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per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale

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Firenze, 8.1.2000

AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE

A seguito di sopralluoghi sul cantiere FS dentro il giardino della scuola più grande della Toscana Idra ha potuto costatare che i lavori di costruzione delle barriere fonoassorbenti sono ben lontani dall'essere conclusi (fotografie disponibili sul sito internet www.firenze.qui.it). L'area interessata dal cantiere sottrae alla scuola un ampio parcheggio di motorini, 8 tigli, 5 libocedri e lo stesso punto di raccolta previsto dal piano di evacuazione per i casi di calamità. Si nutrono inoltre dubbi sull'effettiva efficacia delle future barriere fonoassorbenti, in presenza di un edificio - l'Istituto Professionale - con aule e laboratori distribuiti su ben quattro piani.

"La costruzione della recinzione con funzione di barriera fonoassorbente all'interno della proprietà dell'ITI inizierà presumibilmente il 20 dicembre, con conclusione il 10 gennaio: voi andate via che queste non ci sono, e quando tornate le trovate già costruite", aveva assicurato il direttore dei lavori, ing. Pasquini, nel corso della seduta straordinaria del Consiglio d'Istituto dell'ITI il 5 novembre scorso. Il responsabile Italferr, ing. Bartoletti, aveva confermato. E invece il 10 gennaio 400 insegnanti, 90 non docenti e 2000 studenti della scuola superiore proprietà e fiore all'occhiello del Comune di Firenze troveranno macchine in azione nel giardino. Nel frattempo a Idra risulta che:

• mai l'Amministrazione Comunale ha partecipato a un solo appuntamento informativo collegiale (meno che mai di quartiere) sulla cantierizzazione avviata in questi giorni;
• mai l'Amministrazione Comunale ha ritenuto di dover far sapere - a studenti, a genitori, a insegnanti, a non docenti e agli organi collegiali - qualcosa sui 9 anni di lavori che interesseranno l'area dell'ITI per un secondo progetto - quello dell'Alta Velocità - approvato senza la minima informazione o consultazione (sulla "rimozione del problema" evidente nel progetto pubblicato da Italferr il gruppo tecnico TAV dell'ARPAT ha scritto testualmente, nelle "Osservazioni sullo Studio di Impatto Ambientale": "le scuole Rodari e Iti Leonardo da Vinci non sono identificate come tali e quindi non è correttamente valutata l'interferenza del cantiere con la loro attività");
• mai l'Amministrazione Comunale di Firenze ha ritenuto di doversi confrontare con la comunità scolastica più grande della Toscana sulla scelta di farla accarezzare, alla fine di questi 10 anni di cantieri e di passione, dalla corrente di traffico motorizzato più imponente e inquinante che Firenze dovrà presumibilmente sopportare a partire dal 2010, grazie alla politica "ecosostenibile" dei suoi amministratori di fine secondo millennio: la strada veloce a quattro corsie che collegherà Prato e Sesto con la nuova stazione Alta Velocità dei Macelli. Un'arteria nella quale si riverseranno per giunta - davanti al Biennio dell'ITI - anche le colonne di auto provenienti da Via Reginaldo Giuliani, da Sesto e da Careggi, grazie al sottopasso stradale che verrà costruito nei prossimi mesi proprio col cantiere le cui prime barriere vengono allestite in questi giorni dentro l'ITI.

Riuscirà mai questa generazione di Amministrazioni 'Pubbliche' che ignorano l'informazione, la consultazione e le stesse petizioni popolari a far credere a qualcuno di avere un minimo requisito di credibilità democratica?

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