Associazione di volontariato Idra
iscritta al Registro Regionale del
Volontariato della Toscana per la promozione e la tutela del patrimonio
ambientale e culturale
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COMUNICATO STAMPA Firenze, 8.12.’09
TAV: A BOLOGNA LE COSE PEGGIORANO.
IDRA TRASMETTE AL SINDACO DI FIRENZE
MATTEO RENZI 21 FOTOGRAFIE DELL’ULTIMO PALAZZO PUNTELLATO, ACCANTO AL CANTIERE
DEGLI SCAVI. E 6 LINK AD ALTRETTANTI FILMATI CHE DOCUMENTANO INVASIVI LAVORI
NOTTURNI.
Al termine della conferenza
stampa congiunta del Comitato di Via Carracci e di Idra davanti alla stazione centrale di Bologna, sabato scorso, ennesimo
“inauguration day” della TAV, un
cittadino si avvicina alla delegazione fiorentina: “Verreste a vedere in che condizioni è il palazzo in cui abito?”.
Le foto che Idra
ha inviato ieri al sindaco di Firenze sono state scattate lì, a ridosso del
cantiere per la stazione felsinea Isozaki, che accusa già tre anni di ritardo.
Si tratta di un edificio di cinque piani, più il
piano terra, al numero civico 2 di Via Matteotti, angolo Via Carracci (foto 01).
Presenta vistose crepe sui muri interni ed esterni (tuttora in movimento, ci
riferiscono i residenti) (foto 02-04). È sostenuto per tutta la lunghezza della
tromba delle scale da robusti piloni che rendono molto disagevole il movimento:
la loro permanenza, ci dicono i residenti, è prevista per almeno i prossimi tre
o quattro anni (foto 05-06). Finestre che non possono più aprirsi (foto 07-08).
Scommettiture della cornice di marmo dell’impiantito sui balconi (foto 09).
Una signora che abita al quarto piano ci riferisce di
inerti proiettati sul balcone dal cantiere TAV prospiciente l’edificio (foto
10). E ce li mostra, lei stessa incredula (foto 11).
Altri testimoni che abitano in Via Carracci hanno
documentato su You Tube il fastidioso disturbo acustico proveniente dai
cantieri anche di notte.
Questi i link
“Cogliamo
l’occasione – scrive Idra a Renzi - per tornare a sottolineare l’esigenza che sia evitata la realizzazione di un progetto
di sottoattraversamento della ‘città del fiore’, per quanto mitigato dalla
cancellazione della faraonica stazione sotterranea approvata il 23 dicembre
2003”. E al sindaco ricorda che il progetto di sottoattraversamento
contempla comunque agli imbocchi (Campo di Marte, Castello) lunghe e profonde
paratie impermeabili, dalla superficie fino al di sotto del piano del ferro: la
prima fra il Ponte del Pino e il raccordo con la linea in superficie a Campo
Marte (per circa 875 metri), l’altra all'imbocco
Nord (per circa 500 metri). La portata attesa nelle condizioni più critiche è
ragguardevole: circa 10,4 metri cubi al giorno per metro quadro di sezione di
flusso.
Ma Idra propone
anche un nuovo argomento di riflessione: l’effetto barriera che
determinerebbero i due tunnel paralleli, perpendicolari alle linee di flusso
della falda, rappresenterebbe un problema
“per tutti gli anni a venire e dunque per
le generazioni future, alle quali non possiamo certo
noi garantire la continuità delle risorse indispensabili ad assicurare l’efficacia
delle opere di manutenzione e mitigazione necessarie”.
Quanto all’ipotesi di sostituire la stazione con una fermata,
anch’essa sotterranea, qualsiasi manufatto non potrà non richiedere, osserva Idra, una schermatura comunque consistente,
destinata a determinare un impatto idro-geologico significativo.
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Foto 01
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Foto 02
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Foto 03
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Foto 04
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Foto 05
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Foto 06
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Foto 07
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Foto 08
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Foto 09
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Foto 10
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Foto 11