Associazione di volontariato Idra

iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Toscana per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale

indirizzo postale:  Via Giano della Bella, 7  -  50124 FIRENZE

Tel. e fax  055.233.76.65; e-mail  idrafir@tin.it; web  http://associazioni.comune.fi.it/idra/inizio.html

n. 2 pagine (inclusa la presente)

 

Firenze, 15.9.'09

 

Presidente della Giunta Regionale della Toscana

Claudio MARTINI

fax 055.438.48.80; claudiomartini@regione.toscana.it; antonio.cirri@regione.toscana.it (capo di Gabinetto)

 

Assessore alla Tutela ambientale e all’Energia della Regione Toscana

Annarita BRAMERINI

fax 055.438.55.30; annarita.bramerini@regione.toscana.it

 

All'Assessore al Territorio e alle Infrastrutture della Regione Toscana

Riccardo CONTI

fax 055.43.83.180; riccardo.conti@regione.toscana.it

 

All’Assessore alla Difesa del suolo ed al servizio idrico della Regione Toscana

Marco BETTI

fax 055.43.83.181, marco.betti@regione.toscana.it, sandra.giorgetti@regione.toscana.it

 

Al Presidente della Giunta Provinciale di Firenze

Andrea BARDUCCI

fax 055.21.82.26, presidente@provincia.fi.it

 

Sindaco del Comune di Firenzuola

Claudio SCARPELLI

fax 055.81.93.66; c.scarpelli@comune.firenzuola.fi.it

 

Sindaco del Comune di Scarperia

Sandra GALAZZO

fax 055.84.65.09; segreteria@comune.scarperia.fi.it, assessori.scarperia@newnet.it

 

Sindaco del Comune di Borgo S. Lorenzo

Giovanni BETTARINI

fax 055.84.56.782; sindaco@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it

 

Sindaco del Comune di San Piero a Sieve

Marco SEMPLICI

fax 055.84.84.32; sindaco@comune.san-piero-a-sieve.fi.it

 

Sindaco del Comune di Vaglia

Fabio PIERI

fax 055.40.75.45; sindaco@comune.vaglia.firenze.it

 

Sindaco del Comune di Sesto Fiorentino

Gianni GIANASSI

fax 055.39.09.074, 055.44.96.362, segreteria.sindaco@comune.sesto-fiorentino.fi.it

 

 

OGGETTO:   Sisma registrato questa notte in Mugello e gallerie TAV: richiesta di sopralluogo tecnico di verifica degli eventuali impatti.

 

 

GentilI Presidenti, Assessori e Sindaci,

 

un anno e mezzo fa, dopo lo sciame sismico in Mugello e Alto Mugello verificatosi nel marzo 2008 nell’area attraversata dalla cantierizzazione sotterranea dell’Alta Velocità ferroviaria, con eventi che avevano superato magnitudo 4 e una profondità ipocentrale calcolata come verosimilmente compresa fra i 3 e gli 8 km, suggerimmo alla Regione Toscana di provvedere a un monitoraggio scrupoloso dei tunnel TAV e delle infrastrutture di superficie (fra queste, il ponte sulla Sieve).

Richiamavamo le preoccupazioni che, in un contesto simile, destano retrospettivamente le note vicende delle tre gallerie TAV “ammalorate” fra Scarperia e Borgo San Lorenzo, demolite e ricostruite in Mugello per la lunghezza di circa 2 km e la durata di circa 2 anni, prima ancora della posa dei binari: in terreni difficili e instabili come i sedimenti dell’antico bacino lacustre del Mugello, era stato adoperato cemento non armato!

Richiamavamo anche altre notizie, non certo tranquillizzanti, che giungevano da altre regioni d’Italia: fra queste, l’arresto dell’amministratore delegato della “Calcestruzzi SpA”, del gruppo Italcementi: avrebbe prodotto calcestruzzo di scarsa qualità che, venduto per buono, consentiva di creare fondi neri per finanziare Cosa nostra. Monica Ceravolo osservava su La Stampa del 31 gennaio 2008 che “la scoperta del cemento depotenziato ha fatto aprire un altro, allarmante capitolo: quello delle opere a rischio. Sarà infatti necessario controllare la staticità delle opere realizzate con quel materiale (...) I consulenti dei pm esamineranno alcuni tratti della Tav”.

Un motivo in più, secondo la nostra Associazione, per chiedere che venisse svolta una verifica tecnica approfondita.

La Regione Toscana, attraverso un proprio comunicato stampa, non trovò di meglio da rispondere che: “I controlli sulle gallerie sono stati fatti, subito dopo il sisma, direttamente da Cavet, il consorzio incaricato di realizzare l’opera. Dai sopralluoghi non è risultato nulla, ma, per maggiore sicurezza, le ispezioni continuano per verificare la presenza di eventuali microfessure. Al momento, però, non risultano neppure queste”.

Fortemente perplessa, La nostra Associazione indirizzò pertanto al presidente della Giunta Regionale Claudio Martini una dura lettera di protesta. “Non possiamo commentare che con seria preoccupazione – scrivevamo - queste dichiarazioni, che vorrebbero suonare invece rassicuranti. Esse sembrano denotare, infatti, la persistenza di una pericolosa cultura della sicurezza e dei controlli apparentemente radicata negli organi di governo della cosa pubblica. La stessa che pare essere all’origine di tanti guai nel nostro Paese e – più in particolare – nei territori afflitti dai cantieri TAV della nostra Regione. E’ davvero singolare che, nella scandalosa latitanza di un organo indipendente di controllo (quale si pretende che sia l’Osservatorio Ambientale Nazionale), la Regione Toscana affidi la certificazione “nessun danno alle gallerie” alle dichiarazioni dei costruttori CAVET. Alti dirigenti del consorzio di imprese in questione, al quale il general contractor FIAT ha affidato la progettazione e l’esecuzione dei lavori per la costruzione della tratta ferroviaria ad Alta Velocità fra Bologna e Firenze, sono stati rinviati a giudizio con gravi imputazioni di reato ambientale e sono da anni sotto processo a Firenze, con la Regione Toscana costituitasi parte civile”.

Oggi quel processo è giunto al primo grado di giudizio. Per inquinamento delle acque e illecito smaltimento dei rifiuti sono state inflitte ventisette condanne da 3 mesi d’arresto a 5 anni di reclusione e provvisionali per il risarcimento danni di oltre 150 milioni di euro, di cui anche la Regione Toscana risulta beneficiaria per la somma di 50 milioni. Le pene più alte sono state inflitte ai vertici del CAVET, il Consorzio di imprese che ha avuto in appalto i lavori: 5 anni, di cui tre condonati con l’indulto, per Alberto Rubegni, presidente CAVET e anche ad di Impregilo (che ha il 75% di Cavet), per Carlo Silva e Giovanni Guagnozzi, rispettivamente consigliere delegato e direttore generale del Consorzio.

 

All’indomani del nuovo sisma, di magnitudo 4.2, registrato questa notte nel distretto sismico del Mugello, con epicentro tra i comuni di Barberino di Mugello, Scarperia e Borgo San Lorenzo, a una profondità di 3,5 km, ci auguriamo che almeno questa volta non siano i controllati a controllare. Chiediamo pertanto che venga affidato a un soggetto tecnico terzo rispetto agli appaltatori e ai costruttori (già severamente condannati in sede penale), ad esempio al Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Firenze, di verificare lo stato delle gallerie che ospitano la linea TAV fra Firenze e Bologna, che Governo e Ferrovie dello Stato vorrebbero aprire all’esercizio il prossimo 13 dicembre, benché prive per 60 km di un tunnel parallelo di soccorso.

 

L’Associazione Idra chiede anche di poter partecipare al sopralluogo con una delegazione di tecnici di fiducia.

 

Restiamo in attesa di un Vostro gradito riscontro.

 

 

Il presidente

Girolamo Dell'Olio

 

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