Associazione di volontariato Idra
iscritta al Registro Regionale del
Volontariato della Toscana per la promozione e la tutela del patrimonio
ambientale e culturale
indirizzo postale:
Via Giano della Bella, 7 - 50124 FIRENZE; e-mail
idrafir@tin.it
Tel. e fax 055.233.76.65; Tel.
055.48.03.22, 320.16.18.105; Tel.
e fax 055.41.04.24
web http://associazioni.comune.fi.it/idra/inizio.html
sede:
Via Vittorio Emanuele II, 135
- 50134 FIRENZE
totale
n. 5 pagine (inclusa la presente)
Firenze, 13.2.’06
On. Vannino Chiti
Coordinatore della segreteria
nazionale dei Democratici di Sinistra
fax
06.48.02.32.94
OGGETTO: Tratta ferroviaria ad Alta Velocità
Bologna-Firenze: quesito.
Gentile on. Chiti,
l’attuazione del
progetto di tratta TAV Bologna-Firenze, approvato con la Sua firma di
presidente della Regione Toscana il 28 luglio 1995 nonostante i pareri negativi
o interlocutori espressi dagli uffici tecnici regionali, e le preoccupazioni o la
contrarietà di comitati cittadini, consigli comunali, sindaci e Comunità
Montana del Mugello (contrarietà suffragata peraltro da studi e supportata da
proposte alternative), appare oggi contrassegnata da una serie di circostanze, eventi
e prospettive fortemente critici.
Il progetto drena a oggi
dalle casse dello Stato, secondo i calcoli della TAV SpA, 5,2 miliardi di euro
integralmente pubblici (contro quell’unico miliardo o poco più – al 60% privato
- annunciato nel ’91).
Anche i danni
idrogeologici provocati – ipotizza la magistratura fiorentina – dalle gravi
carenze progettuali ed esecutive sono oggi a carico del contribuente!
La cantierizzazione ha determinato
la perdita di almeno 115 miliardi di litri di acqua di montagna in ambienti appenninici
pregiati, talora in siti di interesse comunitario.
Numerosissimi e diffusi
sul territorio risultano essere gli eventi di dissesto e di inquinamento
imputati al consorzio di grandi imprese al quale il general contractor FIAT SpA ha affidato l’esecuzione dell’opera.
L’Agenzia Regionale per
la Protezione Ambientale della Toscana ha dovuto operare spesso in affanno, e
comunque - i primi anni di cantierizzazione - con mezzi e personale del tutto
insufficienti a fronteggiare la complessità dei controlli necessari e ad
assicurare le opportune verifiche dei monitoraggi, rivelatisi nel tempo
assolutamente inadeguati.
Sui 73 km di linea sotterranea
i treni veloci promessi per il 2003 transiteranno – stando alle dichiarazioni
della TAV – non prima del 2008. Un’opera che doveva essere realizzata in 6 anni
e mezzo (il primo cantiere è stato aperto il 10 luglio 1996) ne avrà richiesti
a quel punto quasi il doppio. Ma forse la data del 2008 è a sua volta un po’
frettolosa: mancano infatti 60 km di galleria parallela di sicurezza: come si
potrà far incrociare in un tunnel monotubo treni lanciati a 250 km/h senza
averla garantita?
Eppure Lei sostiene che “per controllo
sull'impatto ambientale, i 78 km del tracciato rappresentano un esempio
considerato a livello mondiale”, che “rispetto
alla media italiana anche i tempi di costruzione sono ragionevoli”, che “mai nella storia del nostro paese
un’opera pubblica è stata più controllata di questa”, che “l’esperienza
vissuta dal Mugello (...) proprio partendo dai fatti e dai risultati [Le]
sembra positiva”, che “il Mugello rappresenta un modello per realizzare
le grandi opere di cui il nostro paese ha bisogno per tornare ad essere
competitivo”, che la tratta appenninica TAV "è una grande opera italiana, la più grande dal dopoguerra ad
oggi” e che, “decisa e attuata dal
governo di centrosinistra guidato da Romano Prodi”, essa è stata realizzata
“attraverso una esemplare collaborazione
con le regioni Toscana ed Emilia Romagna, la Tav e il Cavet".
Riesce davvero difficile a noi comprendere come Ella possa dirsi “soddisfatto
di aver contribuito alla sua realizzazione”: se i dati che a noi risultano
- e che abbiamo qui sommariamente richiamato - rispondono al vero, crediamo che
le conclusioni da tirare dovrebbero essere alquanto meno enfatiche e più
realistiche.
Le proponiamo comunque una riflessione su un’ultima appendice della “storia
infinita” TAV.
Abbiamo dovuto prendere atto del fatto che da un anno si lavora alla
demolizione e al rifacimento di un tratto di 660 metri della galleria
Firenzuola, e che adesso si ipotizza addirittura il
rischio che ad essere “ammalorato” sia un km supplementare di galleria.
Le cronache riferiscono
di una Sua recente visita ai cantieri dei lavori per l'Alta Velocità tra
Firenze e Bologna. Chissà se Ella ha avuto modo di visitare la galleria
Firenzuola, là dove appunto da un anno la si sta demolendo e ricostruendo.
Noi cittadini,
confidando nella certezza del diritto all’informazione e alla trasparenza,
abbiamo chiesto alla TAV SpA (Allegato 1) di poter effettuare un sopralluogo nella
sezione in questione della galleria ammalorata, con la guida dei tecnici
referenti della TAV stessa, per poterci meglio documentare (anche a livello
fotografico e video) sulla natura dei problemi registratisi e dei provvedimenti
assunti da TAV per farvi fronte. Abbiamo proposto che a tale sopralluogo
potessero partecipare anche dei giornalisti, a beneficio di una più ampia
informazione al pubblico. Ma la richiesta ci è stata respinta con la lettera
che le alleghiamo (Allegato 2).
Le chiediamo: queste
circostanze (e cioè: l’ammaloramento di una galleria di recente costruzione per
una lunghezza tuttora indeterminata; la durata davvero non trascurabile
dell’intervento di demolizione e rifacimento; l’apparente scarsa propensione
alla trasparenza informativa registrata nella risposta di TAV SpA) confermano
anch’esse l’assunto che “il Mugello rappresenta un modello per
realizzare le grandi opere di cui il nostro paese ha bisogno per tornare ad
essere competitivo”?
In attesa di un gradito riscontro,
Le porgiamo i nostri saluti.
Il presidente
Girolamo Dell’Olio
Allegato 1
Associazione
di volontariato Idra
iscritta al Registro Regionale del
Volontariato della Toscana per la promozione e la tutela del patrimonio
ambientale e culturale
indirizzo postale:
Via Giano della Bella, 7 - 50124 FIRENZE; e-mail
idrafir@tin.it
Tel. e fax 055.233.76.65
web http://associazioni.comune.fi.it/idra/inizio.html; www.idra.dadacasa.supereva.it
sede: Via Vittorio
Emanuele II, 135 - 50134 FIRENZE
Firenze, 6.2.'06
Al responsabile della TAV SpA di
Firenze
dott. Gianni BECHELLI
fax 055.44.59.41
OGGETTO:
·
Rinnovo
di richiesta di intervista;
·
richiesta
di visita alla galleria di Firenzuola.
Gentile dott. Bechelli,
siamo tuttora in attesa
di un Suo riscontro alla nostra lettera del 27 ottobre scorso, in cui formalizzavamo
la richiesta, a Lei anticipata per telefono, di un appuntamento per la
registrazione di un’intervista che gradiremmo poter ospitare in un video che la
nostra associazione sta allestendo sulla cantierizzazione per l’Alta Velocità
ferroviaria fra Firenze e Bologna, e sulle sue conseguenze economiche, sociali,
sanitarie e ambientali.
Aggiungiamo qui una
seconda richiesta, il cui spunto ci proviene dai recenti fatti di cronaca.
Abbiamo appreso dall’Osservatorio Ambientale che in una nota proveniente dagli
uffici TAV di Firenze si annuncia, in relazione alla galleria di Firenzuola,
che "allo stato attuale Italferr ha
approvato soltanto la demolizione e ricostruzione dei rivestimenti in calotta
dalla pk 58+010 alla pk 58+670. E' però in corso un'indagine, con l'esecuzione
di carotaggi, per verificare l'entità e l'estensione dell'ammaloramento
complessivo che secondo un'ipotesi preliminare potrebbe riguardare l'arco
rovescio nel tratto da pk 57+770 a pk 59+400 (la venuta d'acqua si è
manifestata alla pk. 57+088 il 25/04/99). Tale informazione, non essendo ancora
completata l'istruttoria di Italferr, non è ancora del tutto certa".
In quanto associazione
impegnata sul fronte dell’informazione ambientale e iscritta al Registro
Regionale del Volontariato della Toscana per la promozione e la tutela del
patrimonio ambientale e culturale, chiediamo di poter effettuare una visita
nella sezione in questione della galleria ammalorata, con la guida dei Vostri
tecnici referenti, nel corso della quale poterci meglio documentare (anche a
livello fotografico e video) sulla natura dei problemi registratisi e dei provvedimenti
assunti da TAV per farvi fronte. Ci farebbe piacere – se ciò non confligge con
Vostre esigenze – che a tale sopralluogo possano partecipare anche un numero
limitato di giornalisti, i cui nominativi provvederemmo a fornirvi in anticipo.
Restiamo a Sua
disposizione, per ogni contatto, al Tel. 055.233.76.65 o alla e-mail idrafir@tin.it.
Ringraziando per l'attenzione,
porgiamo distinti saluti.
Il presidente
Girolamo Dell'Olio
Allegato 2
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