Associazione di volontariato Idra

iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Toscana

per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale

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aderente ad Alternativa ai progetti TAV - Federazione Nazionale dei Comitati e delle Associazioni

n. 2 pagine (questa inclusa)

COMUNICATO STAMPA

Firenze, 19.2.'01

 

ARRIVA NEI CANTIERI TAV AULL'APPENNINO TOSCANO

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

CARLO AZEGLIO CIAMPI.

IDRA GLI INDIRIZZA UNA LETTERA APERTA

CON L'ELENCO DEI "SETTE PECCATI CAPITALI" DELLA TAV,

E LA RICHIESTA DI UN INTERVENTO URGENTE DI GARANZIA

A TUTELA DELL'ERARIO, DELLA SALUTE, DEL TERRITORIO

E DELLA FIDUCIA DELLE POPOLAZIONI NELLE ISTITUZIONI.

"Gentile Presidente Ciampi, abbiamo appreso che Lei visiterà domani martedì 20 febbraio la galleria TAV di Vaglia in occasione dei festeggiamenti per l'abbattimento del diaframma che ne divide il tronco Nord dal tronco Sud. In realtà il tunnel rimarrà cieco, anche dopo il brindisi, dal lato Firenze: qui mancano diversi delicati chilometri perché la galleria raggiunga Quinto Fiorentino e accarezzi (se così si può dire) i due monumenti più antichi della città capitale della cultura, ovvero le tombe monumentali etrusche a tholos della Montagnola e della Mula (VII sec. a.C.)".

Dopo aver richiamato I RISCHI IMMEDIATI per i beni culturali e ambientali presenti nel giacimento di Monte Morello e di Quinto Fiorentino, Idra confida al Presidente Ciampi di avere apprezzato le sue "dichiarazioni sull'urgenza di un ammodernamento dei trasporti in Italia - a partire dal settore merci - che faccia cessare, col potenziamento del cabotaggio e della rotaia, il primato indiscriminato di asfalto e gomma, con tutto il suo indotto di sprechi economici, problemi ambientali, danni alla salute, vittime su strade e autostrade".

Ma, aggiunge l'associazione di volontariato fiorentina, "non sembra che le scelte strategiche nella politica dei trasporti adottata nel nostro Paese corrispondano ancora oggi alle esigenze da Lei così autorevolmente richiamate. Lo testimoniano le volontà di potenziamento autostradale merci sul corridoio Bologna-Firenze (Variante di valico), un'opera programmata accanto alla nuova linea ferroviaria TAV, ma in modo del tutto avulso da essa" sotto il profilo sia economico che trasportistico e ambientale, come ammettono "gli stessi studi della Regione Toscana". Per giunta, "i cronogrammi delle cantierizzazioni chiariscono che la Variante di valico, breve o lunga che sia, entrerebbe in esercizio solo dopo l'entrata in esercizio della nuova linea ferroviaria TAV!".

Ecco perché Idra sintetizza a beneficio del Presidente in sette punti (definiti "I SETTE VIZI CAPITALI" DELLA TAV) i motivi drammatici per cui si richiede "un'urgente e completa verifica e revisione, da parte di autorità tecniche indipendenti, sia del progetto sia del modello".

Eccoli qui riassunti (testo integrale sul sito web dell'Associazione).

  1. Il modello di Alta Velocità ferroviaria TAV SpA adottato per il nostro Paese non appare rispondere agli standard europei né alla domanda interna passeggeri e merci.
  2. L'architettura finanziaria e contrattuale della TAV SpA dalle sue origini a oggi rivela aspetti particolarmente preoccupanti.
  3. La progettazione, la valutazione di impatto ambientale, l'approvazione e le modalità di cantierizzazione della TAV palesano difetti di contenuto e/o di procedura gravi.
  4. Il trattamento delle maestranze in materia di orario di lavoro, tutela della sicurezza, garanzie normative e diritti di cittadinanza appare iscriversi in una tradizione di reclutamento, impiego e amministrazione della manodopera che si sperava oramai abbondantemente superata.
  5. Gli organismi pubblici di controllo sulla realizzazione dell'opera risultano depotenziati sia qualitativamente (sono stati sottratti loro i compiti di monitoraggio) sia quantitativamente (per la conclamata carenza sul piano organizzativo, della disponibilità di risorse e competenze).
  6. Le procedure di informazione sui progetti sono risultate più volte palesemente offensive del diritto sostanziale, pieno e concreto della cittadinanza alla trasparenza, alla discussione, all'intervento e alla partecipazione.
  7. L'investimento TAV, di dimensioni gigantesche e crescenti, produce ulteriori più conseguenze strutturali devastanti per il mancato investimento in opere atte a soddisfare le esigenze prioritarie di potenziamento e di razionalizzazione del trasporto passeggeri e merci, per la conseguente proliferazione della domanda e dell'offerta di strade e autostrade per passeggeri e merci, per l'indotto specifico aggiuntivo di asfalto derivante dalla cantierizzazione TAV, che trasporta su gomma milioni di metri cubi di inerti e smarino nonostante gli accordi a suo tempo sottoscritti per l'utilizzazione della ferrovia.

 

Idra mette a disposizione del Presidente Ciampi per ogni approfondimento i propri esperti e la copiosa documentazione in materia accumulata negli anni dall'Associazione (disponibile in parte sul suo sito web, presso la Rete Civica del Comune di Firenze http://www.idraonlus.it/vecchiosito/inizio.html).

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