Associazione di volontariato Idra
iscritta al Registro Regionale del
Volontariato della Toscana per la promozione e la tutela del patrimonio
ambientale e culturale
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COMUNICATO STAMPA Firenze, 14.9.’09
TAV: Idra apprezza la coerenza di Galli e invita il ministro Matteoli a
lasciar esercitare a Firenze il diritto alla democrazia.
Intorno al progetto TAV, a Firenze,
si è innescata una dialettica tutta interna al centro-destra, che a Roma è al
governo mentre a Palazzo Vecchio è all’opposizione. Coerentemente col proprio impegno
in campagna elettorale, Giovanni Galli insiste nel proporre al ministro delle
Infrastrutture Altero Matteoli che si cerchi una alternativa al
sottoattraversamento approvato oltre 10 anni fa. Durante il lungo e
approfondito incontro che Idra ha avuto col candidato Galli e il suo staff il 16 maggio
scorso, l’attuale capogruppo del Popolo della Libertà ebbe a dire: “Ho
avuto l’opportunità di incontrarmi con il ministro. Mi sono preso la briga di chiedergli in particolare,
sul discorso della TAV, se a questo tipo di progetto che dovrebbe essere
realizzato non ci fossero delle alternative. Lui mi ha detto che si possono trovare delle alternative. Non è che
ha detto: «Questo non si può toccare! No, non
si può far niente!». Mi ha dato questa disponibilità: «Trovami un’alternativa, studiamo
un’alternativa»”.
Del
resto, durante la campagna elettorale per l’elezione del sindaco nel capoluogo
toscano, rileva Idra, sul progetto
Italferr di sottoattraversamento si sono spese molte altre voci illustri. Così Paolo Bonaiuti, sottosegretario alla
presidenza del Consiglio e portavoce del premier Silvio Berlusconi, sulle
colonne del Corriere Fiorentino, il
14 giugno: “A chi gli ricorda che l’appalto
della TAV è già stato vinto, ribatte che queste sono cose «leguleie. Non so se l’appalto si può fermare o meno. Ma i fiorentini non hanno mai espresso un parere. Capiamo di cosa ha
bisogno Firenze»”.
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Nell’attuale passaggio, cruciale per la vita di
Firenze, in cui gli impegni di ieri sulla TAV vengono difesi dal centro-destra
in riva all’Arno, ma sono apparentemente rimossi in riva al Tevere, il
portavoce di Idra ha deciso di scrivere
direttamente al ministro delle Infrastrutture. Prende lo spunto da un’intervista comparsa giovedì
scorso sul Corriere Fiorentino, là
dove al ministro Matteoli sono attribuite queste dichiarazioni: “Se i fiorentini sono d’accordo a far
perdere altri tre anni all’Alta velocità, io non lo sono. [...] Io voglio che i
lavori partano immediatamente. [...] Io la penso in questo modo, e dico come la
penso perché sono un uomo libero. E poi, io ho la responsabilità come ministro,
di affrontare la questione”.
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Nella lettera al
responsabile delle Infrastrutture Idra
tocca il nervo scoperto della
credibilità del progetto – e del suo tormentato percorso - sotto il profilo della
democraticità e dell’informazione: “Noi
apprezziamo, signor Ministro, che Ella rivendichi a sé il diritto alla dignità
di ‘uomo libero’. Siamo altrettanto certi che Ella condivida il fatto che tale
dignità possa e debba essere appannaggio di ogni singolo cittadino del nostro
Paese democratico. Le chiediamo quindi se Ella non si sentirebbe un po’ meno
‘libero’, come cittadino appunto, nel caso in cui - dopo avere sottoposto più
volte a un membro del Governo dati, osservazioni, dubbi e proposte su temi che
coinvolgono per parecchi anni la vita di intere collettività, come i progetti
TAV - Le capitasse di non ricevere alcuna risposta. È ciò che è successo a noi,
signor Ministro, quando Le abbiamo scritto - e ripetutamente - allorché Ella
rivestiva la carica di Ministro dell’Ambiente. Fra il 2001 e il 2006 la nostra Associazione Le ha inviato una cospicua mole di informazione e documentazione, dai
contenuti talora inquietanti. Non paiono essere stati considerati. Eppure
organi istituzionali di tutto rilievo come il Tribunale
di Firenze e l’Autorità per la Vigilanza sui
Contratti Pubblici hanno attestato la fondatezza e la serietà delle nostre
segnalazioni sia in materia ambientale che finanziaria. E’ naturale, ci
sembra, che una sensazione di ‘minore libertà’ derivi ai cittadini da questo
tipo di rapporto un po’ frustrante con le autorità governative espressione
della democrazia rappresentativa. Ci auguriamo che Ella possa riconoscere la
legittimità di questo sentimento di mortificazione”.
Ed ecco la proposta
costruttiva di Idra: “Torniamo
dunque a chiederLe un colloquio, una verifica, un confronto, meglio ancora se
pubblici, su un tema – il
progetto di sottoattraversamento per il nodo ferroviario, appunto, affidato a
general contractor - che ai fiorentini non può non stare a cuore. Esso prevede opere suscettibili di mettere a repentaglio
la sicurezza e l’economia della città del fiore, di incidere pesantemente sugli
equilibri erariali e di condizionare negativamente un’intera fase della vita di
decine di migliaia di persone, residenti e visitatori. Forse si tratta di
diritti che non conviene liquidare sbrigativamente come argomenti pretestuosi o
richieste fastidiose. Conviene forse considerare la democrazia, il consenso, la condivisione locale beni comunque
preziosi, da coltivare e promuovere, anche se un po’ in ritardo sulle
attese di tanti. Le chiediamo perciò di poter discutere con Lei e con gli
esperti del Ministero i contenuti dei documenti che Le abbiamo trasmesso in
questi anni, gran parte dei quali riteniamo conservino una stringente
attualità, e di poter valutare insieme
le ulteriori indicazioni che ci forniscono l’esperienza del disastro TAV in Mugello e quella del tormento TAV a Bologna”.