Associazione di volontariato Idra
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COMUNICATO STAMPA Firenze, 8.9.'08
Moretti, FS: TAV Milano-Roma,
“cambiamento epocale”.
Realismo o pubblicità?
Idra invita a verificare le condizioni di compatibilità e sicurezza del
cosiddetto “sistema TAV”.
Leggiamo che sulla tratta ferroviaria Milano-Roma
l'amministratore delegato delle Ferrovie Mauro Moretti conta di arrivare “in un anno e mezzo, due anni al 60%” delle
quote di traffico passeggeri, attualmente al 10-12%. Sarebbe, secondo Moretti, “un cambiamento epocale”.
L’associazione Idra possiede ormai una ricca collezione di dichiarazioni dal tono
enfatico rilasciate, da quando monitora la TAV, dai responsabili delle FS
succedutisi negli anni. Non sempre quelle dichiarazioni sono state seguite dai
fatti.... a volte apparivano già in partenza poco plausibili.
Sull’intera materia della TAV, del resto,
Idra – testimone del dramma ambientale ed erariale del Mugello, e parte civile nel processo ai
costruttori della linea fra Firenze e Bologna - nutre numerose e fondate
perplessità. Ora, su queste ultime affermazioni, sorgono spontanee subito
almeno due domande.
La prima.
Ammettendo che i due binari della tratta
supercritica Bologna-Firenze (il cui esercizio era stato annunciato
inizialmente per il 2003!) arrivino ad essere “pronti” per la fine del 2009,
come viene annunciato oggi, chi collauderà gallerie che per la durata di circa due anni e la
lunghezza di circa due km è stato necessario demolire e ricostruire daccapo
prima ancora di appoggiarci i binari, perché cedevano? E che per la lunghezza di 60 (sessanta) km sono
prive del tunnel parallelo di soccorso? Chi
oserà non tenere conto del parere del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco
di Firenze (non convocati, al pari dei loro colleghi di Bologna, nella Conferenza di servizi che dette il via
nel ’95 alla costruzione della tratta), che in un documento ufficiale sui quei
60 (sessanta) km di tunnel ha sentenziato: "si
nutrono seri dubbi sulla rapidità ed efficacia dei mezzi di soccorso"? Nel tunnel fra Vaglia e
Bologna, aggiungono i Vigili del Fuoco, è stata adottata la tipologia
costruttiva denominata "galleria
monotubo a doppio binario" priva di tunnel di servizio, con finestre
intermedie poste a distanza reciproca di 6-7 km. "Nel caso di gallerie con finestre intermedie - si legge nel
parere del Comando fiorentino - non è
possibile avvicinare i mezzi di soccorso, inviati in appoggio al mezzo
intermodale, in zone prossime all'incidente. Tali mezzi infatti potranno
raggiungere il punto di innesto delle finestre con la galleria di linea, ad una
distanza dal luogo dell'incidente, nella peggiore delle ipotesi, di circa 3,5
km". Un incidente fra due
treni lanciati a 300 km/h, ma anche solo a 200 km/h, in simili condizioni,
equivarrebbe a una catastrofe. Questa sì, forse, ‘epocale’!
La seconda domanda.
Come faranno questi treni a ‘volare’ in
concorrenza con Alitalia se dal febbraio del ’97 è stata introdotta dall’allora
ministro dei Trasporti Claudio Burlando, che ne riferì in Commissione Trasporti alla Camera, la nuova concezione detta dell’“Alta Capacità”, in luogo
della più banale “Alta Velocità”? L’“Alta Capacità” postula che su queste linee
corrano sia i treni passeggeri sia i treni merci, più lenti e usuranti.
Potrebbe l’AD delle Ferrovie cortesemente mostrare – non l’abbiamo mai visto - un programma di esercizio della linea TAV
Milano-Roma che mostri di tener conto della presenza dei convogli merci assieme
ai treni passeggeri, e delle particolari esigenze di sicurezza e di
manutenzione che dovrebbero essere legate – ci pare, da cittadini profani -
a questo uso promiscuo?
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