Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA

Firenze, 7.6.'01

 

Cioni ! Chi era costui ?

 

2 marzo 2001

Nel corso dell'incontro pubblico promosso dalla Diocesi di Firenze presso il Convitto della Calza sul tema "Vivere la città: infrastrutture, viabilità, tempi", il vice sindaco di Firenze Graziano Cioni attribuisce ripetutamente al project financing e all'intervento dei privati la felice circostanza che dopo anni di vacche magre ci siano oggi a Firenze finalmente "i soldi" per cambiare il volto della città.

Idra interviene e precisa: i denari TAV (di gran lunga la quota più consistente nelle cantierizzazioni che interessano per i prossimi 10 anni a Firenze) non sono in alcun modo dei privati, ma totalmente pubblici.

Idra chiede pubblicamente al vice sindaco di chiarire se egli conosce l'architettura finanziaria del progetto nazionale TAV, che riverserà sulle future generazioni, a partire dal 2005, un debito onerosissimo, calcolato da esperti in materia nell'ordine dei 5.500-6.000 miliardi l'anno per 20 anni, che peseranno sulle rispettive Finanziarie.

Graziano Cioni ammette pubblicamente di non conoscere i particolari finanziari dell'operazione TAV SpA.

 

3 marzo 2001

Idra indirizza in via formale a Graziano Cioni "una richiesta di incontro urgente, affinché anch'Ella - che ricopre ruoli centrali nell'Amministrazione comunale fiorentina e nella progettazione degli interventi sulla mobilità - possa essere completamente informato sulla struttura anche finanziaria del "pacco dono" TAV".

Il vice sindaco non ha ancora risposto.

 

15 marzo 2001

Il vice sindaco Graziano Cioni è annunciato a un dibattito pubblico presso la Casa della Cultura, in Via Forlanini, sul tema "La nostra città che cambia". Ma a quell'incontro Graziano Cioni non parteciperà: dalla sua segreteria Idra apprende che il vice sindaco avrebbe preferito all'appuntamento fissato coi cittadini l'incontro col segretario del suo partito Walter Veltroni, in visita quella sera a Firenze.

In proposito Idra scrive il giorno successivo al vice sindaco: "Ci domandiamo se sia stato saggio e corretto, da parte di un amministratore che copre al tempo stesso il ruolo di assessore alla mobilità e di vice sindaco, e che dunque rappresenta l'Amministrazione comunale a uno dei massimi livelli, non rispettare una scadenza fissata a beneficio dei cittadini amministrati, che sono stati convocati a un incontro al quale era assente anche ogni altro referente della Giunta. E' stato un peccato non averLa, considerato il livello del dibattito, l'importanza degli argomenti in discussione e le novità preoccupanti emerse sul piano della tempistica dei cantieri e l'entità dei disagi che la città dovrà affrontare da subito e per parecchi anni. La nostra Associazione tiene infine a ricordarLe che attende tuttora una risposta all'invito trasmessoLe il 3 marzo scorso a un incontro urgente in cui poterLa ragguagliare sui particolari finanziari della TAV, che Ella ha riconosciuto di ignorare nel corso del recente incontro pubblico promosso dalla Diocesi di Firenze il 2 marzo scorso. Particolari sui quali lo stesso direttore TAV di Firenze Gianni Bechelli ha fatto, proprio nel corso dell'incontro di ieri presso la Casa della Cultura, ammissioni che ci sarà gradito riferirLe".

Nessuna risposta.

 

9 aprile 2001

Idra torna a scrivere a Graziano Cioni. "Ci domandiamo come mai Ella non ci abbia ancora ricevuto: è così disdicevole conoscere e poter dichiarare la vera origine del denaro che 'cambia la città' che si amministra? A suo tempo, Ella si mostrò sensibile al principio del buon uso del denaro pubblico in materia TAV. Ricordiamo la Sua interrogazione, nel marzo del '98, a proposito della vicenda del doppio studio sulla stazione TAV dei Macelli: uno con i soldi del Comune, l'altro coi soldi di Italferr (tutti denari nostri, dunque, in un modo o nell'altro). Gradiremmo fra l'altro sapere: che esito ha avuto quell'interrogazione? Speriamo si sia chiarito che non vi è stato almeno in quella circostanza spreco di denaro pubblico. Resta il fatto che, dei due, il progetto prodotto coi soldi del Comune (la famosa stazione-squalo dell'arch. Bruno Zevi) fu poi bocciato nella Conferenza di servizi sul nodo ferroviario fiorentino. Nonostante la messa in guardia da parte dei tecnici dell'Amministrazione Comunale, infatti, il sindaco Mario Primicerio (da Lei celebrato per la sua presunta lungimiranza in materia TAV) si era ostinato a presentarlo anche se esso non teneva conto dei vincoli posti dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali. Ha davvero dato l'Amministrazione Primicerio, a Suo avviso, una buona prova di capacità di gestione delle risorse pubbliche?".

Nessuna risposta.

 

11 aprile 2001

Dopo un incidente mortale legato all'Alta Velocità ferroviaria sulla viabilità a Sesto Fiorentino, Idra scrive all'assessore alla Mobilità Graziano Cioni e al sindaco Leonardo Domenici per chiedere testualmente:

Nessuna risposta.

 

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