Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA     Firenze, 7.7.'08

 

AUTODROMO IMPOSSIBILE IN MUGELLO:

CITTADINI ESASPERATI DAL RUMORE E DALLE DEROGHE ALLA NORMATIVA.

 

“Anche per oggi siamo sopravvissuti ad un ennesima giornata infernale, ma non sappiamo quanto potremmo resistere ancora. Decibel massacranti ci hanno bersagliato per l'intera giornata, immagino che sarà così anche per il fine settimana”. Così – riferendosi al rombare dei motori proveniente dal vicino autodromo -  ha scritto venerdì scorso a Idra la famiglia che gestisce la più grande azienda di frutticoltura biologica del Mugello, I Pianacci, a Scarperia. Bersagliati dai lavori della TAV fra Firenze e Bologna, che nella proprietà dei Pianacci ha determinato l’apertura di una “finestra” per lo scavo del tunnel, conduttori, collaboratori e ospiti dell’azienda hanno dovuto convivere per anni con un andirivieni diurno e notturno di camion, gas, polvere e cicalini, e costatare il prosciugamento di sorgenti perenni. Come se non bastasse, hanno dovuto subire anche lo smacco della demolizione e della ricostruzione, durata quasi altri due anni, di una parte dell’ormai celebre “galleria Firenzuola”, edificata in terreni argillosi senza l’impiego di cemento armato. Nelle ultime settimane, la loro vita è stata accompagnata dalla musica assordante del martellone che provvedeva a tritare l’alto spessore di cemento che anni fa era stato colato per allestire il piazzale di accesso alla “finestra” TAV. Ma ai Pianacci si allevano anche 150 pecore, con produzione di formaggi di qualità: da un anno e mezzo anni questi ovini sono decimati dai lupi, che un malinteso ambientalismo di facciata ha protetto senza pensare a tutelare anche gli allevatori.

Insomma, un piccolo inferno, invece di quel paradiso agreste che giovani imprenditori innamorati dell’approccio biologico avevano con lungimiranza avviato 17 anni fa.

Nel lamentare l’invivibilità di queste ultime ore (ma l’incremento di rumorosità dell’autodromo dura ormai da anni), la famiglia ha trasmesso a Idra anche una copia della “singolare deroga” che il Comune  di Scarperia offre alla Ferrari SpA. La società automobilistica – si legge nel documento - “ha chiesto l’autorizzazione ad emettere rumori in deroga ai limiti massimi previsti dalle norme (...), per l’impianto sportivo Autodromo del Mugello situato in località Senni (...) nel corso dell’anno 2008”. Nello stesso documento si legge che secondo l’Azienda Sanitaria “Ferrari ha diritto ad ottenere deroghe per un periodo illimitato di giorni all’anno ma, per un giusto contemperamento con i contrapposti interessi di chi subisce il rumore, deve comunque limitare le emissioni al periodo diurno e deve rispettare i valori di attenzione posti dall’art. 6 del D.M. 14.11.1997 a tutela della salute”. Ma anche i 45 decibel a finestre chiuse (un valore peraltro non indolore) sono stati sforati, come ha dovuto rilevare l’ARPAT, ad esempio, in occasione di una misurazione effettuata il 30 maggio scorso durante la prima sessione delle prove libere della MOTO GP! Inoltre, aggiungono i frutticoltori di Scarperia, nell’ampio arco di tempo in cui sono autorizzate le attività motoristiche diurne (dalle ore 8 alle 19) viene, sì, prescritta l'obbligatorietà di un’interruzione di “almeno un’ora della fascia meridiana”, ma l’ora non viene definita, “per cui – lamentano i cittadini - non possiamo neanche programmare il giusto riposo pomeridiano.

Dunque, a quanto pare, invece di assicurare una particolare tutela ad operatori economici preziosi come i gestori dei Pianacci, già tormentati dagli impatti delle cantierizzazioni della TAV, le autorità pubbliche accordano deroghe all’inquinamento acustico, fissando nuovi valori-limite che vengono a loro volta superati. Anche chiusi in casa, e d’estate!, i cittadini sono esposti a un inquinamento che va oltre le deroghe. L’Azienda Sanitaria chiede “un giusto contemperamento con i contrapposti interessi di chi subisce il rumore”. Ma chi “subisce il rumore”, e in quantità così industriali, può davvero essere definito titolare di semplici “interessi” da contemperare contrattualmente con altri “interessi contrapposti”, o non piuttosto detentore di titolare di diritti inalienabili?

Le cronache delle ultime settimane riferiscono del resto come la musica rombante dei motori che sfrecciano sul circuito del Mugello abbia impedito nella cittadina di Scarperia, persino nel cimitero, di meditare o conversare con la pacatezza che le caratteristiche del luogo richiedono.

 

 

Le nubi di polvere provenienti dall’imbocco della finestra S. Giorgio (Galleria Firenzuola) con cui hanno dovuto convivere per anni l’azienda e i suoi frutteti

 

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