Associazione di volontariato Idra
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FIRENZE, TRE ANNI DI CANTIERI NEL TORRENTE MUGNONE: PRIMA VITTORIA DI IDRA. IL DIFENSORE CIVICO DELLA TOSCANA ACCOGLIE L’ESPOSTO E SCRIVE
ALLA REGIONE.
Per
mettere in sicurezza una stazione “subacquea” TAV
ancora ipotetica
(mancano i finanziamenti), sono partiti lavori destinati a durare tre anni e ubicati anche in piena
città, dentro e attorno all’affluente più importante dell’Arno, il
torrente Mugnone, esondato in zona Romito nel 1992. “Un intervento di grande impatto”, scrive il Difensore civico della Toscana Giorgio
Morales al dirigente della Regione che ha escluso la necessità di una specifica
Valutazione di Impatto Ambientale (ma intanto la cantierizzazione è
partita...).
Da una parte la Regione Toscana, secondo la quale la
compatibilità ambientale dell’intervento era già stata esaminata nel lontano
’98-’99 in occasione del procedimento VIA della stazione ferroviaria
sotterranea per l’Alta Velocità. Dall’altra il Difensore civico che osserva: “Negli anni successivi i presupposti oggettivi di valutazione sembrano essersi sostanzialmente
modificati in quanto il progetto di nuova stazione ferroviaria esaminato in
quella sede era in fase embrionale e la
definitiva approvazione del progetto esecutivo pare essere non più
corrispondente a quello in tale sede esaminato. E’ stata, in effetti,
individuata una diversa ubicazione della stazione, sono stati modificati il
profilo architettonico, i collegamenti e l’impatto urbanistico
dell’infrastruttura”. Il Difensore civico ricorda che “la procedura di VIA del 1998 pare contenere
solo accenni alla necessità di eseguire opere idrauliche per la messa in
sicurezza del Torrente Mugnone, senza entrare nel dettaglio dell’impatto sul
territorio di un intervento che, a quel tempo, mancava di concreti elementi di
specificazione”. Ne consegue che “potrebbero
sussistere quindi elementi concreti per valutare l’opportunità di dar luogo ad
una nuova procedura di VIA, aggiornata alla luce del progetto definitivo di
stazione ferroviaria e
riferita in modo specifico ai concreti interventi previsti per la messa in
sicurezza del Torrente Mugnone”. Il dott. Morales chiude con queste parole la nota, indirizzata dieci
giorni or sono al dirigente responsabile del Servizio Valutazione di
Impatto Ambientale della Regione: “In riferimento a quanto sopra descritto, Le
chiedo pertanto cortesemente di illustrarmi il punto di vista della Regione con
particolare richiamo alla possibilità di
attivare una nuova VIA ovvero ai motivi che consentono di ritenere ancora
valida ed attendibile la valutazione effettuata in riferimento al precedente
progetto di nuova stazione ferroviaria per l’Alta velocità”.
Mentre Palazzo Vecchio
continua dunque a disattendere l’impegno – pur fuori tempo massimo - all’informazione ai cittadini sul corposo progetto-Mugnone,
un primo punto viene messo a segno
dall’associazione ecologista indipendente Idra, che si era rivolta
al Difensore civico della Toscana per evidenziare
comunque il controsenso di una
cantierizzazione così invasiva nello spazio e nel tempo eppure priva di una
Valutazione di Impatto.
Nella nota alla Regione
Toscana, che Morales ha trasmesso “per l’esame di tutti i profili inerenti
provvedimenti di competenza dell’amministrazione locale” anche al Difensore
civico del Comune di Firenze, dott. Alberto Brasca, si cita infine il testo della raccomandazione contenuta nel verbale della Conferenza
dei servizi del 3 marzo 1999 sul sottoattraversamento AV di Firenze, con la
quale la prof.ssa Maria Rosa Vittadini (Direttore generale del servizio VIA)
invitava la Regione Toscana a garantire che “...le opere che dovranno essere realizzate per la riorganizzazione
urbanistica delle aree cittadine interessate dall’intervento ferroviario, in
considerazione dell’impatto che le stesse avranno, vengano sottoposte alla
valutazione di impatto ambientale di competenza regionale”.
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Messa in sicurezza del torrente
Mugnone, Tavola di progetto Via Gordigiani