Associazione di volontariato
Idra
iscritta
al Registro Regionale del Volontariato della Toscana
per
la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale
Via Vittorio Emanuele II 135, 50134 FIRENZE; Tel. e fax
055.233.76.65; e-mail idrafir@tin.it;
web http://www.idraonlus.it/vecchiosito/inizio.html;
www.idra.dadacasa.supereva.it
totale n. 2 pagine (inclusa la presente)
Firenze, 23.4.'04
Al Sindaco
dott. Leonardo DOMENICI
per conoscenza: Ai membri del Consiglio Comunale
OGGETTO:
1. Richiesta di intervento in relazione alle conseguenze dell’impatto ambientale, storico-architettonico e paesaggistico del project financing del parcheggio di piazzale Caduti dei Lager;
2. Richiesta di riconsiderare l’opportunità di mantenere concentrate nelle stesse mani le competenze della Direzione Urbanistica e quelle della presidenza dell’Osservatorio Ambientale Nazionale sui progetti Alta Velocità di Firenze.
Gentile sig. Sindaco,
sulla scorta di quanto attestano le cronache di questi giorni a proposito dell’apparente scempio estetico, architettonico e paesaggistico connesso con la realizzazione del progetto di parcheggio in project financing nell’area attigua alla Fortezza Medicea di S. Giovanni, approvato dall’Amministrazione da Lei diretta, preso atto delle dichiarazioni rilasciate dal responsabile della Direzione Urbanistica del Comune di Firenze arch. Gaetano Di Benedetto (“Abbiamo probabilmente sottovalutato questo impatto e con la Soprintendenza stiamo valutando una serie di modifiche per ridurre questo effetto”, La Nazione, 21.4.’04) e dell’interesse della Procura della Repubblica di Firenze che risulta aver aperto un fascicolo sulla vicenda, La invitiamo a verificare l’opportunità di disporre in via cautelativa la sospensione delle lavorazioni fin tanto che non sia stata fatta piena luce sulle circostanze formali e sui valori contenutistici legati alla progettazione e all’approvazione dell’opera.
Qualora venga confermata una diagnosi di incompatibilità estetica, architettonica e paesaggistica dell’intervento con le esigenze di tutela del prestigioso manufatto storico della Fortezza Medicea di S. Giovanni, Le chiediamo di ordinarne la tempestiva demolizione, e di assicurare al contempo l’accertamento delle responsabilità.
Chiediamo inoltre di essere ammessi a partecipare al procedimento riguardante la riapertura dell’iter autorizzativo dell’opera – riapertura che qui ragionevolmente auspichiamo - in quanto associazione di volontariato iscritta al Registro Regionale, espressamente costituita per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale, ai sensi della L. 241/90. In tal senso presentiamo qui istanza per intervenire da subito - con un nostro rappresentante - ai tavoli di valutazione istituiti (come recita la dichiarazione dell’arch. Di Benedetto) “per ridurre” l’effetto dell’impatto registrato, poiché riteniamo che debbano essere utilmente ascoltate e considerate, in tali sedi, anche le ragioni dei cittadini associati che stimano doveroso un impatto architettonico e paesaggistico pari a zero.
Suggeriamo nell’occasione che venga colta una volta per tutte la lezione derivante dalle esperienze di conflitto sempre più frequenti fra la sensibilità dell’Amministrazione e quella di tanti cittadini, comitati e associazioni, che desiderano per Firenze interventi di ben altra natura rispetto a quelli impostati dalla Giunta da Lei diretta. La nostra associazione ritiene che si possa venire a capo di questa perenne contraddizione fra governo della città e cittadini amministrati soltanto se e quando i punti di vista della popolazione saranno ammessi a risultare nelle sedi in cui vengono assunte le decisioni. La progettazione partecipata deve essere a nostro avviso qualcosa di più di un mero slogan: deve poter coinvolgere fattivamente la cittadinanza in tutte le progettazioni prima che esse vengano approvate, e proprio a partire da quelle più significative e di maggiore impatto sulla città. A cosa serve parlare di partecipazione se le conferenze di servizi nelle quali vengono prese le decisioni irrevocabili sono eventi dei quali i cittadini non vengono puntualmente informati, e ai quali essi non sono invitati a portare un proprio contributo?
Alla luce di quanto fin qui emerso, e tenuto conto delle dichiarazioni rilasciate dal responsabile della Direzione Urbanistica - dichiarazioni che non ci risulta siano state smentite - La invitiamo infine a valutare se sia opportuno mantenere l’arch. Di Benedetto nel ruolo anche di presidente dell’Osservatorio Ambientale Nazionale sui progetti di Alta Velocità, che interesseranno per i prossimi 9-10 anni la città di Firenze. Abbiamo sempre ritenuto – lo abbiamo più volte ribadito pubblicamente – che una funzione così delicata e impegnativa mal si concili con il ruolo di Direttore dell’Urbanistica del Comune di Firenze, almeno altrettanto oneroso e complesso. A maggior ragione oggi, dopo il segnale che proviene dalla vicenda del project financing alla Fortezza, crediamo che la cautela da noi suggerita sia particolarmente giustificata, e formalizziamo quindi con questa nostra lettera la richiesta di riconsiderare l’opportunità di mantenere concentrate nelle stesse mani le competenze della Direzione Urbanistica e quelle della presidenza dell’Osservatorio Ambientale Nazionale sui progetti Alta Velocità di Firenze.
Ricordiamo, a 110 giorni di distanza dalla richiesta a Lei inviata da questa Associazione di volontariato il 3.1.’04 ai sensi della L. 241/90 sulla trasparenza amministrativa, relativa al nuovo cronogramma dei lavori per l’Alta Velocità a Firenze eventualmente approvato in conferenza di servizi il 23 dicembre scorso, che siamo tuttora in attesa di un Suo riscontro.
Restiamo altresì in attesa di un Suo riscontro anche alla successiva nostra lettera di richiesta di informazione e di documentazione circa gli oneri finanziari a carico del Comune di Firenze per la realizzazione dei contenuti degli accordi sul Nodo AV/AC di Firenze, trasmessa anch’essa ai sensi della L. 241/90 sulla trasparenza amministrativa in data 25.3.’04.
Restiamo infine in attesa di un Suo riscontro anche alla successiva nostra lettera, trasmessa in data 13.4.’04, di richiesta di divulgazione e assistenza tecnica da parte del Comune di Firenze a beneficio dei cittadini chiamati a esprimere “istanze, pareri e osservazioni” ai fini della “Pronuncia di compatibilità ambientale sul progetto di sistemazione a piano regolatore ferroviario tra le stazioni di Firenze Castello e Firenze Rifredi (progressive tra Km 0+864 e Km 1+784) per la realizzazione del dispositivo infrastrutturale di scavalco ferroviario, nell’ambito della penetrazione urbana AV/AC nel nodo di Firenze”.
I nostri migliori saluti.
Il presidente
Girolamo Dell'Olio