Associazione di volontariato Idra
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COMUNICATO STAMPA Firenze, 7.7.’06
A velocità
d’uomo: arriva
domani a Livorno la marcia dalla Val di Susa a Roma contro le “grandi opere
inutili”. Idra consegna ai
manifestanti un dossier aggiornato sul “fiasco a cavallo dei due millenni”: la
follia TAV Bologna-Firenze.
Nel carretto ci sarà anche un quadro aggiornato del fiasco TAV fra Bologna e Firenze, e i tre grandi consigli che l’associazione
di volontariato ecologista fiorentina Idra
chiederà domani ai manifestanti di recapitare il 13 luglio a Romano Prodi:
·
considerare con attenzione e senso di responsabilità le cause del flop economico,
ingegneristico, progettuale, ambientale
e giudiziario della tratta TAV Bologna-Firenze,
opera colabrodo infinita, che dopo aver attaccato le falde dell’Appennino e le casse
dello Stato accusa anni di ritardo e risulta già in demolizione e in
ricostruzione per una tratta dalla lunghezza ancora indeterminata, mentre per
ben 60 km "si nutrono seri dubbi
sulla rapidità ed efficacia dei mezzi di soccorso" (documento del Comando
provinciale dei Vigili del Fuoco di Firenze);
·
rinviare al mittente
l’appello del presidente della Regione Toscana Claudio Martini e del sindaco di
Firenze Leonardo Domenici a finanziare il sottoattraversamento del capoluogo
toscano nonostante la severa lezione del Mugello, nonostante la palese
incompatibilità ambientale dei cantieri dell’Alta Velocità col delicato e prezioso tessuto architettonico e urbanistico di
Firenze, nonostante l’enorme impatto economico e temporale che la
cantierizzazione AV determinerebbe, in una città peraltro cara al mondo;
·
evitare i tagli alla spesa
sociale di cui beneficerebbe il finanziamento di “grandi opere” ciclopiche
quanto inutili
(dal ponte sullo Stretto al tunnel
Torino-Lione), e investire al
contrario il limitato denaro pubblico disponibile in infrastrutture e
interventi che siano utili all’intera comunità e rispondenti agli interessi
generali della nazione: efficienza e sicurezza della rete
ferroviaria esistente, potenziamento dell’offerta ferroviaria nel sud,
nelle isole, nelle aree metropolitane e nel
trasporto merci, risanamento idrogeologico del territorio, tutela e
valorizzazione dei beni ambientali e culturali del Paese.
Idra condivide pienamente la battaglia dei manifestanti della Val
di Susa contro la “legge obiettivo”. Ricorda tuttavia che l’improvvida valutazione di impatto ambientale del progetto TAV
Bologna-Firenze, con tutte le conseguenze erariali, sociali, ambientali e
penali che sono scaturite dall’attuazione del progetto, ha potuto esprimersi
assai prima che la “legge obiettivo” venisse presentata. La decisione del Governo italiano di stralciare
il progetto di tunnel TAV Torino-Lione dalla legge Obiettivo, con una nuova
valutazione di impatto ambientale sull'opera in concreto e non sul progetto
preliminare, non sembra dunque costituire di per sé - l’esperienza toscana
insegna - una garanzia sufficiente di qualità, trasparenza e indipendenza delle decisioni al riguardo. Faranno bene le popolazioni della Valle,
del Piemonte e dell’intero “Corridoio 5” a vegliare su ogni singolo passaggio
delle procedure, e a esigere l’applicazione piena e concreta dei princìpi
della democrazia partecipata, apparentemente così
cari a una certa parte della classe politica italiana.
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