Associazione di volontariato Idra
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AUTODROMO IMPOSSIBILE IN MUGELLO:
CITTADINI ESASPERATI DAL RUMORE E DALLE
DEROGHE ALLA NORMATIVA.
“Anche per oggi siamo sopravvissuti ad un ennesima
giornata infernale, ma non sappiamo quanto potremmo resistere ancora. Decibel
massacranti ci hanno bersagliato per l'intera giornata, immagino che sarà così
anche per il fine settimana”. Così –
riferendosi al rombare dei motori proveniente dal vicino autodromo - ha scritto venerdì scorso a Idra la famiglia che gestisce la più
grande azienda di frutticoltura biologica del Mugello, I Pianacci, a Scarperia. Bersagliati dai lavori
della TAV fra Firenze e Bologna, che nella proprietà dei Pianacci ha determinato l’apertura di
una “finestra” per lo scavo del tunnel, conduttori, collaboratori e ospiti
dell’azienda hanno dovuto convivere per anni con un andirivieni diurno e
notturno di camion, gas, polvere e cicalini, e costatare il prosciugamento di
sorgenti perenni. Come se non bastasse, hanno dovuto subire anche lo smacco
della demolizione e della ricostruzione, durata quasi altri due anni, di una
parte dell’ormai celebre “galleria Firenzuola”, edificata in terreni argillosi
senza l’impiego di cemento armato. Nelle ultime settimane, la loro vita è stata
accompagnata dalla musica assordante del martellone che provvedeva a tritare
l’alto spessore di cemento che anni fa era stato colato per allestire il
piazzale di accesso alla “finestra” TAV. Ma ai Pianacci si allevano anche 150 pecore, con produzione di formaggi
di qualità: da un anno e mezzo anni questi ovini sono decimati dai lupi, che un
malinteso ambientalismo di facciata ha protetto senza pensare a tutelare anche
gli allevatori.
Insomma, un piccolo inferno, invece di quel paradiso
agreste che giovani imprenditori innamorati dell’approccio biologico avevano
con lungimiranza avviato 17 anni fa.
Nel lamentare l’invivibilità di queste ultime ore (ma
l’incremento di rumorosità dell’autodromo dura ormai da anni), la famiglia ha
trasmesso a Idra anche una copia
della “singolare deroga” che il Comune
di Scarperia offre alla Ferrari SpA. La società automobilistica – si
legge nel documento - “ha chiesto
l’autorizzazione ad emettere rumori in deroga ai limiti massimi previsti dalle
norme (...), per l’impianto sportivo Autodromo del Mugello situato in località
Senni (...) nel corso dell’anno 2008”. Nello stesso documento si legge che
secondo l’Azienda Sanitaria “Ferrari ha diritto
ad ottenere deroghe per un periodo illimitato di giorni all’anno ma, per un
giusto contemperamento con i contrapposti interessi di chi subisce il rumore,
deve comunque limitare le emissioni al periodo diurno e deve rispettare i valori
di attenzione posti dall’art. 6 del D.M.
14.11.1997 a tutela della salute”. Ma
anche i 45 decibel a finestre chiuse (un valore peraltro non indolore) sono
stati sforati, come ha dovuto rilevare l’ARPAT, ad esempio, in occasione di
una misurazione effettuata il 30 maggio
scorso durante la prima sessione delle prove libere della MOTO GP! Inoltre,
aggiungono i frutticoltori di Scarperia, nell’ampio arco di tempo in cui sono
autorizzate le attività motoristiche diurne (dalle ore 8 alle 19) viene, sì,
prescritta l'obbligatorietà di un’interruzione di “almeno un’ora della fascia meridiana”, ma l’ora non viene
definita, “per cui – lamentano i
cittadini - non possiamo neanche programmare il giusto riposo pomeridiano”.
Dunque, a quanto pare, invece di assicurare una particolare tutela ad operatori economici
preziosi come i gestori dei Pianacci,
già tormentati dagli impatti delle cantierizzazioni della TAV, le autorità pubbliche accordano deroghe
all’inquinamento acustico, fissando nuovi valori-limite che vengono a loro
volta superati. Anche chiusi in casa, e d’estate!, i cittadini sono esposti
a un inquinamento che va oltre le deroghe. L’Azienda Sanitaria chiede “un giusto contemperamento con i
contrapposti interessi di chi subisce il rumore”. Ma chi “subisce il rumore”, e in
quantità così industriali, può davvero essere definito titolare di semplici “interessi” da contemperare
contrattualmente con altri “interessi
contrapposti”, o non piuttosto detentore di titolare di diritti inalienabili?
Le cronache delle ultime settimane riferiscono del
resto come la musica rombante dei motori che sfrecciano sul circuito del
Mugello abbia impedito nella cittadina
di Scarperia, persino nel cimitero, di meditare o conversare con la pacatezza
che le caratteristiche del luogo richiedono.
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Le nubi di polvere provenienti dall’imbocco
della finestra S. Giorgio (Galleria Firenzuola) con cui hanno dovuto convivere
per anni l’azienda e i suoi frutteti