Associazione
di volontariato Idra
iscritta al Registro Regionale del
Volontariato della Toscana
per la promozione e la tutela del
patrimonio ambientale e culturale
indirizzo postale:
Via Giano della Bella, 7 - 50124 FIRENZE; Tel. e fax
055.233.76.65
e-mail idrafir@tin.it;
web http://associazioni.comune.fi.it/idra/inizio.html
Firenze, 29.6.'09
Al Soprintendente per i Beni
architettonici ed il paesaggio
per le provincie di Firenze, Prato e
Pistoia
arch. Paola GRIFONI
fax 055.21.93.97; sbap-fi@beniculturali.it;
pgrifoni@arti-beniculturali.it
Al Direttore Generale della ASL 10 di Firenze
ing. Luigi
MARRONI
fax 055.27.58.378; direttore.generale@asf.toscana.it;
luigi.marroni@asf.toscana.it
Al Sindaco al Comune di Firenze
dott. Matteo RENZI
fax 055.27.68.275; e-mail sindaco@comune.fi.it
OGGETTO: Progetto Alta Velocità ferroviaria: segnalazione e
richiesta di intervento urgente.
Leggiamo nel documento allegato, Istruttoria
Progetto Ambientale della Cantierizzazione Opere Propedeutiche Lotto 2
(Passante e Stazione AV), a cura
dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana
(ARPAT), una quantità preoccupante di rilievi a proposito del progetto di
cantierizzazione delle opere propedeutiche agli scavi AV in città.
La nota riporta un lungo elenco di magagne e carenze
minuziosamente descritte.
L’atteggiamento di coloro che si accingono a
costruire l’opera più imponente e delicata a Firenze dai tempi del Poggi in poi
richiama in qualche modo alla mente – per come lo si percepisce dalla
descrizione dell’ARPAT - la superficialità con cui si è atteso alla
cantierizzazione TAV (rivelatasi poi devastante) del Mugello. Qui, per giunta,
siamo in un ambiente urbano, e quanto delicato!, con un centro storico classificato
come patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO.
Com’è possibile, ci domandiamo, che le autorità di
controllo non ravvisino nel tipo di approccio messo a nudo dall’istruttoria ARPAT
un rischio fondamentale per la città di Firenze e, invece di respingere
decisamente al mittente un progetto contrassegnato da tante leggerezze, esprimano
un “parere favorevole” ed il proprio “nulla osta alla consegna dei lavori delle
Opere Propedeutiche del Lotto 2”, limitandosi a formulare semplici
raccomandazioni e prescrizioni, alcune addirittura da verificare “nell’operatività del cantiere”...!?
Com’è possibile che venga autorizzato l’abbattimento di 163 alberi per
consentire l’allestimento di un cantiere gravato da tali e tante insufficienze
sul piano progettuale?
A noi pare del tutto evidente che già i primi sintomi
descritti dall’ARPAT segnalano il riproporsi concreto di un rischio-Mugello in
una delle città più preziose al mondo per ricchezza di beni artistici e
architettonici. Senza contare il diritto all’ambiente e alla salute! Non
desideriamo infatti finire come Bologna, dove – cinque anni dopo l’apertura dei
lavori per la stazione sotterranea TAV in pieno centro – ci si arrabatta ancora
oggi per tentare di ottenere un’indagine epidemiologica che verifichi le
conseguenze sulla salute della popolazione delle polveri sottili PM10, e di un
cantiere che già a occhio nudo manifesta tutti i suoi impatti nefasti.
Ci domandiamo infine quando, come e da chi i
cittadini verranno informati di tutti i dettagli della cantierizzazione già
approvata e in corso di attuazione, comprese le ulteriori novità che il
documento dell’ARPAT rivela rispetto ai documenti precedentemente in possesso
delle Autorità pubbliche.
Considerateci a Vostra disposizione
per ogni necessario approfondimento, anche e soprattutto in relazione agli
inquietanti precedenti delle cantierizzazioni AV in Mugello e nell’area urbana
di Bologna.
Distinti saluti,
il presidente
Girolamo Dell'Olio
In
allegato e-mail: ARPAT, Istruttoria Progetto Ambientale della
Cantierizzazione Opere Propedeutiche Lotto 2 (Passante e Stazione AV), 29.4.’09