• Perché all'Alta velocità gli operai impegnati nei lavori più faticosi e stressanti hanno gli orari settimanali più lunghi del cantiere?
• Perché si parla tanto di sostegno alle famiglie e poi non pesano i problemi delle persone e delle famiglie degli operai che lavorano a centinaia di chilometri da casa loro?
• Perché gli altri operai a ciclo continuo, nelle fabbriche, hanno le pause per la mensa comprese nelle otto ore di lavoro e noi no?
• Perché dopo aver richiesto nella piattaforma per il rinnovo del Contratto Nazionale, per tutti i lavoratori turnisti, una riduzione dell'orario dì lavoro di mezz'ora al giorno, che non si è ottenuta, il sindacato si è fermato?
• Perché, aggirando le ultime leggi sul lavoro che fissano in 40 ore l'orario settimanale, Cavet fa passare per straordinari l'orario ordinario collegato ai turni (mediamente 10 ore al mese)?
• Perché cambiano leggi e Governi mentre i nostri accordi sembrano immodificabili?
• Perché Cavet si prende le opportunità che derivano dagli accordi del 95 e poi non rispetta anche le squadre?
• Perché Cavet parla di occupazione aggiuntiva che non esiste visto che la 4a squadra è fatta con gli operai assenti nelle prime tre?
• Perché si ignora la grande ostilità espressa dai lavoratori per gli orari di lavoro e le relazioni sindacali con il Cavet: ottime con i generali e brutte con gli operai?
• Perché non ci si rende conto che il ciclo continuo moltiplica gli straordinari moltiplicando turni e assenze?
• Perché Cavet ha avuto fretta di fare il 4° turno per poi. arrivare ora a prospettare la Cassa Integrazione? Perché i copiosi contributi pubblici già assegnati non bastano mai?
• Perché veniamo confrontati con chi fa un lavoro diversissimo dal nostro non meno di quanto è diverso il lavoro dei chimici, degli enti pubblici o dei bancari tutelati dai nostri stessi sindacati?
• Perché gli Amministratori calabresi, alcuni consiglieri Regionali della Toscana, il Cardinale di Firenze ed ora una mozione approvata alla Camera dei Deputati si schierano con noi mentre altri fanno da sordi e non ci aiutano a percorrere le soluzioni possibili?
• Perché questa nostra esperienza lavorativa in Toscana o in Emilia invece di rappresentare un modello per i lavoratori delle grandi opere pubbliche rischia di essere ricordata come una svolta negativa per questi orari. di lavoro nel ciclo continuo?
• Perché Cavet si dimostra tanto incurante dei problemi dei suoi lavoratori?
• Perché non c'è l'ambizione ad essere anche stavolta, anche con noi, i sindacati più avanzati?

La Rsu del Cantiere del Carlone