Associazione di volontariato Idra
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COMUNICATO STAMPA
Firenze, 8.3.’07
SOTTOATTRAVERSAMENTO ALTA VELOCITÀ DI FIRENZE: AUDIZIONE URGENTE
RICHIESTA DA IDRA ALLA COMMISSIONE AMBIENTE
DELLA REGIONE TOSCANA, DOPO IL SOPRALLUOGO NELLE GALLERIE AMMALORATE DEL
MUGELLO.
“NON CI SENTIAMO RAPPRESENTATI:
CHIEDIAMO DI DOCUMENTARVI GUARDANDOVI NEGLI OCCHI!”.
“Il fatto che si forniscano versioni edulcorate e
rassicuranti dei danni ambientali severi e irreversibili perpetrati in Mugello – ridotti
magari, leggiamo, al rango di “danni mediatici”! - ci indigna non poco. A maggior ragione se pensiamo che da una
Commissione Ambiente sembra legittimo attendersi una sensibilità
particolarmente vigile”.
L’associazione ecologista toscana Idra scrive alla Commissione Ambiente e
Territorio della Regione dopo il suo sopralluogo alle gallerie in demolizione e
ricostruzione nel Mugello, e chiede
un’audizione urgente sulla tratta TAV del Mugello e sul sottoattraversamento di
Firenze. La lettera è stata trasmessa per conoscenza anche al presidente
del Consiglio regionale Riccardo Nencini.
Al termine del sopralluogo nelle
gallerie TAV, ai microfoni di una emittente TV il consigliere di maggioranza
Ardelio Pellegrinotti, richiesto di un giudizio, aveva dichiarato: “Mi sembra che possiamo essere soddisfatti.
Le opere sono andate come era previsto, mi sembra che si rispettino anche i
tempi, e quindi credo che questa, che è un’opera fondamentale per tutto il nostro
paese, verrà conclusa nei tempi””. Anche il consigliere di opposizione
Marco Carraresi non aveva nascosto la propria soddisfazione: “Userei una parola: finalmente! Sono mesi,
ben prima di altre trasmissioni televisive, che chiedevamo questo sopralluogo
per verificare lo stato dei lavori, i danni, i rifacimenti; questa sorta di
segretezza, questa sorta - come dire - di non far vedere, ci aveva fortemente
insospettito. Insomma, un problema di trasparenza che poteva essere facilmente
risolto in tempi non sospetti, senza tutti i danni mediatici che poi ci sono
stati su questa realtà, e su questa vicenda così importante”. Quanto al
Presidente della Commissione, queste le sue conclusioni: “Noi siamo di fronte a un’opera strategica, che la Toscana deve utilizzare
al massimo. Perché anche nel momento in cui i cambiamenti climatici non sono
più una minaccia ma una realtà drammatica, noi possiamo finalmente tra due anni
spostare quote di traffico passeggeri, ma soprattutto merci, su ferrovia”.
Idra, che segue sin da prima dell’inizio della
cantierizzazione la sconcertante vicenda TAV, ha seri e fondati motivi per
ritenersi preoccupata dei contenuti di
queste dichiarazioni. “Per ciò che si
afferma e per ciò che si tace, scrive l’associazione, esse appaiono denotare una inquietante ignoranza o sottovalutazione
degli atti e dei fatti”. E incalza: “E’
notorio che: a) il costo della tratta TAV Bologna Firenze, si è quintuplicato; b) le più recenti stime
ufficiali (largamente ottimistiche) sulla durata dei lavori rivelano un incremento del 100% nei tempi: da 6,5
anni (la messa in esercizio era prevista per il 2003, e i lavori sono iniziati
a luglio 1996) a 13 anni (ovvero a metà del 2009); c) quand’anche quest’ultima
previsione venisse rispettata mancherebbero
60 km di galleria parallela di soccorso; d) secondo il prof. Aurelio Misiti, oggi
consigliere del ministro delle Infrastrutture, l’adeguamento della tratta TAV a
questi criteri di sicurezza farà
lievitare ulteriormente i costi del
30-40%; e) oltre 150 milioni
di metri cubi di acqua di montagna sono stati drenati dalle falde dell’Appennino”. Come si fa, di fronte a
questi dati, a sostenere il teorema per cui la TAV sarebbe una “grande opera”
trasportisticamente strategica e per giunta rispettosa dell’ambiente? In
un’Italia che per giunta il CNR ha recentemente descritto come soggetta a
sensibile rischio siccità?
Quanto ai riflessi
ambientali del preteso valore trasportistico della tratta TAV Bologna-Firenze,
scrive Idra, “attendiamo qualcosa di più delle semplici petizioni di principio: chiediamo di rendere pubblico il documento
ufficiale che illustra il modello tecnico ed economico di esercizio della linea
sulla base del quale il Presidente può affermare che – al termine di tutti
i guai ambientali e erariali – RFI e Trenitalia saranno in grado di “spostare
quote di traffico passeggeri, ma soprattutto merci, su ferrovia””.
I cittadini associati in Idra dicono di nutrire inoltre forti timori per le conseguenze nefaste che deriveranno da
questo approccio alla realtà se lo si proietta sulla cantierizzazione
AV della città di Firenze, cara all’UNESCO. Per questo chiedono
un’audizione urgente alla Commissione, affinché i documenti istituzionali in
loro possesso siano ancora una volta messi a disposizione del Consiglio
regionale. “Qualora la
lezione del Mugello non porti a cambiare
decisamente scelte e metodo di governo, conclude Idra, cosa potremo aspettarci
dal ciclopico sottoattraversamento della “capitale della cultura”? L’ottimismo
a nostro avviso irragionevole palesato dalla Commissione, dietro il quale si
celano i risultati fortemente inquietanti che derivano dall’esperienza del
Mugello, suona a noi come un atto non responsabile, che ci sentiamo tenuti a
contrastare con la forza dei dati e dei fatti. Avvertiamo il bisogno di documentarvi, guardandovi negli occhi, ciò che
è sotto gli occhi di tutti, e di comunicarvi nella competente sede
istituzionale quanto inadeguata appare a noi a la vostra azione rispetto alle
esigenze che i fatti drammaticamente pongono”.