Firenze 10 novembre 2000

Al Soprintendente dott. Angelo Bottini

Alla dott.ssa Carlotta Cianferoni

SEDE

 

Oggetto: Tombe etrusche della Montagnola e della Mula (Sesto Fiorentino): eventualità di interferenze sulle strutture dovute all'attività dei cantieri TAV.

 

In relazione a quanto in oggetto, il 17 ottobre u.s. lo scrivente ha partecipato ad un incontro con il geologo della Fiat Engineering dott. Anselmi per prendere visione degli elaborati progettuali e delle caratteristiche costruttive relative alla realizzazione del tratto della linea TAV nell'area limitrofa ai due tumuli.

Da quanto emerso nell'incontro e dalla lettura degli elaborati progettuali, non si può escludere che, a seguito della costruzione delle gallerie, si possano verificare variazioni nella profondità del livello della falda acquifera con relative variazioni della consistenza del terreno di fondazione delle tombe. Tali variazioni metterebbero a rischio 1'integrità delle strutture archeologiche, in particolare, vista la configurazione geologica del sottosuolo, quelle relative al tumulo della Mula.

Sulla base di quanto sopra risulta quindi necessario attivare un monitoraggio continuo della falda nell'immediata vicinanza di ciascuna delle due tombe mediante l'installazione di piezometri appositamente posizionati. Il controllo della falda dovrà essere completata con controlli di precisione di quote di riferimento poste sulle strutture. Il monitoraggio permetterà di poter realizzare opportuni interventi di salvaguardia nel caso in cui si verificassero variazioni delle caratteristiche geotecniche del terreno tali da prevedere un danneggiamento strutturale dei tumuli.

Non sono altresì da escludere possibili sollecitazioni e vibrazioni prodotte dalla vicina attività di cantiere e successivamente dalla linea ferroviaria. Tali sollecitazioni potrebbero risultare dannose per 1' integrità della struttura e in particolare per quei materiali che si trovano già in un precario stato di conservazione.

Si ravvede, anche in questo caso, la necessità di un apposito monitoraggio che riesca ad individuare i parametri dinamici che caratterizzano il comportamento dei due tumuli e l'identificazione di una soglia di sicurezza che permetta di intervenire nel caso in cui le sollecitazioni misurate raggiungano valori critici per la conservazione dei monumenti.

Fermo restando l'estraneità dello scrivente per quanto riguarda la diagnostica e gli interventi di restauro dei due tumuli, lo stesso ritiene di dover far presente che, per non aggravare le possibili interferenze dovute ai lavori di costruzione della TAV, gli interventi sugli elementi costruttivi delle tombe o sul terreno circostante, dovranno essere eseguiti dopo attenta valutazione dello stato fisico del sottosuolo.

 

Distinti saluti

Geol. Pasquino Pallecchi