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Mentre la falda acquifera di Borgo San Lorenzo continua a perdere preziosa acqua di sorgente a ritmi stimati di 100-120 litri al secondo nella galleria TAV in costruzione in località Marzano, in Mugello, l’associazione Idra torna a scrivere al presidente dell’Osservatorio Ambientale nazionale sui cantieri TAV Bologna-Firenze, ing. Bruno Agricola, e agli altri membri dell’Osservatorio.

"6 mesi dopo la prima lettera a Voi inviata il 9.1.’02, rimasta senza risposta, rinnoviamo con la presente la richiesta di un incontro urgente con l’Osservatorio Ambientale in occasione dalla Vostra prossima venuta in Toscana per i controlli sui gravi perduranti e rinnovati danni idrogeologici causati al territorio dalla cantierizzazione TAV".

Idra confida di poter incontrare l’Osservatorio in occasione della riunione in programma domani per fronteggiare – o forse sarebbe meglio dire per constatare – l’ennesima emergenza idrogeologica causata dai pessimi progetti TAV approvati nel ’95 in pompa magna dalle autorità pubbliche (Regione, Provincia, Comuni e Ministeri). L’Osservatorio sull’opera più disastrosa degli ultimi decenni - è opportuno ricordare - non si riunisce da mesi!

"Nell’occasione - scrive all’Osservatorio l’associazione di volontariato ambientale fiorentina - torniamo a ricordare all’ing. Agricola, che abbiamo avuto il piacere di conoscere a Roma lo scorso 14 settembre 2001 nella veste di presidente del tavolo tecnico sulla TAV proposto dalla nostra Associazione (incontro al quale parteciparono dirigenti di più servizi del Ministero attivi nei controlli della cantierizzazione per l’Alta Velocità), che quel tavolo non ha più avuto alcun séguito, con nostro profondo rammarico, e che dunque attendiamo tuttora una convocazione che confermi le reali intenzioni del Ministero di stabilire con Idra rapporti di collaborazione informativa e di consultazione, come assicurato nella circostanza dell’incontro del 14 settembre".