Associazione di volontariato Idra

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per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale

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20.1.2000

AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE

I CONTENUTI DEL DOCUMENTO (Lettera all'Osservatorio Ambientale, 20.1.2000)

CHE L'ASSOCIAZIONE IDRA

CONSEGNERÀ OGGI AI MEMBRI DELL'OSSERVATORIO AMBIENTALE

SULLA TRATTA FERROVIARIA TAV BOLOGNA FIRENZE

ALL'INCONTRO URGENTE CHIESTO DAI SINDACI DEL MUGELLO

Alla luce dei danni sempre più gravi e frequenti all'assetto idrogeologico della porzione di Appennino interessata dai cantieri Alta Velocità ferroviaria, e tenuto conto delle significative carenze e inadempienze in sede di definizione e approvazione dei progetti (attestate anche dal parere negativo espresso a suo tempo dal Servizio geologico della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dalla mancata consultazione dell'Autorità di Bacino del fiume Arno e dalla mancata consultazione dei servizi di Protezione civile), Idra si associa alla richiesta dei sindaci del Mugello di sospensione delle attività dei cantieri TAV, e sottolinea la necessità di adottare misure tempestive di tutela delle risorse compromesse, e di indennizzo dei territori e delle comunità danneggiate.

Idra, ritenendo tuttavia che l'iniziativa delle autorità competenti non debba ragionevolmente limitarsi a ciò, sottopone ai responsabili dei Ministeri dei Trasporti e dell'Ambiente, alla Regione Toscana e alla Regione Emilia Romagna altre priorità considerate ineludibili.

• I provvedimenti di sospensione della cantierizzazione e di verifica dell'idoneità dei progetti devono riguardare l'intera tratta Bologna-Firenze, e dunque anche la "Variante di Firenze Castello" (grande assente dal dibattito sulla tratta TAV-CAVET Bologna-Firenze), dove la situazione ambientale non è ancora gravemente compromessa: lo suggeriscono considerazioni di opportunità relative non solo alla sicurezza del territorio e alla tutela dell'ambiente appenninico e subappenninico, ma anche alle esigenze di buon governo della spesa pubblica, essendo concreta la possibilità che l'intero progetto TAV venga ridiscusso.

• Non è procrastinabile l'adozione di un provvedimento di rivalutazione globale dell'impatto ambientale, dell'utilità trasportistica e della compatibilità finanziaria delle due grandi opere, Alta Velocità ferroviaria e Variante di valico autostradale, progettate e approvate separatamente nello stesso corridoio infrastrutturale Firenze-Bologna.

• Non è accettabile che le centinaia di lavoratori impegnati nel vicolo cieco della cantierizzazione TAV, priva sin dagli esordi di garanzie tecniche e finanziarie, debbano subire le conseguenze delle leggerezze istituzionali che hanno permesso o forzato la conclusione delle conferenze di servizi e l'apertura dei cantieri in siffatte condizioni. Ai lavoratori TAV, già fortemente penalizzati dall'isolamento e dai disagi legati alla lontananza dalle famiglie e alle difficoltà e ai rischi sul lavoro, è dovuta la massima attenzione e capacità di tutela da parte del Governo e degli amministratori locali.

Idra attende ancora, infine, le risposte ai numerosi quesiti posti formalmente ai membri dell'Osservatorio il 4 novembre scorso a Borgo S. Lorenzo, in occasione dell'incontro pubblico promosso dal Ministero dell'Ambiente, e si rammarica che l'incontro di una delegazione dell'associazione col Ministro dell'Ambiente Edo Ronchi, richiesto il 14.6.'99 e preannunciato lo scorso 23 luglio '99 dal rappresentante del Ministero dell'Ambiente dott. Raffaele Ventresca, non abbia ancora avuto luogo.

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