Associazione
di volontariato Idra
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Non hai bisogno
del meteorologo
per sapere da
che parte soffia il vento.
(You don't need a weather man
To know which way the wind blows)
Bob Dylan, Subterranean
Homesick Blues
OPERAZIONE
COMUNE DI FIRENZE / BNL:
ADESSO
SI IPOTECA ANCHE IL FUTURO FINANZIARIO.
IDRA
DISSENTE E NE SCRIVE AL SINDACO
DOMENICI.
Forse, come
recita la canzone di Bob Dylan, “non hai
bisogno del meteorologo per sapere da che parte soffia il vento”. Così,
senza dover ricorrere a specialisti, appare a prima vista grave e preoccupante non solo il contenuto, ma anche la magnificazione
che il Comune di Firenze ha voluto fare dell’accordo siglato in Palazzo Vecchio
il 5 luglio scorso con la Banca Nazionale del Lavoro e Ifitalia.
L’operazione comporta la cessione a BNL del credito costituito da una parte dei
canoni che Publiacqua, la società che gestisce il ciclo delle acque nell'area
fiorentina, deve versare al Comune di Firenze fino al 2021.
"Un'operazione finanziaria innovativa e di grande
significato”, è stata definita. Ma sottoposta al vaglio del buon senso essa appare in primo luogo un attestato – nero su bianco - di incolmabile deficit
finanziario.
Anche da un
punto di vista strettamente tecnico ci si domanda cosa vi sia di così
ragguardevole nell’operazione. Non ci
pare che si possa parlare a buon diritto e secondo buon senso di “riduzione del
debito”, come invece vanta l'ufficio stampa di Palazzo Vecchio. A meno
che BNL non regali, si ridurranno
infatti di pari importo i crediti dell’Amministrazione, fino al 2021.
Sarebbe questa la finanza innovativa?
Il
vicepresidente di Idra Pier Luigi
Tossani ne scrive stamani a
Domenici e per conoscenza ai gruppi consiliari, spiegando che all’associazione
ecologista fiorentina percepisce come “grave
il segnale che proviene da questa operazione, nella misura in cui essa pare
confermare – anche sul terreno finanziario – quel trend che ha accompagnato le
scelte amministrative degli ultimi lustri a Firenze: attingere con scarsa considerazione per il futuro e per i loro stessi
limiti alle risorse non-rinnovabili del territorio, in nome di un modello
di sviluppo fatto di cemento, asfalto, ruspe, acciaio e modernizzazione
violenta. Modello di sviluppo che però sembra caratterizzato da ritorni per il
pubblico interesse tutt'altro che certi. A
corto di cassa, l’Amministrazione sembra voler decidere di impegnare anche le
risorse economiche future, anche quelle virtuali (come non chiamarla
‘creativa’, suvvia, questa finanza?) per ‘ripianare’ i vuoti finanziari del
presente. In una parola, sembra voler lasciare
in eredità al futuro sempre meno futuro”.
Colpisce – osserva en passant Idra in relazione all’intera vicenda - la ‘sensibilità pacifista’
di certa classe politica fiorentina che
si sdegna per la BNL “banca armata” ma sembra non vedere la sostanza ancora più
armata dell’operazione finanziaria. Le ideologie, anche a fin di bene, non
hanno mai dato grandi frutti...