Associazione di volontariato Idra

iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Toscana per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale

indirizzo postale:  Via Giano della Bella, 7  -  50124 FIRENZE

Tel. e fax  055.233.76.65

e-mail idrafir@tin.it; web http://associazioni.comune.fi.it/idra/inizio.html

sede:  Via Vittorio Emanuele II, 135  -  50134 FIRENZE

 

n. 2 foto in allegato e-mail

Firenze, 18.3.'08

 

Sindaco

sindaco@comune.fi.it; fax 055.27.68.275

 

Vice Sindaco

Assessore Nuove Infrastrutture e Grandi opere della Mobilità, Piano Urbano Traffico,

Piano Urbano della Sosta e della Mobilità

vicesindaco@comune.fi.it; fax 055.27.68.436

 

Assessore all’Urbanistica,  Pianificazione del Territorio, Edilizia Privata, Centro Storico - S.I.T.

segrass.urbanistica@comune.fi.it; fax 055.26.24.616

 

Assessore alla Partecipazione democratica e relativi progetti,

Rapporti con i Quartieri, Nuovi stili di vita e consumo critico

ass.partecipazione@comune.fi.it; fax 055.262.59.44

 

Assessore alla Sanità pubblica e interventi socio-sanitari, Società della Salute, Igiene pubblica,

Sicurezza sociale, IPAB, Sicurezza e Vivibilità urbana, Polizia Municipale, Città sicura,

Occupazione e alterazione suolo pubblico profili viabilità,

Coordinamento manifestazioni per i profili della viabilità, Manutenzione strade e aree pubbliche,

Arredo e decoro urbano

assicsoc@comune.fi.it; fax 055.27.68.265

 

Assessore all’Ambiente, Agricoltura Caccia e Pesca, Parchi urbani e Verde pubblico, Progetto Cascine, Inquinamento elettromagnetico, Politiche energetiche, Città Ciclabile, Tutela degli animali

assambiente@comune.fi.it; fax 055.26.25.351

 

Presidente del Consiglio di Quartiere 5

q5@comune.fi.it; fax 055.27.67.021

 

 

COMUNE DI FIRENZE

 

 

OGGETTO: Interventi di “messa in sicurezza” del torrente Mugnone: rimostranze.

 

 

Gentile Sindaco, gentili Assessori, gentile Presidente del Consiglio di Quartiere 5,

 

desideriamo qui esprimerVi le nostre rimostranze per i modi nei quali l’Amministrazione comunale sta provvedendo alla cosiddetta “messa in sicurezza” del torrente Mugnone.

A quanto ci risulta, solo sabato scorso 15 marzo - per la prima volta - l’Amministrazione ha diffuso una breve nota informativa sul progetto. Nota che giudichiamo tardiva, inesatta e fuorviante.

Tardiva, perché – per quanto a noi è stato possibile apprendere – il progetto esecutivo di “messa in sicurezza” è stato approvato dalla Giunta comunale già lo scorso 11 agosto 2007. Ma nessun confronto ha avuto luogo con i cittadini né prima né dopo, nonostante i ripetuti appelli della nostra Associazione. Nel primo, indirizzato a tutti Voi otto mesi or sono, lo scorso 21 luglio 2007, chiedevamo che “non si dia luogo all’approvazione del progetto esecutivo prima che sia stata garantita, attraverso incontri pubblici nel quartiere, con il supporto della documentazione necessaria a illustrare i progetti, l’opportuna informazione e anche qui, secondo gli indirizzi più volte annunciati dall’Assessore alla Partecipazione, a un processo che veda il coinvolgimento della popolazione nelle scelte, e non solo a posteriori, ovvero a scelte già fatte e su dettagli minori”. Verbalmente il vicesindaco Matulli ci ha promesso, sì, ad agosto di tenere questa assemblea al rientro dal periodo di ferie estive, ma non se ne è mai avuto traccia.

Inesatta, perché i lavori in corso ormai da tempo nel letto del torrente (vedi foto allegate, scattate il 13 marzo) paiono essere qualcosa di ben diverso da quanto annunciato nel comunicato stampa di sabato 15 marzo, dove si parla di semplici “interventi propedeutici di ripulitura e di preparazione dell'area” o della “verifica della presenza di ordigni bellici”, e si annunciano solo per “fine aprile-inizio maggio” i “lavori idraulici veri e propri”.

Fuorviante, perché nello stesso comunicato del 15 marzo si attribuisce all’intervento un duplice obiettivo: “mettere in sicurezza idraulica sia la nuova stazione dell'Alta velocità che un'ampia area della città”. In realtà la nuova stazione dell’Alta Velocità non risulta essere finanziata, né risulta essere finanziato l’ampliamento della luce del ponte ferroviario sul Mugnone (il cosiddetto “bypass idraulico del ponte ferroviario del Romito”), che rappresenta il punto critico del torrente, come si è già visto nel ’92 quando l’intera area del Romito è finita sott’acqua. In assenza di questo intervento, la “messa in sicurezza” del Mugnone rimane – almeno fino alla confluenza col Terzolle – un semplice slogan.

 

Come cittadini, avremmo desiderato poter conoscere il merito del progetto, la cui attuazione risulta essere di durata non irrilevante (tre anni, se non si registreranno ritardi), e produrrà conseguenze importanti: “Il risezionamento e l'allargamento dell'alveo – leggiamo nel comunicato di Palazzo Vecchio - comporteranno anche interventi di consolidamento o rifacimento su alcuni ponti presenti nel tratto del Mugnone interessato dai lavori. Alcuni saranno smontati e ricostruiti ex novo (il ponte di via Doni, il viadotto ferroviario e il piccolo ponte stradale del Barco), altri invece saranno interessati da interventi di consolidamento (il ponte all'Asse, quello di via Mariti, quello di via Puccini)”.

Ci permettiamo di immaginare che persino le tecniche costruttive e i risultati estetici e paesaggistici attesi dall’intervento di risezionamento e di allargamento dell’alveo avrebbero potuto essere sottoposti a una qualche forma di pubblicità e di discussione, trattandosi del maggiore affluente dell’Arno che attraversa il nostro territorio.

Pare invece che l’Amministrazione comunale tema il confronto con la pubblica opinione, e preferisca in realtà alla democrazia partecipata un profilo assai dimesso di relazione con la cittadinanza. In buona compagnia, ci pare, del resto, con l’Amministrazione Regionale, che non risulta avere ancora risposto alle ripetute richieste di chiarimenti da parte del Difensore civico della Regione Toscana dott. Giorgio Morales, che si domanda se sia davvero inutile una Valutazione di Impatto Ambientale specifica per un’opera così impegnativa, quando proprio nel verbale della Conferenza di servizi conclusiva per il sottoattraversamento AV di Firenze si legge: “La prof.ssa Maria Rosa Vittadini, Direttore generale del Servizio V.I.A., ha espresso una raccomandazione alla Regione affinché le opere che dovranno essere realizzate per la riorganizzazione urbanistica delle aree cittadine interessate dall’intervento ferroviario, in considerazione dell’impatto che le stesse avranno, vengano sottoposte alla valutazione di impatto ambientale di competenza regionale”!

 

Non osiamo attenderci una risposta da Voi, che avete fin qui mostrato di ignorare le nostre richieste. Del resto, neppure il Difensore civico del Comune di Firenze dott. Alberto Brasca, cui abbiamo vanamente proposto un intervento, ha ritenuto di doverVi sottoporre la nostra istanza di trasparenza e di democrazia.

Ci sembra tuttavia opportuno osservare che – se le nostre valutazioni non vanno errate – comportamenti come quello qui lamentato contribuiscono ad approfondire il solco fra istituzioni e cittadini e ad aggravare la crisi di rappresentatività che investe in modo sempre più palese la classe politica di cui apparite essere espressione.

 

Ci piace chiudere questa nostra nota con alcuni passaggi di una lettera pervenuta in questi giorni all’Associazione. Una lettera che, accanto alle tante altre proteste che siamo stati costretti a raccogliere, bene sintetizza a nostro avviso altri “corollari” legati all’attuazione così poco condivisa del progetto indicato.

Ci scrive una residente di Viale Redi, Serena Bianchetti:

“Sono una abitante della zona Viale Redi di Firenze, nella quale da circa due settimane sono cominciati i lavori di bonifica del torrente Mugnone in relazione alla TAV.

Senza nessuna  informazione e senza nessuna attenzione per il disagio provocato è stato eretto - nel giro di 24 ore - un muraglione sul lato Mugnone del Viale Redi e si sta provvedendo a convogliare le acque del torrente in grossi tubi con lavori che - a detta di un articolo pubblicato sul giornale Il Reporter - dureranno fino al 2011!

Nessun cartello illustra tali lavori né spiega alcunché ai cittadini che leggono invece che tutto ciò serve a bonificare il Mugnone dagli ordigni esplosivi...

Lo sconcerto, il disagio e l'irritazione verso questa totale ignoranza/arroganza nei confronti dei cittadini sono crescenti, viste le evidenti conseguenze di un progetto che passa totalmente sulla testa dei residenti:

1) Mediante paletti infissi all'altezza dei numeri civici 33-35 del Viale Redi sono stati eliminati posti auto e possibilità di fermata indispensabili alle esigenze degli abitanti;

2) La costruzione del muraglione ha eliminato la pista ciclabile che correva lungo il lato Mugnone esponendo i temerari (e sempre meno) ciclisti a evidenti rischi;

3) L'impossibilità di accesso al Mugnone ha tolto la possibilità di far passeggiare lungo l'argine i cani della zona, ormai confinati a un'unica aiuola di fronte alla scuola Rodari;

4) Le "lavoratrici notturne" che si concentravano sul viale Redi - lato Mugnone si sono rifugiate sui portoni del Viale rendendo ancor più disagevole il rientro serale degli abitanti, costretti a chiedere di essere accompagnati fino all'ascensore per evitare incontri con relativi papponi.

Mi pare che tutto ciò possa bastare a descrivere la saturazione a cui è giunto un intero quartiere.

Chiedo alle organizzazioni come la vostra di intervenire sullo stato di totale degrado a cui la città è giunta per l'incuria di chi la governa”.

 

E’ quello che, anche attraverso questa lettera, stiamo continuando a tentare di fare, appunto, pur consci di avere di fronte a noi un meccanismo prevalentemente sordo e cieco.

 

Il presidente

Girolamo Dell’Olio

 

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