Ill.mo Signor
S I N D A C O
del Comune di FIRENZE
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Oggetto: PIANO STRUTTURALE ai sensi della L.R. n° 5
del 16/01/1995. Accordo di Pianificazione Regione, Provincia, Comune adottsato
dal Consiglio Comunale in data 20/04/2004 con delibera n° 2004/C/005P
OSSERVAZIONI
Premessa
Le presenti osservazioni nascono dalla presa d'atto
delle continue episodiche e non coordinate trasformazioni del territorio della
zona in cui sono inseriti i centri storici di Castello, Quarto, il Sodo - Le
Panche, nella fascia pedicollinare a monte della ferrovia fino al confine
comunale con Sesto Fiorentino (corrispondente alla UTOE n° 1 e 27, TAV. 11
Piano) e nell'area cosiddetta "Fondiaria" posta immediatamente a
valle della ferrovia (corrispondente alla UTOE n° 2, TAV 11 Piano).
La popolazione residente, che si esprime attraverso le
associazioni: Atletica Castello, Circolo Ricreativo Culturale di Castello,
Comitato del "Sodo" inoltre attraverso Partiti, Parrocchie e privati
cittadini costituiti in un osservatorio per la tutela e la valorizzazione
ambientale e dei Centri Storici Minori,
sottoscrive, rappresentata da singole persone fisiche, le Osservazioni
che seguono.
A) Il Piano Strutturale delinea una Organizzazione
Urbanistica Territoriale basata sulle UTOE = Unità Territoriali Organiche Elementari
a cui sono anche riferiti gli standard urbanistici cioè densità di popolazione
in rapporto ai servizi pubblici esistenti (scuole, servizi socio sanitari,
strutture pubbliche, asili nido, verde pubblico, parcheggi ecc.) che, in
definitiva, definiscono la qualità della Vita Urbana.
Castello è inserito nella UTOE n° 1: Il Centro Storico
di "Castello - Le Panche" immediatamente a monte della ferrovia
considerata una barriera urbanistica a tutti gli effetti.
Nel progetto del Piano, Tomo III a pag. 10 dove è
riportato l'elenco delle Unità Territoriali Organiche Elementari la U.T.O.E. 1)
Castello- Le Panche è così definita:
"Castello - Le Panche: U.T.O.E. corrispondente
a un sub-sistema insediativo urbano (borgo storico di Castello, insediamenti
produttivi deconsolidati della fascia pedicollinare, addizioni recenti lungo
Via Sestese, borgo storico di Quarto, addizioni novecentesche, quartieri
recenti e insediamenti produttivi deconsolidati lungo Via R. Giuliani). Questa
unità ha caratteri molto omogenei e una serie di problemi che possono
facilmente trovare una soluzione concertata. Comprende un certo numero di
interventi di trasformazione di alcuni comparti ex produttivi dismessi o in via
di dismissione, ma è molto vicina all'equilibrio. Il Piano ne programma una
sostanziale difesa." Tale ultima affermazione risulta in realtà
contraddetta nelle scelte operate per i seguenti motivi:
Il Piano
definisce anche le Invarianti Strutturali ed in particolare le Invarianti di
mantenimento che identificano le zone A2: Inalterabilità del paesaggio
storico collinare, con relativa disciplina. (TAV. 10 allegata sub. A)
Per quanto riguarda Castello e Quarto mentre la tutela
paesaggistica affidata alla Soprintendenza ai Monumenti (D.M. del 23/12/1952)
attualmente vigente prevede il limite a valle di Via R. Giuliani, dal termine
fino al Sodo, Via dell'Osservatorio, Via di Boldrone, Via della Quiete, Via
delle Gore (All. B), la Invariante strutturale definisce il limite della
inalterabilità del paesaggio storico collinare (corrispondente alla
delimitazione a monte della UTOE n° 1 All. C) con Via di Bellagio, Via di
Castello, Parco della Villa di Castello, Chiesa di S. Michele a Castello, Via
S. Michele a Castello, Via della Petraia, Via di Boldrone, Via della Quiete,
Via delle Gore.
Di fatto tale
delimitazione che non prevede invarianti
può consentire di spostare ancora verso monte il limite del Parco Storico delle
colline così come definito dal P.R.G. vigente (All. D) che è delimitato da Via di Bellagio, Via R. Giuliani,
Atletica Castello, Viottolone della Villa di Castello, Parco della Villa di
Castello, Via del Pontormo alto, Via della Querciola, Via R. Giuliani, Via
della Petraia, Via G. Ricci, giardino Villa Pazzi, terreni a valle della
Quiete, Via della Quiete, Via delle Gore.
La delimitazione della UTOE n° 1 verso monte potrà
consentire in definitiva la progressiva erosione dello stato primitivo delle
aree agricole collinari o immediatamente pedicollinari che fanno o facevano
parte con le case coloniche e i relativi poderi del complesso delle Ville
monumentali di Castello (vedi pianta dei terreni che formano l'Imperial
Fattoria di Castello del 1810 allegata) e di Quarto. Il dato di fatto è
storicamente documentato dall'inserimento progressivo avvenuto in più rate nel
lontano e nel più recente passato di edifici industriali quali Ex Saivo, ex
Cerdec-Degussa, ex Chi-ma e di altre strutture quali la scuola prefabbricata
del Pignone su 3 piani (materna ed elementare e asilo nido) di Via del
Pontormo, in zone sottoposte a tutela paesaggistica vincendo sempre le
resistenze della Soprintendenza ai Monumenti ora Soprintendenza per i Beni
Architettonici ed il Paesaggio e per il patrimonio Storico Artistico e
Demoetnoantropologico.
Castello risale all'epoca della centuriazione romana,
il toponimo deriva da "Castellum" o deposito d'acqua dell'acquedotto
romano che dalla Chiusa di Calenzano, seguendo nel tratto che ci interessa, Via
di Castello, portava l'acqua a Firenze.
Le numerosissime case torri mediovali presenti nel
territorio, intorno alle quali sono state successivamente edificate Ville e
case coloniche facevano di questa zona la porta Nord Ovest della città insieme
alle Chiese e ai Borghi con le loro corti.
I Medici e numerose famiglie fiorentine che vennero a
stabilirsi nel Rinascimento a Castello investirono in queste Ville Fattorie in
arte, scienza e cultura. Numerose pubblicazioni a cura del ex Quartiere 9 ora
5, della Cassa di Risparmio di S. Miniato, della Parrocchia di S. Michele a Castello,
del Consiglio Nazionale delle Ricerche (vedi bibliografia allegata) illustrano
la storia, l'architettura e i depositi artistici e storici presenti, i
giardini, le piante, le coltivazioni e i frutti, le sistemazioni idrauliche per
l'irrigazione e per l'allontanamento delle acque piovane.
In definitiva un pezzo unico della Firenze
rinascimentale sconosciuto ai più del quale non esiste ancora un completo
inventario.
In questo quadro di riferimento non possiamo
perseverare nella erosione delle aree limitrofe alle Ville fino sull'uscio
della Villa di Castello sede dell'Accademia della Crusca o fino al muro di
cinta della Villa della Quiete anche se questo avviene per ora solo in modo
cartaceo e sempre sotto i limiti imposti dal D.M. del 23/12/1952 escludendo
dalle aree protette dal limite della inedificabilità la stessa Villa Corsini e
il Viale di ingresso alla Villa di Castello.
E' l'idea
stessa di non includere le aree agricole e a verde privato esistenti comprese
fra il centro storico di Castello e le Ville fra le aree del paesaggio
storico collinare come invarianti, di mantenimento A2 che non risponde
neppure alle linee guida del Piano Strutturale ("Fare una città più bella
e più giusta; città in villa o città delle colline"). Ciò compromette
qualsiasi futuro possibile sviluppo turistico e museale di tutta l'area che in
tempi di magra rappresenta una notevole risorsa economica da valorizzare.
E' fondamentale che fra l'abitato del centro Storico
di Castello, del Sodo e delle Panche e l'unghia della collina siano mantenute a
verde aree comprese fra le costruzioni esistenti e le Ville del Parco Storico
al fine di creare una zona con la funzione di filtro ambientale individuando i
percorsi collinari esistenti e di notevole valore non indicati nel quadro conoscitivo.
Una parte di queste aree a partire dal confine dei parchi di Villa Corsini e
Villa Petraia risulta inclusa nella A.N.P.I.L. del terzolle (Si allega
planimetria sub. E).
Il Patrimonio Storico, Artistico Culturale e
Paesaggistico di Castello e di Quarto non è un patrimonio di esclusivo
godimento degli abitanti del luogo ma è un pezzo consistente di quello della
Città di Firenze a meno che non si vogliano considerare le residenze estive dei
Medici e delle più importanti famiglie fiorentine del Rinascimento una pura
annotazione storico letteraria. Si allega, in proposito, sub. P un contributo dell'Arch. Marco Zingoni,
urbanista, che rifacendosi alle prescrizioni del P.T.C. individua una serie di
carenze notevoli del Piano Strutturale sotto questo aspetto.
B) Nella Tavola 11 (All. F e G) dove risulta individuato
la U.T.O.E. n° 1 è prevista un'area di trasformazione, corrispondente alla
superficie occupata dalla ex Cerdec ex Colorificio Degussa ex Romer e dalla
SEVES, ex Vetroarredo ex Saivo, per una superficie di circa mq. 83.000.
Tale area si colloca in fregio alla Via R. Giuliani ed
è compresa fra Via della Petraia e Via G. Ricci.
La disciplina prevista per tali aree (Progetto Tomo
III) pag. 11 n° 6 esordisce affermando che: a) "corrispondono quasi tutte
a complessi immobiliari dismessi o in corso dismissione". Inoltre prevede
che: b) "la determinazione delle destinazioni che potranno essere
insediate viene rimessa ad una procedura decisionale fondata su una serie di
analisi di convenienza territoriale, ambientale, economica, sociale,
culturale".
Nella disciplina di gestione (pag. 11 n° 8 penultimo
comma) si prevede inoltre:
"Saranno escluse ulteriori aperture di centri
commerciali, nonchè di medie o grandi strutture di vendita, al di fuori di
quanto previsto nell'elenco approvato con la delibera del consiglio comunale in
vigore all'atto dell'approvazione delle presenti Norme. Solo all'interno delle
Aree di trasformazione individuate nelle UTOE 5-6-12-17-21 si potranno
eventualmente ammettere medie strutture di vendita correlate al recupero urbano
delle aree medesime: Nell'UTOE 21 inoltre le medie strutture di vendita
potranno essere ammesse anche in edifici esterni alle aree di trasformazione,
se finalizzate alla qualificazione del sistema commerciale di settori urbani
definiti dal Regolamento Urbanistico."
Nella Tavola 11 relativa alla UTOE n° 1 il Piano
prevede un intervento complessivo riconducibile in larga parte all'area di
trasformazione del Sodo, con un insediamento residenziale di 3.360 abitanti e
un insediamento commerciale e direzionale su superficie di recupero di 15.000
mq.
Tale previsione relativa all'area di trasfomazione si
rivela totalmente in contrasto con le affermazioni precedenti e non è
accettabile così come proposta per i seguenti motivi:
1) perchè con
l'insediamento previsto si cambierebbe l'assetto urbanistico, economico e
sociale di Castello e del Sodo raddoppiando
quasi la popolazione attualmente
residente, in un area già carente di servizi pubblici e con una viabilità già
al collasso.
2) perchè la previsione è basata sostanzialmente su un
presupposto errato e cioè che la SEVES ex Vetroarredo (ex SAIVO) sia una
azienda in fase di dismissione mentre è attualmente sede di una società
vetraria multinazionale con 225 dipendenti circa in piena e proficua attività,
che gode ottima salute.
Le previsioni in quistione, nella attuale congiuntura
del mercato mondiale, avrebbe l'unico merito di favorire, se se ne presentasse
l'occasione oppurtuna, la
delocalizzazione dell'azienda con gravissime conseguenze dal lato
occupazionale.
3) Castello, il
Sodo e l'area pedicollinare sono attraversate da correnti di traffico da e
verso Sesto Fiorentino da e verso l'Ospedale di Careggi su direttrici viarie
adatte un tempo per i pedoni, il calesse e il cavallo (Via di Castello, Via di
Boldrone, Via Giuliano Ricci, Via delle Panche, Via dell'Osservatorio, Via
delle Montalve, Via R. Giuliani) che interferiscono in maniera pesantissima con
la residenza. Un ulteriore carico
urbanistico come quello ipotizzato porterebbe al collasso e al degrado totale
delle aree in prossimità delle Ville Medicee, di Villa Corsini e di Villa la
Quiete. (vedi foto aeree All. sub. H-I-L).
C) VIABILITA'
Nello Statuto dei Luoghi e Normativa di Attuazione Titolo
II art. 9 disciplina delle invarianti strutturali e statuto dei luoghi titolo B
"invarianti strutturali di programma" al capitolo B4 viene trattata
la circonvallazione Nord - Varlungo - Castello.
A tale proposito si fa presente quanto segue:
1) La viabilità di superficie in fase di realizzazione
che da Via Caldieri convoglierà il traffico a Careggi in zona Via delle Gore e
Cappelle del Commiato avrà forse il merito di allegerire il traffico su Via
Vittorio Locchi ma creerà i seguenti problemi:
a) una nuova ferita nel territorio pedicollinare
immediatamente a valle della Villa dè Pazzi, della Villa la Quiete e della
Loggia dei Bianchi, di difficile rimarginazione.
b) sarà utilizzata, ovviamente come 1° tratto della
circonvallazione Nord, funzione attualmente svolta da Via di Castello, Via di
Boldrone, Via delle Montalve, Via della Quiete, Via P. Dazzi, Via delle Logge
dè Bianchi, Via delle Gore, Careggi ecc. fino ai Massoni o fino a Via Bolognese
e alla Via Faentina intasando, come già avviene, tutta la viabilità intorno a
Careggi, Ospedale Regionale e d'interesse nazionale (vedi nuovo ospedale
Mayer).
c) incrocerà le seguenti direttrici di traffico:
Via delle Panche (verso Sesto Fiorentino); Via Reginaldo Giuliani (da e verso
Sesto Fiorentino); Via della Quiete
da Sesto Fiorentino
E' molto probabile che tali incroci rallenteranno
notevolmente il flusso del traffico crendo in determinati casi momenti di crisi
e di congestione.
D) U.T.O.E. n° 2
Gli interventi previsti nella U.T.O.E. n° 2 interesseranno di riflesso la
U.T.O.E. n° 1 anche se la comunicazione
fra le due aree è attualmente impedita dalla barriera fisica della linea
ferroviaria, dal prolungamento della Via
Perfetti Ricasoli nonchè dal mancato collegamento del sottopassaggio a 4 corsie
che fiancheggia il parcheggio scambiatore di Castello con la Via Perfetti
Ricasoli che attualmente lo rende pressochè inutilizzabile.
La trasformazione di questa periferia urbana posta
nella campagna Medicea può avviare due processi diametralmente opposti:
a) Interventi episodici non
collegati fra loro e con il contesto storico-culturale e paesaggistico
esistente, privi dei servizi fondamentali necessari che precipiterebbero questa
periferia nel degrado e nell'anonimato.
b) Interventi completi sotto
tutti gli aspetti che possano ricreare una nuova identità e il senso di
appartanenza alla città con notevoli vantaggi sociali, politici ed economici per gli insediamenti esistenti e futuri sia
per il prestigio che per la storica posizione strategica di Porta Nord Ovest di
Firenze.
PERTANTO CON LE PRESENTI
OSSERVAZIONI SI CHIEDE:
(per quanto
esposto in A):
1) Tutte le aree agricole esistenti nonchè le aree
pedicollinari destinate a verde poste a
valle degli insediamenti di valore storico artistico vengano incluse nella zona
A2 delle Invarianti strutturali in cui è prevista la Inalterabilità del
paesaggio storico con relativa disciplina e ciò indipendentemente dalla
delimitazione della UTOE n° 1. A tale scopo si allegano le fotografie aree
delle aree in oggetto con la sovrapposizione delle delimitazioni di P.R.G.,
progettate dal Piano, e richieste con la presente Osservazione. (All. H - I) Si
allega inoltre un estratto del Piano Strutturale opportunamente ingrandito con
alcune fotografie e i relativi punti di ripresa delle aree agricole e di
"filtro" esistenti nella fascia pedicollinare ai fini di una più
precisa e documentata rappresentazione dello stato di fatto. (All. L-M)
2) Si chiede che venga incluso fra i percorsi
collinari quello indicato nella cartografia allegata integrata dalla
documentazione fotografica.Tale percorso è stato già sperimentato in occasione
della Settimana dei Beni Culturali del 2004 a cura della Soprintendenza dei
Beni Architettonici e del Paesaggio e della Parrocchia di S. Michele a Castello
di cui si unisce pure la documentazione. (All. N)
(per quanto
esposto in B):
1° Che nella fase attuale per l'area di trasformazione
del Sodo venga eseguito solamente il piano particolareggiato della
trasformazione dell'Area della Cerdec ex Degussa Ex Romer prevedendo la
realizzazione di una fascia di rispetto per la Villa Corsini lungo Via Giuliano
Ricci e la realizzazione di una piazza (tipo grande corte) interna, sul retro
dell'ex Asilo Ritter che potrebbe essere destinato utilmente ad una funzione
sociale di tipo pubblico.
2°) Che la residenza venga calcolata in base alla
capacità ricettiva in ordine ai servizi e alle attrezzature pubbliche già
esistenti sul territorio e a quelle realizzabili nella stessa area di trasformazione
e comunque insediamenti residenziali con altezza fuori terra non superiore a 6
mt. e quote di residenza non superiori a 100 unità abitative.
3°) Che non venga realizzato alcun centro commerciale
ma siano previsti esercizi commerciali di vicinato al fine di rivitalizzare il
Centro Storico di Castello con una piazza - corte, che godrebbe di centri di
pubblico interesse quali la Casa del Popolo con il suo Circolo ricreativo, la
Chiesa di Via della Petraia con l'Istituto S. Luigi, l'ex asilo Ritter da
riqualificare. Le tipologie presenti delle antiche corti di Castello
circostanti potrebbero essere il riferimento storico e architettonico. I
numerosi Centri Commerciali vicini (Ipercoop e Esselunga di Sesto Fiorentino
già soffrono di eccesso di offerta).
4°) Che si preveda fino da ora la possibilità o meno
di un raccordo fra la Via Reginaldo Giuliani e la Via Sestese per una
immissione regolata dei veicoli provenienti dall'area di trasformazione in
quistione sulla media e la grande viabilità. Senza un raccordo efficiente la
trasformazione dell'area risulterebbe estremamente problematica.Tale raccordo
potrebbe svincolare nella fase attuale il traffico pesante proveniente dalla
SEVES dalla piazza del Sodo e dalla stretta Via del Sodo alleggerendo in modo
determinante gli intasamenti periodici della piazza e di Via delle Panche.
5°) Che vengano previste adeguate quote di edilizia
convenzionata le cui ultime realizzazioni a Castello risalgano agli anni '80.
(per quanto
esposto in C):
1) Che venga progettato e finanziato rapidamente con i
contributi regionali e statali il progetto di sottopasso del Sodo nell'ambito
della realizzazione della tangenziale secondo quanto previsto dai progetti
della viabilità di accesso al Polo Ospedaliero di Careggi ed un eventuale
alternativa al 2° stralcio del progetto in quistione . Tale intervento
risolverebbe in parte i problemi del traffico nella UTOE n° 1.come previsto
dall' O.d.g. del Consiglio Comunale del 12/01/2005).
2) Che venga ridotto al massimo con opportuni accorgimenti
l'impatto ambientale e paesaggistico degli interventi in corso di esecuzione
(vedi foto panoramica All. sub. N).
(per quanto
esposto in D):
1) Nel territorio della U.T.O.E. n° 2 a confine con la ferrovia e Castello
vengano previsti interventi di edilizia residenziale anche convenzionata al
fine di garantire uno sviluppo urbano che non comprometta l'assetto attuale
della zona pedicollinare.
2) Sia valutata con attenzione l'area di
trasformazione "Fanfani" che interessa attualmente edifici per
attività artigianali e industriali in fase di ultimazione per i quali sono
state rilasciate recentemente le relative concessioni.
3) Che gli interventi previsti tengano conto della
relazione in cui si verranno a trovare sotto tutti gli aspetti: viabilità,
paesaggio, servizi ecc. con la fascia pedicollinare a monte, in relazione ad
una ulteriore valorizzazione dei suoi depositi artistici e storici per una
crescita sociale e culturale della popolazione oggi ed in futuro residente. Si
allega a tale proposito sub. una
analisi del Piano Strutturale dell'area in quistione da un punto di vista
urbanistico dell'Arch. Marco Zingoni.
Viene richiesto pertanto che venga fornita una
informazione preventiva ai cittadini tramite gli organismi istituzionali,
Quartiere e Comune, sia tramite stampa, sia per mezzo delle realtà di
aggregazione presenti sul territorio.
Confidando nell'attenzione dell'Amministrazione
Comunale e nell'accoglimento delle osservazioni sopra illustrate porgono
distinti saluti.
Firenze, 28 febbraio 2005
BIBLIOGRAFIA
-- Quartiere 9 -
CASTELLO - Campagna Medicea - perifeia urbana
Studio GE9 1984
-- Le Ville e i Giardini di Castello e Petraia a
Firenze
Cristina Acidini Luchinat - Giorgio
Galletti
Pacini Editore Via Gherardesca 56014 Ospedaletto
(PI) edito a cura della Cassa di Risparmio di S. Miniato S.p.A.
-- Agrumi frutta e Uve nella Firenze di
Bartolomeo BIMBI pittore Mediceo
Consiglio Nazionale delle Ricerche
(Enrico Baldini, Elvio Bellini, Piero
Fiorino, Piero Luigi Pisani, Franco Scaramuzzi)
-- CASTELLO
itinerario tra le Ville - Quartiere 9 - Studio GE9 Firenze - Aprile 1990
--
Itinerario nel territorio di Castello a cura di Laura Mercanti e Giovanni
Straffi a cura del Comune di Firenze e Consiglio di Quartiere 5 (Commissione
Cultura Quartiere 5).
--
La Prioria di S. Michele a Castello in occasione del restauro della Madonna del
Trecento - Stefano Bertocci, Monica Bietti Favi,
Rossella Lari (Firenze 1994 All'Insegna del Giglio)
Alcune delle
pubblicazioni sopra indicate contengono una più ampia bibliografia
relativamente alla U.T.O.E. n° 1.