Associazione di volontariato Idra

iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Toscana per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale

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Firenze, 13.9.'08

 

 

Prof. Massimo MORISI

Garante della comunicazione per la partecipazione nel governo del territorio in Toscana
Via di Novoli 26

REGIONE TOSCANA

50127 FIRENZE

massimo.morisi@regione.toscana.it

 

 

 

OGGETTO: Dichiarazioni dell’Assessore al Territorio e alle Infrastrutture della Regione Toscana Riccardo Conti, in data 30.6.’08, in relazione al progetto di penetrazione sotterranea urbana AV del nodo ferroviario di Firenze: richiesta di informazione ai sensi della L. 241/90 e del D. Lgs. 39/97.

 

 

 

Gentile prof. Morisi,

 

 

Le scriviamo dopo aver tentato inutilmente di ricevere dall’Assessore al Territorio e alle Infrastrutture della Regione Toscana Riccardo Conti informazioni e chiarimenti a proposito delle dichiarazioni da lui rilasciate in relazione al progetto di penetrazione sotterranea urbana AV del nodo ferroviario di Firenze in occasione dell'iniziativa “Per un Patto sulle Infrastrutture in Toscana”, il 30 giugno 2008, presso il Teatro dell'Affratellamento, cui ebbe modo anche Ella di presenziare.

 

Al termine della serata, alla presenza del Ministro delle Infrastrutture on. Altero Matteoli, al quale si rivolgeva nel corso dell'intervento, l’Assessore si espresse con le seguenti parole (che abbiamo trascritto dalla registrazione audio dell’appuntamento).

“Aggiungo che ci sono cose su cui possiamo lavorare insieme e rubo qualche secondo per parlare di semplificazione. Per sottolineare un mio consenso. Noi abbiamo un’area. E’ un’area che è una vecchia miniera di lignite a cielo aperto, a Cavriglia. Quell’area va rimodellata, cioè in quell’area andrà portato tanto materiale per rimodellarla. Noi dobbiamo fare il tunnel sotto Firenze. Quell’area è collegata anche via treno con Firenze: pensiamo di portare la roba del tunnel nell’area e - c’è qui il sindaco di San Giovanni, il sindaco Tarchi - e con quei Comuni abbiamo discusso, abbiamo costruito le intese... va bene, nel mezzo c’è l’ENEL, è complicato... vorremmo portare lì quella roba. Però... c’è un però: se quella roba viene stoccata per più di 20 giorni diviene un rifiuto. E noi non siamo in grado di portare lì quella roba. A meno che io non trovi un dirigente della Regione, e forse lo trovo, forse è anche in sala, che accetta prima o poi di prendere un avviso di garanzia. Per qualche terribile reato ambientale. Voglio dire che la semplificazione è una questione talmente fondamentale in questo Paese che va oltre la buona volontà, e che richiede opzioni e scelte politiche. Perché io non ho capito come mai i terreni di risulta dell’Alta Velocità andavano bene per fare la duna a Campi sull’autostrada, e 120 metri, 120 metri più in là, per fare la duna intorno al parco di Focognano non andavano più bene. E dico questo sapendo che è un problema che ci trasciniamo dietro di interpretazione burocratica di un fondamentalismo ambientalistico che tutti abbiamo subìto. E quindi porte aperte a un’azione vera di semplificazione, che punti a una vera e rigorosa sostenibilità. In Toscana non c’è nessuno che può fare un piano, nemmeno un piano urbanistico, senza valutarlo, [parola incomprensibile, ndr] sottoporre a una valutazione integrata: deve essere semplificazione, non complicazione. Sono così d’accordo, che su questo potrai contare sull’apporto nostro nelle conferenze Stato-Regioni, perché sentiamo questo bisogno, proprio perché vogliamo fare riforme”.

 

Abbiamo quindi scritto all’Assessore, lo scorso 29 luglio, chiedendo delucidazioni ai sensi della L. 241/90 e del D. Lgs. 39/97.

 

Questo il testo della nostra istanza.

 

“In proposito, vorremmo chiederLe:

-        a quale normativa, o a quale prassi, Ella fa riferimento quando afferma che “se quella roba viene stoccata per più di 20 giorni diviene un rifiuto”?;

-        da quale fonte ha appreso che “i terreni di risulta dell’Alta Velocità andavano bene per fare la duna a Campi sull’autostrada, e 120 metri, 120 metri più in là, per fare la duna intorno al parco di Focognano non andavano più bene”?; a noi risulterebbe infatti il contrario;

-        qual è l'organo pubblico che avrebbe comunque commesso tale 'abuso', e quali giustificazioni avrebbe addotto?;

-        chi, più in generale, sarebbe responsabile, fra gli organi pubblici di controllo ambientale, di quella “interpretazione burocratica di un fondamentalismo ambientalistico che, a Suo dire, tutti abbiamo subìto”?;

-        quando Ella ipotizza che l'operazione di trasferimento dello smarino di Firenze a Cavriglia non si possa fare, nelle attuali condizioni, “a meno che io non trovi un dirigente della Regione, e forse lo trovo, forse è anche in sala, che accetta prima o poi di prendere un avviso di garanzia”, e aggiunge – ironicamente, supponiamo – “per qualche terribile reato ambientale”, intende Ella forse che vi sia stata - nel caso del procedimento penale a carico dei costruttori della linea TAV fra Sesto Fiorentino e Bologna - una qualche forma di abuso da parte della magistratura inquirente, dalla quale convenga tutelarsi per il futuro affinché non si pregiudichi il buon funzionamento della cantierizzazione AV per il Nodo ferroviario di Firenze? se sì, come sarebbe opportuno secondo Lei intervenire?

-        quale è a Suo avviso, in ogni caso, la ricetta più adeguata per uscire da tutta questa impasse? propone Ella una deroga o un sistema di deroghe alla normativa vigente? o piuttosto il varo di nuove normative? come sarebbe corretto promuovere la "semplificazione" che Ella auspica?”.

 

Il giorno seguente l’Assessore rispondeva alla nostra Associazione con le seguenti righe:

 

“Caro Girolamo, fin dai tempi del liceo scarseggiavi in ironia ma abbondavi di spigolosa pignoleria.

Il passare degli anni mi pare abbia accentuato questa tua caratteristica.

I dirigenti della Regione Toscana offrono invece un apporto serio e concreto di pignoleria amministrativa molto documentata. In quanto persone corrette e precise non corrono certo alla ricerca di avvisi di garanzia! Né l’assessore regionale ha mai avuto o ha l’intenzione di proporre ai propri dirigenti di fare qualcosa di scorretto!

Se poi ti necessita qualche supporto di documenti rivolgiti pure agli uffici secondo quanto previsto dalle procedure per la trasparenza e l’informazione che, a quanto mi risulta, tu ben conosci.

Ps

Mi scuso con i destinatari per averli resi partecipi di questo carteggio che mi rendo conto non essere di grande interesse ermeneutico”.

 

NB. Il Post scriptum si riferisce alla circostanza dell’avere esteso per conoscenza siffatta replica ai medesimi soggetti ai quali l’Associazione che rappresento aveva trasmesso, sempre per conoscenza, la richiesta all’Assessore: il Ministro delle Infrastrutture on. Altero Matteoli; il Sindaco del Comune di S. Giovanni Valdarno dott. Mauro Tarchi (presente in sala, cui pure l’Assessore si era rivolto nella circostanza dell'intervento citato); i Sindaci degli altri Comuni interessati dall'ipotizzato attraversamento dei treni merci necessari ad assicurare il conferimento (notturno?) a Santa Barbara dello smarino estratto per la realizzazione del sottoattraversamento AV di Firenze, il Direttore generale dell'ARPAT e il Direttore generale dell'Azienda Sanitaria di Firenze, in quanto autorità di controllo interessate alla protezione dell'ambiente e della salute dei cittadini.

 

Quella dell’Assessore era evidentemente una replica non solo poco appropriata nei toni, essendo indirizzata al rappresentante di una Associazione iscritta al Registro regionale del volontariato della Toscana, ma anche - e soprattutto - non pertinente nel contenuto, evasiva, in qualche passaggio persino oscura.

 

Abbiamo provveduto quindi a reiterare il giorno successivo, il 31 luglio, la richiesta di informazioni ai sensi della L. 241/90 e del D. Lgs. 39/97, scrivendo:

 

“Gentile Assessore,

come avrà avuto modo di osservare, la nota qui sotto incollata e a Lei trasmessa il 29 luglio scorso ai sensi della L. 241/90 e del D. Lgs. 39/97, con oggetto "Trasferimento dello smarino AV da Firenze a Santa Barbara (Cavriglia): richiesta di informazione", non Le è stata inviata a titolo personale da un vecchio compagno di liceo, bensì dal responsabile di una Associazione di cittadini iscritta al Registro regionale del volontariato della Toscana.

In quanto tale necessita di adeguato riscontro.

Si tratta di una richiesta formulata secondo quanto previsto dalle procedure per la trasparenza e l’informazione.

Restiamo dunque in attesa della risposta ai quesiti posti in relazione alle dichiarazioni da Lei rilasciate al termine dell'iniziativa “Per un Patto sulle Infrastrutture in Toscana”,  lo scorso 30 giugno 2008, delle quali abbiamo riportato fedele trascrizione”.

 

Nessun riscontro ci è giunto fin qui.

 

Ecco perché, dopo avere atteso 45 giorni, ci rivolgiamo a Lei, gentile prof. Morisi, con l’auspicio di poter ricevere – per Suo cortese tramite, in quanto garante della comunicazione per la partecipazione nel governo del territorio in Toscana - le delucidazioni richieste senza successo all’Assessore Conti, o quanto meno informazioni sul punto di vista e sulle intenzioni dell’Amministrazione Regionale in relazione ai temi oggetto della richiesta.

 

Nel ringraziarLa per l’interessamento, Le porgiamo i migliori saluti.

 

 

Il presidente

Girolamo Dell’Olio

 

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