo Marte come da Piano prov.le bonifiche.
[...]
Riunione
Tecnica ARPAT-Italferr-Nodavia del 15/4/09
A valle della comunicazione informale degli elementi
emersi dalla prima analisi del SUT, il 15/4/09 si è tenuta una riunione tecnica
fra ARPAT, Italferr e Nodavia al fine di discutere e chiarire i suddetti
elementi.
Nodavia e relativi consulenti, cui era stato
anticipato il sommario degli appunti scaturiti dalla riunione interna del 7/4,
hanno chiarito ed integrato vari punti.
[...]
Integrazioni al PAC del 17/4/09 e
22/4/09
In data 17/4/09 RFI, con nota prot. RFI-DIN-DPI.NC\A0011\P\2009\0000435
ha trasmesso formalmente al SUT le integrazioni di Nodavia già presentate in
sede di riunione tecnica, con alcune integrazioni emerse come necessarie dalla
riunione stessa, oltre ad una breve relazione sul monitoraggio ambientale a
cura di Italferr.
Infine, in data 22/4/09, RFI, con nota prot.
RFI-DIN-DPI.NC\A0011\P\2009\0000467, ha trasmesso un aggiornamento della
planimetria di fase 2 che rappresenta i flussi di traffico.
Nella seguente sezione di analisi del PAC vengono analizzati
complessivamente gli elaborati prodotti da Nodavia.
Analisi dei contenuti
Di seguito viene analizzata la documentazione
complessivamente prodotta da Nodavia (PAC versione iniziale e integrazioni del
2, 17 e 22/4/09).
Rumore
[...]
Durante l’incontro del 15/4 è (...) emersa una nuova lavorazione,
non inserita nella documentazione presentata il 20/3. Tale lavorazione avverrà nel periodo notturno
ed è necessaria per la realizzazione del sottopasso pedonale posto fra l’area
ex macelli e la via Scipio Sighele.
Dall’analisi degli elaborati e dai chiarimenti
verbali forniti durante l’incontro menzionato è emerso quanto segue:
- la caratterizzazione del clima
acustico ante operam, da utilizzare come rumore residuo nei
calcoli previsionali, non
è stata ritenuta condivisibile da questo SUT in quanto,
tenuto conto che le misure sono state eseguite posizionando il microfono
sul marciapiede a 1,5 m di altezza da terra, esse non sono state riferite ai
ricettori posti in posizione più arretrata ed inoltre in alcuni casi
tali misurazioni sono state eseguite in una posizione diversa da quella
esposta alle future lavorazioni.
E’ stato concordato che al fine di caratterizzare,
in via previsionale, il rumore derivante dai cantieri non è necessario prendere
in considerazione il rumore residuo. Pertanto, si ritiene opportuno
che Nodavia (che si è già impegnata verbalmente in tal senso) provveda,
in occasione delle eventuali richieste di autorizzazione in deroga ai limiti
acustici, ad integrare le misure sui lati mancanti con adeguata campagna di misura
ed a inserire un fattore di correzione che tenga conto dell’attenuazione derivante dalla distanza del ricettore, ai vari piani, dal punto di misura.
- Nodavia, nella riunione del 15/4, ha confermato
che le lavorazioni avverranno esclusivamente in periodo diurno (6-22) ad
eccezione di alcune notti, indicativamente 7 notti dalle 00,0 alle 4,30,
nelle quali avverranno le lavorazioni di infissione pali tra i binari (brevetto
Essen) per la realizzazione del sottopasso pedonale sopra menzionato (v.
oltre).
- Si prende atto di quanto riportato al capitolo
5.10.1.4 della relazione tecnica illustrativa e cioè che: è prevista una
demolizione di un edificio (circolo ex Laurenziana) in prossimità della scuola
di nuova costruzione. Tale attività avrà una durata molto
limitata e comunque sarà effettuata al di fuori dell’orario scolastico.
Concordiamo con tale approccio metodologico.
[...]
- nella riunione del 15/4, è stato confermato che,
secondo Nodavia, gli scenari di lavorazione simulati sono quelli ritenuti più
critici. Questo SUT non concorda con tale affermazione, in quanto ci sono situazioni nelle quali il
ricettore è posizionato ad una distanza che non è quella più vicina alle
lavorazioni. Ad esempio, relativamente all’area Belfiore
scenario S01, con mitigazioni alte 5 m, è prevista la demolizione dell’edificio
posto lungo il torrente Mugnone. Le sorgenti sonore all’interno del cantiere
sono state posizionate, ai fini del calcolo del rumore atteso al ricettore n°
356: l’escavatore a 60 m e la pala a 85 m. Una tale situazione produce al
ricettore n° 356, terzo piano, un livello di pressione in facciata di 67.0
dB(A). Per come è posizionato l’edificio da abbattere, mano a mano che la
lavorazione avanza le macchine si avvicineranno fino ad arrivare anche a 20 m
di distanza dal ricettore. E’ evidente come, in questo caso, la simulazione non
sia riferita alla situazione acusticamente più critica. Nella documentazione
presentata si riscontrano altre situazioni analoghe. Di conseguenza gli scenari di lavorazione simulati
non sono i più critici acusticamente e, quindi, i valori di pressione sonora
attesi ai ricettori sono sottostimati, anche significativamente,
come nell’esempio sopra riportato. Pertanto riteniamo opportuno che la richiesta di autorizzazione in deroga
necessaria per lavorare con tali emissioni sonore sia accompagnata da una relazione tecnica che dettagli in maniera più precisa le lavorazioni acusticamente più gravose e le ulteriori mitigazioni che si intendono adottare.
[...]
REALIZZAZIONE SOTTOPASSO PEDONALE
ZONA VIA SCIPIO SIGHELE
[...]
- Nel programma di calcolo le sorgenti sonore sono
state poste sopra l’attuale sottopasso carrabile di via Circondaria. Durante
l’incontro Nodavia ha comunicato che il sottopasso pedonale sarà realizzato a
circa 50 – 100 m di distanza dall’attuale sottopasso carrabile in direzione
dell’attuale stazione ferroviaria. Quindi risulta sbagliato il posizionamento
delle sorgenti sonore e di conseguenza sono sbagliati i valori di pressione sonora
attesi ai ricettori. Inoltre le sorgenti sonore sono state posizionate sul tracciato
ferroviario lungo i binari più distanti dai ricettori e di conseguenza essa non
è la posizione più critica acusticamente. D’altra parte nulla viene descritto
in merito all’emissione impulsiva che tale macchinario può avere trattandosi di
una macchina battipali né quali interventi di mitigazione si intendono
adottare. Pertanto le simulazioni risultano sbagliate e troppo approssimative
per poter essere valutate.
[...]
In merito alle lavorazioni notturne, riteniamo
opportuno proporre quanto segue:
- si dovrà presentare una specifica
integrazione che descriva la rumorosità attesa ai ricettori, per ciascuna notte
di lavorazione, I livelli di pressione sonora attesi ai ricettori dovranno
essere riferiti ai 30‘ di lavorazione più rumorosa e se è presente una
componente impulsiva della rumorosità dovrà essere decritto anche il valore
istantaneo raggiunto dagli impulsi in un indicatore conveniente (max-fast;
impulse ecc, secondo i dati disponibili)
- dovranno essere descritti gli interventi di
mitigazione acustica che si intendono mettere in atto e di questi tenerne conto
nella simulazione.
In merito agli interventi di mitigazione si propone di valutare la possibilità dell’uso di una barriera mobile eventualmente fissata su un carro
ferroviario, da posizionare lungo il binario più vicino ai macchinari.
Un
tale sistema di mitigazione acustica anche se non praticabile in tutte le notti
di lavorazione, potrebbe diminuirne il numero in cui la popolazione è esposta a
livelli di pressione sonora significativi.
Atmosfera
Elenco delle prescrizioni sulla
componente atmosfera e relative osservazioni
Osservazione: [...].
Si osserva [...] che non viene eseguita la stima relativa alle emissioni di
gas di scarico dei mezzi. Queste vengono considerate trascurabili rispetto a
quelle dovute alle lavorazioni del cantiere. Tale affermazione può essere vera
per quanto riguarda il particolato ma non, ovviamente, per le altre sostanze
inquinanti.
[...]
Osservazione: i parametri impiegati nelle stime
sulle emissioni delle attività di cantiere non risultano specifici delle aree
interessate.
[...]
Osservazione: Lo stato di qualità dell’aria della città
di Firenze è trattato ampiamente nella relazione, tuttavia nelle valutazioni
sull’impatto delle emissioni di cantiere non viene fatto alcun riferimento alla
situazione di qualità dell’aria della città di Firenze. Le valutazioni sono
riferite esclusivamente ai limiti di legge (tra l’altro alla Fase 2 per il
PM10 del DM 60/2002, superata dalla Direttiva Europea 2008/50/CEE) senza
considerare le concentrazioni di fondo ovvero la situazione sulla quale le
emissioni previste e le conseguenti ricadute vanno ad aggiungersi.
[...]
Osservazione: il bilancio idrico non è definito
con il dettaglio necessario in quanto non vengono indicate le quantità
necessarie per la bagnatura delle piste e del materiale. Non è quindi nota
l’incidenza del fabbisogno e dell’eventuale approvvigionamento effettuato per
mezzo dell’acquedotto pubblico.
[...]
Osservazioni sui contenuti della
documentazione per quanto riguarda l’impatto delle emissioni di polveri (in
particolare PM10).
[...]
Osservazioni
Si osserva
innanzitutto che la scelta dei valori dei parametri da inserire nelle stime
emissive risulta arbitraria [...] e per alcuni parametri (ad esempio
il contenuto di “silt”) corrispondente a situazioni non certo cautelative.
[...]
Per quanto riguarda le stime di
concentrazione di PM10 sui recettori si osserva che queste, pur risultando di
per sé inferiori ai corrispondenti limiti per la qualità dell’aria, vanno a
incidere su di una situazione critica: le stazioni di rilevamento presenti
sull’area cittadina indicano infatti che alcuni di questi limiti sono
attualmente ampiamente superati.
In relazione alla rilevante incertezza nelle stime
di ricaduta presentate, dovuta sicuramente anche ad una non chiara e lineare
valutazione delle emissioni, ed in relazione alla situazione cittadina della
qualità dell’aria, si ritiene necessario che vengano
attuate tutte le misure di mitigazione tecnicamente impiegabili. Si
ritiene inoltre che assuma notevole rilevanza l’aspetto di salvaguardia
connesso al piano di monitoraggio; per tale motivo si ritiene
fondamentale che l’attività di rilevamento (comprensiva della definizione
delle soglie di attenzione e intervento, e degli interventi da attuare al loro
superamento) venga messa in campo al più presto sulle aree
interessate.
Per quanto sopra espresso si ritiene di suggerire
che:
- la bagnatura delle piste di cantiere
debba essere effettuata con frequenza tale da ridurre l’emissione di polveri
dovuta al risollevamento. Nella documentazione questa frequenza è indicata in
due bagnature quotidiane; dalle stime eseguite non è purtroppo desumibile la
frequenza minima giornaliera necessaria delle bagnature, la quale in alcune
situazioni potrebbe risultare anche superiore a quanto previsto. In ogni caso
risulta essenziale che il risollevamento non sia visibile e che la pista sia
sempre visibilmente bagnata durante i periodi di attività che richiedono il
transito dei mezzi di trasporto.
- appare necessaria la bagnatura del
materiale di risulta delle demolizioni prima del suo caricamento sui camion per
il trasporto, e prima che questo materiale venga eventualmente movimentato per
la formazione di cumuli o operazioni simili.
- si ritiene opportuno che sia effettuata
la bagnatura anche nel corso delle operazioni di demolizione con pinza degli
edifici.
- si ritiene inoltre che relativamente
all’area “exMacelli-Centrale del latte”, nelle fasi di demolizione degli
edifici evidenziati nella successiva figura 1 (quelli di colore arancione
racchiusi nelle circonferenze indicate con le lettere A, B e C) vengano stesi
opportuni teli di protezione sulle facciate degli edifici adiacenti (se
abitazioni civili o scuole aventi aperture sul lato di fronte all’edificio da
demolire; ci si riferisce agli edifici inseriti anch’essi all’interno delle
circonferenze in figura 1). Analogamente, si suggerisce che venga presa in
considerazione tale misura anche per le fasi di scavo per bonifica in aree
prossime ai recettori sensibili, tenuto conto della possibilità che il
materiale polverulento sia contaminato.
[...]
- si ritiene infine necessario che vengano
iniziate le attività solo dopo aver predisposto gli apparati di monitoraggio e
siano state definite e condivise con il SUT le soglie di intervento e le misure
da attuare nel caso del loro superamento.
Acque e suolo
In merito alla componente acque si ritiene
necessario che:
- sia iniziato il monitoraggio delle acque
sotterranee per la fase corso d’opera nei punti interessati dai lavori relativi
alle opere propedeutiche (Campo Marte e Stazione AV)
[...]
Si rileva inoltre necessario di verificare se
procedere ad una fase di investigazione preliminare nell’area Campo di Marte,
come da piano prov.le bonifiche riguardo alle aree ferroviarie, in quanto le
indagini già svolte, relative all’appalto 3 A, e presentate fra gli elaborati
non coprono completamente l’area interessata dai cantieri propedeutici del
lotto 2.