Associazione di volontariato Idra
iscritta al Registro Regionale del
Volontariato della Toscana per la promozione e la tutela del patrimonio
ambientale e culturale
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sindaco@comune.fi.it; fax 055.27.68.275
Vice Sindaco
Assessore
Nuove Infrastrutture e Grandi opere della Mobilità, Piano Urbano Traffico,
Piano Urbano della Sosta e della Mobilità
Assessore all’Urbanistica, Pianificazione del Territorio, Edilizia
Privata, Centro Storico - S.I.T.
segrass.urbanistica@comune.fi.it
ass.partecipazione@comune.fi.it
Assessore alla
Sanità pubblica e interventi socio-sanitari, Società della Salute, Igiene pubblica,
Sicurezza sociale, IPAB, Sicurezza e Vivibilità urbana, Polizia Municipale,
Città sicura, Occupazione e alterazione suolo pubblico profili viabilità, Coordinamento
manifestazioni per i profili della viabilità, Manutenzione strade e aree
pubbliche, Arredo e decoro urbano
Assessore
all’Ambiente, Agricoltura Caccia e Pesca, Parchi urbani e Verde pubblico,
Progetto Cascine, Inquinamento elettromagnetico, Politiche energetiche, Città
Ciclabile, Tutela degli animali
Presidente del Consiglio di
Quartiere 5
q5@comune.fi.it; fax 055 2767021
COMUNE DI FIRENZE
OGGETTO: Interventi di taglio delle alberature in Viale
Morgagni, in Via Gordigiani e in Via
Buonsignori: richiesta di informazione alla cittadinanza ai sensi della
normativa nazionale e comunitaria vigente in materia ambientale ed urbanistica,
di moratoria nell’attuazione degli interventi e di moratoria nell’approvazione
dei progetti.
Gentile Sindaco, gentili
Assessori, gentile Presidente del Consiglio di Quartiere 5,
abbiamo seguito la
vicenda del programmato e contestato taglio degli alberi in Viale Morgagni,
partecipando anche all’incontro pubblico organizzato dall’Amministrazione
Comunale a Villa Vogel lo scorso 17 luglio. Per quanto ci è possibile ricavare
dall’analisi dell’azione amministrativa al riguardo, ci sembra di dover
concludere che:
·
è
stato evidenziato che la progettazione dell’intervento ha tenuto conto delle
variabili oggettive legate alle esigenze stagionali del taglio e del
reimpianto, e alla presenza nell’area di una scuola primaria; ma è risultato
altrettanto evidente che in scarso conto appaiono essere state tenute le
esigenze soggettive della cittadinanza residente, una variabile che non
meritava forse di essere trascurata: risulta essere mancata infatti
un’informazione adeguata ai residenti del Quartiere 5, nel loro quartiere, sul
progettato rifacimento ex novo dell’alberatura;
·
la
serata informativa a Villa Vogel era calendarizzata in una data comunque successiva
all’inizio programmato per le operazioni di taglio, che sarebbe stato già
effettuato se i cittadini non fossero intervenuti per evitarlo; peraltro, la
sede scelta in Villa Vogel, oltre che acusticamente poco felice, è in un
quartiere diverso da quello in cui è progettato l’intervento;
·
nella
stessa serata a Villa Vogel il 17 luglio scorso non sono stati mostrati né
messi a disposizione degli intervenuti gli elaborati progettuali;
·
la
motivazione secondo la quale la presenza di una piccola frazione di alberi non
recuperabili giustificherebbe la sostituzione dell’intera alberatura per
ottenere filari coetanei è stata contestata con argomenti che non ci appaiono
destituiti di ragionevolezza.
Pertanto ci associamo ai
cittadini che chiedono una moratoria dell’intervento in Viale Morgagni affinché
anche in quel caso, nel pieno rispetto della normativa nazionale e comunitaria,
si dia luogo da parte dell’Amministrazione – prima di qualsiasi ulteriore
intervento – a un’informazione tempestiva e adeguata della popolazione
residente e magari, secondo gli indirizzi più volte annunciati dall’Assessore
alla Partecipazione, a un processo che veda il coinvolgimento della popolazione
nelle scelte, e non solo a posteriori, ovvero a scelte già fatte e su dettagli
minori.
Abbiamo appreso inoltre che,
probabilmente già a settembre, l’intero filare di alberi lungo il torrente
Mugnone in via Gordigiani sarà abbattuto, e che non verrà neppure sostituito.
Per mettere “in sicurezza” l’ipotetica nuova stazione ferroviaria per l’Alta
Velocità, infatti, progettata accanto al subalveo del torrente, è necessario
rendere il Mugnone idoneo a smaltire portate maggiori di quelle attuali:
quelle, cioè, che deriveranno dalla costruzione del bypass idraulico da
realizzare sotto l’attuale rilevato ferroviario per evitare esondazioni che
raggiungano la stazione sotterranea (ma il bypass non è ancora realizzato né
finanziato: come la stazione, infatti, è inserito nel cosiddetto “lotto 2”
dell’appalto Alta Velocità, e il bando di gara prevede che queste opere non si
realizzano se il finanziamento dell’intera linea AV risultasse insufficiente).
Dopo il “corridoio attrezzato” fra Rifredi e via Circondaria, dunque, assisteremmo
a un secondo importante intervento “anticipato”, che si realizza prima che sia accertata
la fattibilità del progetto a cui l’intervento stesso è legato strutturalmente
e funzionalmente.
Del costo di 49 mln di
euro, il progetto esecutivo per questa “messa in sicurezza” AV è – per quanto
ci risulta - pronto per l’approvazione, e l’appalto è stato già affidato a una
associazione temporanea di imprese che ha vinto la gara con un ribasso del
19,9%.
Dalle tavole di progetto
si ricava che fra viale Corsica e via Mariti il Mugnone verrà sagomato a mo’ di
parallelepipedo, senza più sponde o argini in terra, ma con pareti
perpendicolari al piano di scorrimento delle acque (figura 1; questa e le figure che seguono, le
sole di cui disponiamo, si riferiscono al Mugnone lato Viale Redi, dove gli
alberi verrebbero risparmiati, ndr).
Più che a un torrente, a questo punto, il Mugnone somiglierà forse piuttosto a
un orribile canalone. Ma l’intervento sul Mugnone riguarderà tutta l’asta da Via
Zeffirini fino alla foce in Arno, e sarà dunque di sicuro impatto e di lunga
durata. Casse di espansione a monte permetterebbero invece, probabilmente, di
raggiungere un risultato migliore con molta più economia, regimando in maniera
dolce ed efficace il flusso delle acque – il Mugnone ha pochi affluenti - prima
che raggiungano la città di Firenze esondando, come è successo l’ultima volta
nel ’92.
Di questo progetto, e
dell’imminenza della sua cantierizzazione, abbiamo appreso solo nelle ultime
ore. Il progetto esecutivo potrebbe essere approvato dalla Giunta comunale già
nelle prossime settimane, parrebbe, e andare in esecuzione a settembre. A un
rapido conteggio delle piante che compongono il lungo filare in riva destra del
Mugnone (foto 1, 2, 3) fra il ponte all’Asse (in corrispondenza di Viale
Corsica) e il ponte di San Donato (in corrispondenza di via Mariti), lungo via
Gordigiani e via Buonsignori, risultano essere presenti oltre 100 alberi (senza
considerare le siepi): 65 su via Gordigiani e 37 su via Buonsignori. La
cantierizzazione del Mugnone precederebbe comunque nell’area fra i due ponti,
si è appreso, quella per la tranvia, la quale eliminerebbe poi gli alberi
eventualmente sopravvissuti - forse quelli di via Buonsignori (foto 4, davanti
al Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci”) - all’operazione di “adeguamento” del
Mugnone.
L’operazione-Mugnone
durerà complessivamente quasi tre anni (960 giorni, per l’esattezza),
coinvolgendo la città – già coinvolta da decine di cantieri - da Via Zeffirini
fino all’Indiano. Sulla base della documentazione fin qui disponibile, gli
abitanti di via Gordigiani dovranno a quanto pare convivere – oltre che con la
perdita di ombra e ossigeno per l’eliminazione degli alberi (foto 5) - con la
perdita di camminamenti e di aree oggi destinate al parcheggio, con la presenza
di macchine operatrici per le palificazioni e camion in transito lungo gli
argini, e di draghe e ruspe all’opera all’interno dell’area del torrente
(figure 2 e 3: come sopra, lato viale Redi). Insomma, un nuovo supercantiere
per “modernizzare” Firenze e fornire qualche sicurezza in più a una stazione AV
che ci appare dai costi pubblici proibitivi (si parte da 240 mln di euro), e
per giunta a servizio di due soli binari AV, uno proveniente da Bologna, l’altro
da Roma...
Non si comprende
davvero se e quale ragionevolezza sia a fondamento della scelta di accumulare -
nello stesso tormentato quadrante urbano - così tanti progetti duraturi e
impattanti, nonostante l’avversità netta e diffusa che la città sempre più
esplicitamente esprime. E’ evidente infatti il dissenso che monta nei confronti
di decisioni assunte e attuate senza un’adeguata informazione preventiva, e men
che mai con forme di consultazione e coinvolgimento. Benché questi interventi,
infatti, siano destinati a rivoluzionare per anni (non certo in meglio) la vita
quotidiana di migliaia e migliaia di cittadini, residenti e pendolari, costoro
non vengono mai chiamati a partecipare alle scelte.
Pertanto chiediamo che
non si dia luogo all’approvazione del progetto esecutivo prima che sia stata
garantita, attraverso incontri pubblici nel quartiere, con il supporto della
documentazione necessaria a illustrare i progetti, l’opportuna informazione e
anche qui, secondo gli indirizzi più volte annunciati dall’Assessore alla
Partecipazione, a un processo che veda il coinvolgimento della popolazione
nelle scelte, e non solo a posteriori, ovvero a scelte già fatte e su dettagli
minori.
Nel caso del progetto di
adeguamento idraulico del Mugnone ci paiono non ricorrere, peraltro, neppure
motivi di necessità e urgenza, giacché - come sopra riportato – l’intervento
viene descritto come necessario a rendere il Mugnone idoneo a smaltire le
maggiori portate derivate dalla costruzione del bypass idraulico da realizzare sotto
l’attuale rilevato ferroviario per evitare esondazioni che raggiungano la
stazione sotterranea. Ma, come abbiamo già sottolineato, sia il bypass sia la stazione
non sono né realizzati né finanziati. Temiamo dunque che la spesa possa
risultare non giustificata.
Restiamo in attesa di un
cortese riscontro, che ci auguriamo positivo.
Distinti saluti,
il presidente
Girolamo Dell'Olio