Associazione di volontariato Idra
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COMUNICATO STAMPA Firenze, 23.9.’04
Abbattuti
anche gli ultimi alberi a Firenze Nova.
Inutile
l’appello di Idra al sindaco a farne sospendere il taglio in attesa di
un’assemblea informativa nel quartiere.
Il vice
sindaco Matulli ieri a Palazzo Vecchio a Idra: non sono ancora in grado
di fornire una data.
Il 27
agosto la prima lettera al sindaco Leonardo Domenici:
l’associazione di volontariato Idra chiede una “verifica
urgente della congruità dell’intervento di abbattimento di piante in Via Vasco
de Gama con la normativa vigente in materia di informazione e trasparenza, e
con le condizioni derivanti dall’arretrato stato di avanzamento dei
procedimenti di VIA derivanti dagli accordi per l’Alta Velocità”.
Il 31
agosto, nel corso dell’incontro accordato dall’assessorato
all’Ambiente alla Villa di Rusciano, viene
ribadita dall’associazione la totale contrarietà alla metodologia di attuazione
- e agli stessi contenuti del progetto - del “corridoio attrezzato” per il
trasporto dello smarino proveniente dai lavori dell’Alta Velocità.
Il 3
settembre Idra indirizza al sindaco Domenici un fitto e documentato esposto (12 pagine di testo, 120 di allegati)
sull’intera materia del “corridoio attrezzato” Macelli-Rifredi per il trasporto
dei materiali di scavo dell’Alta Velocità e chiede: prima che
siano abbattuti gli ultimi alberi, il sindaco convochi nel quartiere di Firenze
Nova un’assemblea informativa pubblica (la prima!) sul “corridoio attrezzato”.
Preoccupano non solo la cantierizzazione per costruirlo, ma ancor più i lunghi
anni di esercizio le cui conseguenze (inquinamento acustico, atmosferico,
invivibilità) interesseranno in quel quartiere la vita di tanti cittadini.
Il 10
settembre il vice sindaco Giuseppe Matulli informa l’associazione Idra
che l’assemblea informativa pubblica sul “corridoio attrezzato”
Macelli-Rifredi, chiesta dall’associazione nel quartiere di Firenze Nova, è
imminente: verrà convocata tempo una settimana.
Il 22 settembre, a
Palazzo Vecchio, quando ormai – riferiscono i cittadini - anche gli
ultimi alberi alla stazione di Rifredi sono stati abbattuti, il vice
sindaco Matulli spiega in occasione della seduta aperta della Sesta Commissione
consiliare su “Inquinamento atmosferico e mobilità sostenibile”: alla
preparazione dell’assemblea sta lavorando l’assessore alla Partecipazione
democratica Cristina Bevilacqua.
Il 23
settembre Idra chiama la segreteria dell’assessore Bevilacqua,
per apprendere che non è stato ancora possibile fissare un luogo e una data
per l’appuntamento informativo!
Intanto, per il prossimo 30 settembre, è stata convocata la
conferenza di servizi sull’ultimo progetto di Alta
Velocità: lo “scavalco ferroviario” a tre piani fra Castello e Rifredi e il
nuovo imbocco nord dei tunnel del sottopasso AV.
Ha scritto l’ARPAT, in proposito: “E’
prevista la deroga alla disposizione, contenuta nell’Accordo Procedimentale del
1999, che prevedeva il trasporto dei materiali di risulta esclusivamente
tramite ferrovia. Il trasporto su gomma del complesso dei materiali
necessari alla realizzazione dell’opera comporterà certamente un aggravamento
delle già precarie condizioni del traffico e di qualità dell’aria nella zona di
Castello-Rifredi, soprattutto in riferimento al conferimento dei materiali
di risulta verso la miniera di Santa Barbara. Si ritiene auspicabile
ricorrere, almeno per questi ultimi materiali, comunque al trasporto su ferro,
cosa che del resto è già prevista nella realizzazione del passante”. E ha aggiunto:
“Va rilevato come in generale, a nostro giudizio, non emerga una
valutazione d’area, complessiva e coordinata, degli impatti generati dalla
somma delle interferenze dovute all’insieme delle numerose opere, in
realizzazione o da realizzare, che negli anni a venire interesseranno più o
meno direttamente il tessuto urbano fiorentino. Il sovrapporsi di tali
interferenze può, infatti, nel medio periodo, vanificare, almeno in parte, i
condivisibili obiettivi di miglioramento della mobilità urbana ed, in taluni
casi, peggiorare, anche sensibilmente, le condizioni socio-ambiental-sanitarie,
connesse con la realizzazione di tali infrastrutture” (Parere
tecnico-ambientale sullo scavalco ferroviario di fra Castello e Rifredi,
25.5.’04).
Possiamo
mai definire responsabile questa direzione dei destini della città?
L’“area
calda” fra Castello e Rifredi è stata candidata a nuovo epicentro della
modernizzazione violenta di Firenze. Nella più rigorosa e canonica
non-informazione (che dire mai di slogan fantasiosi come “inclusione”
e “partecipazione”....?).