Associazione di volontariato Idra

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Totale n. 2 pagine

8.3.2000

AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE

TUNNEL TAV A SESTO FIORENTINO:

IDRA SCOPRE ALTRI SVARIONI

NEL PARERE DEL MINISTERO DELL'AMBIENTE

CHE AVALLA LA CANTIERIZZAZIONE

DI UN POLMONE VERDE "EUROPEO" SOLTANTO A PAROLE.

 

 Non ha sbagliato solo le misure delle distanze fra i tunnel TAV e i beni archeologici.

Il Ministero dell'Ambiente risulta aver preso abbagli anche quando si tratta di beni strettamente ambientali, confonde Sesto Fiorentino con Calenzano, mostra di non conoscere né il territorio né le carte del tracciato su cui è stato chiamato a esprimere un parere.

Com'è noto, l'intero complesso del Monte Morello, che domina la città di Firenze, organizzato da anni in "Parco territoriale", rappresenta un'area di grande interesse naturalistico. Monte Morello compare per questo motivo anche nell’elenco dei siti proposti dalla Regione Toscana all'Unione Europea in base alla Direttiva europea 92/43/CEE "Habitat", siti "relativi ad habitat naturali e aree significative per la presenza di specie animali e/o vegetali di interesse comunitario". Monte Morello figura col n. 42 nell'elenco dei Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e delle Zone di Protezione Speciale pubblicato nel marzo 1996 dalla Giunta Regionale Toscana, Dipartimento politiche del territorio, dei trasporti e delle infrastrutture.

Il Consiglio regionale della Toscana ha poi ratificato con la Deliberazione n. 342 del 10.11.1998 l'approvazione dei siti individuati nel progetto Bioitaly e le determinazioni relative all’attuazione della Direttiva comunitaria "Habitat".


Ecco cosa si legge a proposito del Sito di Importanza Comunitaria di Monte Morello

nella Deliberazione n. 342 del 10.11.'98 del Consiglio Regionale della Toscana

Importanza dei valori naturali - Descrizione

Sito di importanza paesaggistica e ricreativa. Le residue aree aperte rivestono una certa importanza per la nidificazione e lo svernamento di specie ornitiche minacciate. Presenza, fra gli Anfibi, della Salamandrina terdigitata e tra gli invertebrati di specie endemiche, oltre la Callimorpha quadripunctaria.

Importanza dei valori naturali - Altre caratteristiche del sito

Rilievo calcareo, oggi in gran parte coperto da rimboschimenti risalenti all'ultimo secolo, conserva alcune aree con vegetazione naturale.

Rischi reali per la conservazione

Complessi forestali di naturalità media e bassa per la diffusione di impianti artificiali, necessitano di piani di gestione per l'incremento di naturalità e diversità. La contiguità con Firenze e la viabilità diffusa favoriscono una forte e costante presenza antropica.

 


Dunque Monte Morello è un polmone verde non solo di interesse comprensoriale, ma anche europeo, considerata l'importanza dei suoi valori naturali. Un polmone che esige una particolare cura nella conservazione.

Cosa scrivono invece gli "esperti" del Ministero dell'Ambiente incaricati di redigere il Parere n. 264 del 23 luglio 1998, con cui si avalla la cantierizzazione TAV di Monte Morello e di Quinto Fiorentino?

A proposito del Sito di Importanza Comunitaria di Monte Morello, gli estensori del Parere ministeriale scrivono che "in Comune di Calenzano è segnalata la presenza del Sito Bioitaly IT 5140008 (Monte Morello), di superficie pari a 4.200 ettari, classificato di tipo B (sito di importanza comunitaria); il perimetro del sito, peraltro, è sul versante del Monte Morello opposto a quello interessato dal tracciato, che non lo interessa dunque né direttamente (essendo all'esterno della perimetrazione) né indirettamente (essendo in galleria profonda)".

MA PER FAVORE, SIGNORI ESPERTI MINISTERIALI ! ! !

Il Sito di Importanza Comunitaria 42 "Monte Morello" non è né soltanto né soprattutto nel Comune di Calenzano (dove occupa 1166 ettari). La quota parte più ampia del Sito - come si legge nella Deliberazione n. 342 del 10.11.'98 del Consiglio Regionale della Toscana - è nel Comune di Sesto Fiorentino (1714 ettari), e la cantierizzazione TAV è talmente interna al Sito che persino le cave-deposito dei materiali di risulta sono localizzate nel suo perimetro, a Isola, poco sopra l'abitato di Colonnata, a Sesto Fiorentino. In queste cave, leggiamo nello stesso Parere del Ministero, sono destinati ad essere recapitati materiali di risulta per un volume complessivo di 530.000 metri cubi! Accanto al sentiero di trekking del CAI segnato col numero 2. La galleria sarà anche "profonda", come scrive il Ministero…. ma le conseguenze ambientali degli scavi si sentono pesantemente in superficie. E proprio dentro il Sito di Importanza Comunitaria! La ferita già aperta nel Parco territoriale di Monte Morello è sotto gli occhi di tutti, e il disboscamento in atto non sembra dei più delicati.

 Possibile che il Ministero dell'Ambiente abbia formulato un parere così decisivo a partire da dati ambientali così poco accurati?

 

E dire che lo stesso Ministero è intervenuto invece severamente il 4 marzo del '99, in tutela di un altro Sito di Importanza Comunitaria, quello di "Monte Beni" a Firenzuola, minacciato da un progetto di cava per estrarre materiale occorrente alla realizzazione della Variante di valico.

Il dirigente della Divisione I (Servizio conservazione della natura) del Ministero dell’Ambiente, ing. Francesco Gigliani, ha ricordato in una sua nota alla Regione Toscana che l’area era interessata da una proposta, avanzata dalla stessa Regione, di Sito di Importanza Comunitaria ai sensi della Direttiva 92/43 dell’Unione Europea (Direttiva Habitat) relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche. Nella nota, inviata all’assessore all’Ambiente Claudio Del Lungo, si faceva presente "l’opportunità di prevenire ogni azione sul sito in oggetto che possa risultare in palese dissintonia con la vocazione naturalistica dello stesso".

Diligentemente, due settimane dopo, l’assessore all’Ambiente della Regione Toscana scriveva al sindaco di Firenzuola, al presidente della Provincia, all’assessore regionale ai Trasporti e al Direttore generale del Servizio conservazione della natura del Ministero, spiegando che già il 27 ottobre del ’98 egli aveva espresso forti riserve sul progetto, "anche in ragione della presenza del Sito di Importanza Comunitaria". E aggiungeva: "Si rileva, a parere di questo Assessorato, che interventi come quello previsto non siano compatibili con le azioni intraprese dalla Regione Toscana in osservanza alle disposizioni comunitarie". Forte della nota del Ministero dell’Ambiente, l’assessore invitava pertanto "le Amministrazioni in indirizzo e gli uffici regionali per i seguiti di competenza a prevenire qualsiasi azione in contrasto con l’attuazione della Direttiva succitata".

Perché Monte Morello non ha meritato la stessa attenzione del Monte Beni né a Roma né a Firenze né a Sesto Fiorentino?

  Perché la Commissione VIA ha dichiarato, nello stesso Parere n. 264, "incompatibile la scelta del sito di discarica Cerreto Maggio (sul versante nord di Monte Morello, ndr) per la sua valenza ambientale", ritenendo invece legittima e sopportabile la scelta del deposito di materiali di risulta a Isola, all'interno di un habitat protetto da una programmazione comunitaria e dai vincoli di un Parco territoriale istituito da anni, già fiore all'occhiello dell'Amministrazione sestese?

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