Associazione di volontariato Idra
iscritta al Registro Regionale del
Volontariato della Toscana per la promozione e la tutela del patrimonio
ambientale e culturale
Via Giano della Bella, 7 -
50124 FIRENZE; e-mail idrafir@tin.it; web http://associazioni.comune.fi.it/idra/inizio.html
Tel. e fax 055.233.76.65; Tel.
055.48.03.22, 320.16.18.105
Al Presidente del Consiglio
Prof. Senatore Mario
Monti
centromessaggi@palazzochigi.it;
redazione.web@governo.it; centromessaggi@governo.it
fax 06.67.79.35.43
OGGETTO:
Progetto TAV-TAC Torino-Lione e progettazione TAV-TAC in tutta Italia.
Signor Presidente,
sono un anonimo
insegnante, che presta servizio da quasi trent’anni nell’ISIS “Leonardo da
Vinci” di Via del Terzolle a Firenze.
Ho ascoltato con
attenzione le dichiarazioni da Lei rilasciate ieri sera, al termine del vertice
a Palazzo Chigi sul tema di grande attualità del progetto TAV-TAC Torino-Lione,
che viene contestato unitariamente in Piemonte, da sempre, dalla stragrande
maggioranza della popolazione, delle forze sociali, degli esponenti culturali e
delle istituzioni locali presenti nei territori che verrebbero coinvolti dalla
cantierizzazione.
“Abbiamo voluto condurre questo riesame con spirito aperto,
senza sentirci legati da impegni già presi dai governi precedenti”, Ella ha assicurato. Un approccio
dunque esplicitamente laico, che in tantissimi - sono certo - abbiamo
apprezzato.
Come portavoce di una
piccola associazione di volontariato toscana, Idra, seguo la materia TAV da quasi vent’anni (la Toscana ha già
‘dato’ assai, per la TAV, in termini di erosione ambientale, erariale e
sociale), e ho avuto occasione di scriverLe due volte
negli ultimi mesi, unitamente al Presidente della Comunità Montana Valle
Susa e Val Sangone, Sandro Plano. Sono rimasto stupito, quindi, del contenuto
rassicurante delle Sue affermazioni circa le conseguenze che la realizzazione
della tratta TAV-TAC Torino-Lione determinerebbe – anche in proiezione europea
- sul piano dell’efficienza dei trasporti, del buon governo della spesa
pubblica, della ricaduta occupazionale, della protezione del territorio, della
coesione sociale. Non comprendo come il Governo tecnico da Lei diretto possa
aver deciso di ”confermare con piena
convinzione il proprio impegno per la realizzazione tempestiva dell’opera”.
Da una quantità di segnali che ciascuno può cogliere oggi in Italia, ricavo
l’impressione che si aggiri per il Paese un dubbio atroce: quello che il
dossier che Ella asserisce di avere analizzato, discusso e validato nel corso
delle poche ore del vertice di ieri assieme ad altri qualificati membri del
Consiglio dei Ministri possa risultare - sulla scorta di un efficace vaglio
tecnico - superficiale, incompleto e sostanzialmente fuorviante. Non sarebbe
del resto la prima volta che i poteri pubblici dispongono in Italia di dati e
cifre non rispondenti alla realtà delle circostanze: ad attestarlo non è
soltanto la lunga esperienza diretta che abbiamo accumulato in materia, ma
anche - parrebbe - il giudizio promosso dal Procuratore
regionale della Toscana della Corte dei conti in relazione al paventato
danno erariale derivato dalla cantierizzazione della tratta TAV
Bologna-Firenze. Alle stesse conclusioni sembrano pervenire del resto le
istruttorie e le relazioni dell’Autorità per la
Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture sull’intero
sistema TAV.
La prego quindi di
aiutare tutti noi a fugare quanto prima questo dubbio. “Presenteremo presto tutti gli elementi e gli studi che ci hanno
condotto a decidere oggi la posizione del governo”, Ella promette. Non
vorremmo che quel presto arrivasse
però tardi, tenuto conto sia della
percezione - apparentemente chiara, consapevole e ben documentata - che le
comunità coinvolte mostrano di avere dei termini del problema, sia della
reazione – non certo positiva sul piano della coesione sociale – che potrebbe
derivare da un ennesimo tentativo di prova di forza del Governo.
Mi metto a questo scopo
a Sua disposizione per contribuire a sgombrare il campo da dubbi e illazioni
che non gioverebbero, temo, al successo delle scelte del Governo. Le propongo pertanto
una interrogazione pubblica (sui media che Ella vorrà scegliere: radio, TV,
carta stampata o web), in occasione della quale Ella possa rispondere da
subito, in modo esauriente e accessibile ai più, con la competenza che
garantisce il Suo prestigioso curriculum, ad alcune domande cruciali su taluni
dei nodi critici più importanti dell’impalcatura finanziaria, dell’impostazione
progettuale, della valutazione trasportistica e ambientale, dell’accettabilità
sociale del progetto TAV-TAC Torino-Lione e dell’intero sistema TAV-TAC in
Italia, che anche a Firenze sembra promettere, col
doppio bypass contro-falda sotterraneo, benefìci discutibili e temutissimi
costi.
Con ossequi,
Girolamo
Dell’Olio