Cooperativa Medicina Democratica - Movimento di Lotta per la Salute
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COMUNICATO STAMPA Firenze, 9.11.' 01
INCIDENTE MORTALE TAV A SESTO FIORENTINO:
SI FACCIA LUCE A 360° SU SALUTE E SICUREZZA
Linfortunio mortale che ha colpito loperaio napoletano Pasquale ADAMO sul cantiere TAV di Sesto Fiorentino ripropone in maniera drammatica il problema della sicurezza e della salute degli addetti sui cantieri dellAlta Velocità.
Dopo il giovane calabrese Pasqualino Costanzo deceduto al "Carlone" nel gennaio del 2000, questa volta è toccato subire la medesima triste sorte a un lavoratore "esperto", dipendente di una delle numerose ditte cui CAVET sub-appalta parte dei lavori. Già in passato si è parlato sia delle numerose violazioni alla normativa di igiene e sicurezza che vengono riscontrate durante i controlli dellAzienda Sanitaria di Firenze, sia per le violazioni alla normativa che regola il rispetto dei contratti di lavoro riscontrate dai controlli della Direzione Provinciale del Lavoro. "Per quanto riguarda l'orario di lavoro ed i riposi settimanali sono state riscontrate e contestate violazioni alle norme sopra citate per centinaia di lavoratori", ha denunciato il 7 febbraio scorso in un proprio documento ufficiale la Direzione Provinciale di Firenze. Si teme che la durata dei turni nei sub-appalti superi anche di parecchio i termini già gravosi stabiliti dal contratto. E che questi lavoratori, in unassurda classifica dei senza diritti, ne siano ancora più deprivati che gli stessi lavoratori dipendenti diretti del CAVET.
Medicina Democratica e Idra solidarizzano con i familiari di Pasquale ADAMO e con tutti i suoi compagni di lavoro, alcuni dei quali hanno assistito a una morte particolarmente atroce, e si augurano che la Magistratura coadiuvata dallorgano di vigilanza dellAzienda Sanitaria giunga rapidamente ad individuare tutte le eventuali responsabilità, verificando anche quelle di chi, come appaltante, abbia il compito controllare loperato di tutte le ditte presenti in cantiere.
Le due associazioni non possono però non sottolineare ancora una volta che, come già era accaduto nel caso di Pasquale Costanzo, i ritmi elevati che contraddistinguono i lavori nei cantieri dellAlta Velocità, la cui responsabilità ricade apertamente sulle parti che hanno firmato laccordo (CAVET e sindacati confederali), hanno probabilmente contribuito al verificarsi dellinfortunio: sarebbe importante accertare se ogni operazione di "infilaggio" con luso della sonda, che si conclude con il "getto di cemento", venga seguita dalla fase iniziale delloperazione successiva prima che quella precedente, che si effettua a poco spazio di distanza, sia completamente terminata; questo permetterebbe laccelerazione dei tempi di lavoro, ma creando una situazione di rischio per gli operatori dati gli spazi ristretti presenti tra una perforazione e laltra.
Ritmi elevati, stress, lavoro con turni impossibili, squadre di lavoro quasi sempre sottodimensionate, sono situazioni che Idra e Medicina Democratica hanno già più volte denunciato come possibile causa o concausa di infortuni: si ricorda a questo proposito lesposto che allinizio di maggio di questanno è stato presentato alla Procura della Repubblica di Firenze sullimpatto del turno a ciclo continuo sulla salute e la sicurezza dei lavoratori TAV.
Medicina Democratica e Idra chiedono che la Magistratura, partendo dallinchiesta sullinfortunio mortale di Pasquale Adamo, allarghi lo sguardo alla situazione complessiva dei lavoratori della tratta ad Alta Velocità Bologna-Firenze aprendo unindagine anche sugli aspetti organizzativi, ormai chiaramente sottostimati dalle OO.SS. di categoria. E chiedono al legislatore che siano introdotte nella normativa clausole che prevedano a tutela dei lavoratori provenienti da distanze superiori ai 100 km linserimento in turni successivi ad adeguati periodi di riposo in sede dopo i viaggi di trasferta dal domicilio al lavoro.
Per Medicina Democratica
Dr. Luigi Carpentiero
Tel. 347.54.81.255
Per lAssociazione Idra
Dr. Girolamo DellOlio
Tel. 055.233.76.65