Associazione di volontariato Idra
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COMUNICATO STAMPA
Firenze, 22.11.’04
Non è vero
che la Regione Toscana ha approvato il progetto di Alta Velocità ferroviaria
fra Castello e Rifredi.
Sulla
vicenda Idra chiede al sindaco di
Firenze Leonardo Domenici una verifica: le procedure istituzionali e
l’informazione ai media e alla popolazione da parte del Comune di Firenze sono
state ispirate alla correttezza?
“L’istruttoria
relativa alla redazione del parere della Regione Toscana al Ministro
dell’Ambiente, ai fini della pronuncia sulla compatibilità ambientale, relativo
al “Progetto di realizzazione del dispositivo infrastrutturale
di scavalco ferroviario nell’ambito della penetrazione urbana AV/AC del nodo di
Firenze”, è ad oggi in atto”.
Lo scrive
all’associazione Idra - in una nota che segue di due giorni la seduta
del 10 novembre della conferenza di servizi a Roma - il responsabile del
Servizio di Valutazione Ambientale della Regione Toscana arch. Fabio Zita, in
risposta a una richiesta di informazioni.
La Regione
Toscana non ha in alcun modo approvato il progetto di
scavalco ferroviario AV a Castello, quindi. Anzi, al riguardo deve ancora esprimersi
non solo la giunta di Palazzo Bastogi ma persino il servizio di Valutazione di
Impatto Ambientale!
Perché
allora, chiede Idra al sindaco di Firenze Leonardo Domenici, Palazzo
Vecchio ha informato i media e la popolazione – col comunicato del 10 novembre
sugli esiti della Conferenza di servizi - che “gli enti
locali (Comuni di Firenze e Scandicci, Provincia di Firenze e Regione Toscana)
hanno espresso le loro valutazioni favorevoli al progetto” e che “i
ministeri dell'ambiente e dei beni culturali hanno invece chiesto ancora tempo
per presentare il loro parere”?
L’informazione
contenuta nel comunicato, per quanto concerne la Regione Toscana, risulta non
rispondente al vero. “Particolarmente inopportuna – scrive Idra
al sindaco - appare la circostanza che venga evidenziata, con
l’inserzione dell’avverbio “invece”, una presunta contrapposizione fra autorità
centrali e autorità locali, che non avrebbe – come risulta dagli atti della
Regione Toscana – alcun riscontro oggettivo”.
Ma non c’è
solo questo di preoccupante, secondo l’associazione ecologista fiorentina.
Proprio
sulla base della presunta “conclusività” della seduta del 10 novembre 2004
della conferenza di servizi, infatti, alla Terza Commissione Consiliare di
Palazzo Vecchio – chiamata a esprimersi prima del Consiglio - è stata fatta
adottare una procedura abbreviata. La
Commissione è stata convocata il 3 novembre, ma il progetto non era
disponibile, in quanto depositato in copia unica presso il Comune di Firenze e
giacente presso altri Uffici. Solo alle 9 di lunedì 8 novembre - dunque un’ora
prima della seduta del Consiglio al cui ordine del giorno era la decisione
definitiva sul progetto - la Terza Commissione Consiliare ha potuto prenderne
visione.
Idra chiede al
sindaco Domenici di adottare, qualora le circostanze descritte
risultassero confermate, ogni provvedimento utile a tutelare l’efficacia
operativa, la credibilità e l’immagine dell’Amministrazione comunale. E in
particolare di “assumere iniziative che permettano di tornare a
sottoporre, nei tempi e nei modi legittimi e opportuni, il progetto di
“scavalco” AV all’attenzione della Terza e della Sesta Commissione Consiliare,
atteso che – peraltro – nuove indicazioni progettuali sono suscettibili di
emergere dalle richieste di integrazioni inoltrate dalla Regione Toscana e dal
Ministero dell’Ambiente in Conferenza di servizi, e nuove incertezze di
scenario possono derivare da una recente espressione di pronuncia negativa di
compatibilità ambientale su un progetto di coltivazione e recupero di un sito
estrattivo, con possibili ricadute critiche sulla praticabilità del progetto di
sottoattraversamento AV di Firenze”.
L’associazione
ricorda infine, con vivo rammarico, che nessuno degli incontri
pubblici informativi sui progetti nei quartieri interessati dalle prime
cantierizzazioni AV (Castello, Rifredi, Firenze Nova, Circondaria-Macelli,
Campo di Marte), da tempo richiesti all’Amministrazione, è stato
fin qui convocato. “Ci auguriamo – conclude - che
l’Amministrazione intenda colmare questo preoccupante ritardo”.