Associazione di volontariato Idra

iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Toscana

per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale

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Firenze, 8.11.'99

AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE

LA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO DELL'ALTA VELOCITA'?

SE NE PARLA IN CONDIZIONI DI MASSIMA SICUREZZA …

DAL CONFRONTO E DALLE CRITICHE

ovvero

IL "CONVEGNO BLINDATO"

DI REGIONE TOSCANA E ASL 10 DI FIRENZE

Un convegno apparentemente "blindato" quello in corso oggi per iniziativa della Regione Toscana e dell'Azienda USL 10 di Firenze sul tema L'impatto della costruzione della linea veloce Bologna-Firenze sui servizi sanitari del territorio. Nessuno spiraglio per il confronto con la società civile nel programma distribuito ai partecipanti di un appuntamento sulla "sicurezza", che è apparso ispirato soprattutto a garantire a se stesso la sicurezza da qualsiasi forma di rilievo critico.

Non essendo contemplati spazi per il dibattito, l'associazione Idra ha consegnato ai partecipanti un testo scritto con 5 domande cruciali sulla sostanza degli effetti della TAV sulla salute e sulla sicurezza (già trasmesso stamani agli organi di informazione). Domande alle quali tuttavia nessuno dei relatori della mattinata ha risposto. Il testo è stato consegnato anche al sottosegretario alla Sanità Monica Bettoni, all'assessore regionale alla Sanità Claudio Martini e al presidente della Quarta Commissione consiliare regionale Carlo Melani.

In realtà, l'unica "concertazione" della quale quasi tutti i relatori hanno armonicamente tessuto le lodi è stata quella fra istituzioni, sindacati e imprese private. Qualche relatore - generosamente - ha persino incluso la TAV (ente a capitale totalmente pubblico) in quel "mondo imprenditoriale privato" del quale è stata osannata la sensibilità nell'elargire le risorse finanziarie per la prevenzione e la sicurezza non programmate in sede di Conferenza di servizi nel '95. Un problema, questo dei costi di prevenzione e sicurezza completamente bypassati dalla Conferenza di servizi, che è stato fatto notare dal dott. Giuseppe Petrioli, responsabile del Dipartimento Prevenzione dell'ASL di Firenze. Lo stesso assessore al Diritto alla Salute della Regione Toscana Claudio Martini, intervenuto dopo il dott. Petrioli, ha dovuto ammettere: "Se la Conferenza di servizi per la tratta Bologna-Firenze fosse stata fatto oggi, le soluzioni sarebbero state probabilmente diverse". Dimenticando forse che le responsabilità politiche della chiusura monca, arrogante e frettolosa di quella Conferenza di Servizi il 28 luglio '95 competono per intero alla Giunta Chiti, di cui egli fa parte da prima del 28 luglio '95!

Il dott. Giuseppe Petrioli ha anche criticato un altro aspetto della progettazione: "Nella Conferenza di servizi: a nostro avviso vi è una sostanziale carenza non essendo presenti professionalità specifiche volte ad esaminare gli aspetti di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro. Per cui autorizzazioni rilasciate senza un'attenzione particolare a questi aspetti continueranno poi a dare conseguenze nel tempo".

In termini di bilancio degli interventi operati, ben 340 risultano - al 30 ottobre '99 - gli atti di prescrizione, 15 le disposizioni e 29 i richiami alla norma che costellano la cantierizzazione della tratta TAV. Quasi sempre, ha ricordato il dott. Petrioli, seguiti dalle corrispondenti notizie di reato.

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