Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA Firenze, 7.1.'03

COME COSTRUIRE DA FIRENZE UN "FUTURO DIVERSO"?

LO CHIEDE A SERGIO COFFERATI L'ASSOCIAZIONE ECOLOGISTA IDRA: "COMINCIAMO A PARLARE DEI FATTI: LE "GRANDI OPERE" DEL CENTRO-SINISTRA DANNEGGIANO LA TOSCANA E L'ITALIA QUANTO QUELLE DEL CENTRO-DESTRA".

"Qualsiasi nuovo soggetto politico che non faccia i conti con la dura realtà dei fatti rischierebbe di perdere e far perder tempo in astratti esercizi intellettuali. La mancanza di concretezza fra i temi in agenda il prossimo 10 gennaio farebbe dubitare che lo scopo dell'incontro sia effettivamente la progettazione di un positivo domani del Paese".

In una lettera aperta a lui indirizzata (testo integrale sul sito web, rubrica "appelli e petizioni"), Idra esprime forti riserve sulle effettive finalità dell'incontro pubblico organizzato a Firenze dal "Laboratorio per la democrazia" con l'ex leader nazionale della CGIL. L'associazione ecologista ricorda a Sergio Cofferati la delusione per il silenzio con cui egli ha accolto nei mesi scorsi gli allarmi a lui inoltrati da Pier Luigi Tossani (Idra) e Leonardo Rombai (sezione fiorentina di Italia Nostra) per le gravi conseguenze sociali dell'attuale politica di infrastrutture pesanti, condivisa dall'Ulivo, difesa dal sindacato, confermata e rilanciata dal centro-destra. Girolamo Dell'Olio e Pier Luigi Tossani, presidente e vicepresidente dell'Associazione, scrivono: "Dai segnali concreti che leggiamo sul nostro territorio toscano, dove le "grandi opere" fortemente volute anche dal locale centro-sinistra sono spietatamente cantierizzate, ricaviamo il fondato timore che non si sia colta l'essenza profonda di politiche che a parole si richiamano al progresso, allo sviluppo della nazione ed alla crescita dell'occupazione, ma che in realtà stanno portando il Paese al tracollo finanziario e incrementano esponenzialmente il degrado ambientale".

Nel contesto degli scopi dichiarati del convegno, aggiunge Idra, non si comprende il ruolo degli interventi di figure istituzionali (Claudio Martini, presidente della Regione, e Leonardo Domenici, sindaco di Firenze) che hanno svolto e svolgono "un ruolo di sostegno oggettivo alla "globalizzazione TAV", alla spesa pubblica squilibrata e fuori controllo che la caratterizza e al depauperamento di preziose risorse sociali e ambientali che ne deriva".

Idra si interroga sul senso del futuro diverso al quale fa riferimento il titolo del convegno. "Nel presente", scrivono Dell'Olio e Tossani, "sulla base dei dati oggettivi, seguitiamo a temere per il nostro Paese e per i lavoratori un futuro diverso sì, ma in peggio. Paventiamo anzi, come Le scrivemmo il 17 maggio 2002, e come pure ha recentemente ipotizzato - leggiamo - l'economista Marcello De Cecco ancora a proposito del progetto TAV, uno scenario di tipo argentino". E suggeriscono a Sergio Cofferati la meditazione su tre titoli comparsi negli ultimi anni in tema di effetti economici, sociali, ambientali e giudiziari dell'Alta Velocità: "Corruzione ad Alta Velocità" del giudice Ferdinando Imposimato; "La storia del futuro di Tangentopoli" di Ivan Cicconi, direttore del QUA.S.CO.; "Alta Velocità: valutazione economica, tecnologia e ambientale del progetto", di Virginio Bettini, Claudio Cancelli, Roberto Galantini, Paolo Rabitti, Angelo Tartaglia e Mario Zambrini.

Idra auspica che al convegno del 10 gennaio si parli di contenuti concreti. "Non ci risulta", si fa notare, "che il movimento dei professori si sia mai occupato di quello scandalo degli scandali che è il gigantesco indebitamento finanziario, ambientale e sociale che le politiche infrastrutturali sottese a queste "grandi opere" lasciano sulle spalle delle future generazioni, anche nella Firenze democratica che enfaticamente La accoglie".

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