Associazione di volontariato Idra

iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Toscana per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale

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Tel. e fax  055.233.76.65; e-mail idrafir@tin.it; web http://associazioni.comune.fi.it/idra/inizio.html

 

Totale n. 2 pagine (inclusa la presente)

 

Firenze, 11.10.'10

 

Assessore Infrastrutture e Mobilità

REGIONE TOSCANA

dott. Luca CECCOBAO

luca.ceccobao@regione.toscana.it

andrea.marrucci@regione.toscana.it, fulvio.biagiotti@regione.toscana.it, tiziana.matteini@regione.toscana.it, mattia.nocchi@regione.toscana.it, francesca.calonaci@toscana-notizie.it

fax 055.43.83.181

 

OGGETTO: Condizioni di attuazione del progetto TAV a Firenze: richiesta di un confronto pubblico.

 

 

Gentile assessore Ceccobao,

 

il 22 giugno scorso Le scrivevamo: 

“L'impasse in cui si trova attualmente il percorso esecutivo del progetto di sottoattraversamento AV di Firenze, il deplorevole abbandono in cui versa da anni il sistema dei controlli in Mugello per effetto del mancato rinnovo dell'Osservatorio Ambientale sulla tratta appenninica TAV (nel quale la Regione Toscana sedeva con un proprio rappresentante), l'elevato tasso di rischio al quale sono sottoposti quotidianamente i passeggeri dei treni obbligatoriamente TAV che transitano dal tunnel appenninico Firenze-Bologna sprovvisto di galleria parallela di soccorso e di uscite di emergenza affidabili, gli scenari di ulteriore peggioramento delle condizioni del trasporto passeggeri e merci su ferro che interessano la nostra Regione ci spingono a proporLe - considerato l'incarico delicato al quale Ella è stato chiamato - un incontro informativo, che ci auguriamo possa avvenire in tempi brevi, su tutti questi temi.

Nell'occasione La invitiamo a consultare il nostro sito web http://www.idraonlus.it/vecchiosito/inizio.html  nel quale potrà reperire documentazione ampia e aggiornata sulle attività della nostra associazione in relazione alle tematiche proposte.

In attesa di poter concordare una data, Le porgiamo i nostri migliori saluti”.

 

Non abbiamo ricevuto fino ad oggi alcuna convocazione all’incontro richiesto.

 

Abbiamo letto il comunicato della Regione Toscana del 7 ottobre scorso dal titolo “AV, informazione e comunicazione a tutto campo”, e - sottotitolo - “Rossi: «La città e tutta la Toscana si impegnano in questa grande sfida»”.

Ieri, ancora, l’agenzia “Nove da Firenze” riportava il seguente virgolettato, a Lei attribuito come dichiarazione resa al Tg3 Toscana sabato scorso: «Serve più informazione, quella che fino ad oggi in parte è mancata – spiega l'assessore – Forse non tutti sanno che il sottoattraversamento è stato deciso nel 1999, che l'opera e il suo impatto è stato valutato da un osservatorio terzo e che già dal 1992 era stata scartata l'ipotesi di un passaggio in superficie, che avrebbe arrecato maggiori problemi durante e dopo i lavori. Più informazione avrebbe evitato discussioni e allarmismi». «Di sicuro non serve il silenzio – prosegue Ceccobao - oggi sul progetto e domani sui lavori in corso. Solo così potremo superare la diffidenza di chi oggi si oppone all'opera e partecipa a manifestazioni di dissenso».

 

Da tutto ciò desumiamo alcune conclusioni:

 

·         l’attuale Amministrazione regionale è consapevole del fatto che, in ordine al progetto di sottoattraversamento TAV di Firenze, la Regione Toscana ha tenuto per gli ultimi 11 anni la popolazione all’oscuro dell’informazione che avrebbe permesso ai cittadini di “superare la diffidenza” ed evitare l’opposizione all’opera;

·         il presidente della Giunta e l’assessore ai Trasporti e alle Infrastrutture non sembrano tuttavia essere in grado di spiegare come mai questa strana cosa sia successa; o quanto meno non la spiegano ai diretti interessati, i cittadini;

·         mentre annuncia come proprio obiettivo “quello di assicurare ai cittadini il massimo della conoscenza sui progetti e sulle opere in corso di realizzazione, sul loro stato di avanzamento, sulle problematiche ambientali che emergeranno, non calandola dall'alto ma chiamando gli stessi fiorentini a partecipare attivamente a questa “operazione trasparenza””, la Giunta di una Regione che mena vanto di una Legge-modello sulla ‘partecipazione’ omette di segnalare che l’intero processo decisionale relativo all’approvazione del progetto per il Nodo ferroviario fiorentino è stato contrassegnato dall’assenza pressoché totale di coinvolgimento della popolazione nelle scelte, e risulta inquinato da formidabili scorciatoie, scorrettezze e falle procedurali (ultima, da Idra documentata, l’apparente mancanza di istruttoria comparativa relativamente all’impatto ambientale della stazione Foster a fronte della precedente ipotesi di stazione Zevi), che potrebbero pregiudicarne in qualsiasi momento l’attuazione;

·         nonostante la citata Legge sulla partecipazione, la Regione Toscana non mostra di operare affinché il gap di partecipazione alle scelte venga colmato: un’opzione particolarmente utile alla luce anche del fatto che le decisioni risalgono a oltre dieci anni fa, il contesto è mutato e la sensibilità della popolazione interessata si è straordinariamente acuita;

·         l’Amministrazione regionale ammette che con la realizzazione di quest’opera “ci saranno disagi e problemi”, ma declinandoli al futuro trascura di considerare quelli che la città già sta soffrendo da tempo per tutte le opere collegate (fra le altre, la cantierizzazione del torrente Mugnone) o preparatorie; e, mentre promette che il piano dell’informazione e della comunicazione “verrà messo a punto entro tre mesi”, non per questo assicura una sospensione di garanzia delle attività di cantiere che aiuti a recuperare quanto meno il grave ritardo informativo accumulato;

·         l’assessore ai Trasporti e alle Infrastrutture della Regione Toscana, ritenendo forse di disporre comunque dell’informazione sufficiente a far ritenere questa grande opera “come una sfida da accettare e vincere”, non considera utile il contributo di conoscenze che può provenire all’Amministrazione dalla società civile, come quello che la scrivente Associazione gli ha proposto tre mesi or sono, e che ha comunque messo a disposizione delle Commissioni Sesta  (Territorio e ambiente) e Settima (Mobilità e trasporti) del Consiglio regionale il 16 settembre scorso, in relazione al progetto di sottoattraversamento AV e alla stazione Foster a Firenze;

·         l’assessore non mostra di ritenere utile il contributo informativo dell’Associazione Idra neppure in relazione alle gravi e perduranti conseguenze prodotte dalla costruzione della linea AV Bologna-Firenze, e dall’attivazione del servizio ferroviario nel tunnel mono-tubo, nonostante l’evidenza di esse e il patrimonio di conoscenza indipendente che – come la magistratura fiorentina ha attestato – la cittadinanza attiva è stata in grado di elaborare, e che vanamente torna a chiedere di mettere a disposizione dell’Amministrazione.

 

Per tutti questi motivi noi, gentile assessore, siamo inclini a considerare scarsamente credibile la professione di ottimismo di cui anche la nuova Amministrazione regionale vuole dar prova quando dichiara che “la consapevolezza dei vantaggi e la certezza che tutto venga fatto al meglio delle possibilità ci permetteranno di sopportarli e considerarli un sacrificio che vale la pena di accollarsi”. Sono proprio l’esperienza della cantierizzazione del Mugello (per la quale hanno ricevuto inviti a dedurre dalla Procura regionale presso la Corte dei Conti della Toscana l’ex presidente della Giunta regionale Vannino Chiti e l’ex assessore alla Sanità Claudio Martini, in relazione ai danni ambientali che si sono prodotti nel Mugello e ai possibili conseguenti danni erariali), e la conoscenza - scevra da pregiudizi - del procedimento che ha portato all’approvazione del Nodo ferroviario fiorentino in tre Conferenze di servizi distinte e distanti, che ci inducono a considerare l’opera del sottoattraversamento AV un sacrificio che non vale la pena di accollarsi.

Le circostanze fin qui descritte ci inducono a temere che l’attuale Amministrazione regionale non conosca, o – peggio – preferisca non conoscere, le condizioni che fanno oggettivamente dell’opera approvata un’avventura inaccettabile per il sistema dei trasporti pubblici, per l’economia nazionale e locale, per la salute e la sicurezza dei cittadini, per la conservazione e la tutela del patrimonio edilizio e storico-architettonico, per la qualità della vita e dell’ambiente. Ma non intendiamo perciò limitarci a recriminare: accettiamo la “grande sfida” nella quale, come annuncia il presidente Rossi, ”la città e tutta la Toscana si impegnano”. Le proponiamo quindi un confronto pubblico in contraddittorio su questi temi, alla presenza dei migliori esperti dell’Amministrazione regionale toscana, affinché i dubbi che qui Le abbiamo sintetizzato siano efficacemente fugati al cospetto della popolazione, in un contesto di trasparenza, primo esempio di democrazia applicata per la TAV a Firenze.

 

In attesa di un gradito riscontro, porgiamo rispettosi saluti.

Il presidente

Girolamo Dell’Olio

 

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