Associazione di volontariato Idra
Tel. e fax 055.233.76.65; Tel. 055.48.03.22; e-mail:
idrafir@tin.it; web: http://www.idraonlus.it/vecchiosito/inizio.html; http://idra.dadacasa.supereva.it/COMUNICATO STAMPA Firenze, 7.1.'03
COME COSTRUIRE DA FIRENZE UN "FUTURO DIVERSO"?
LO CHIEDE A SERGIO COFFERATI L'ASSOCIAZIONE ECOLOGISTA IDRA: "COMINCIAMO A PARLARE DEI FATTI: LE "GRANDI OPERE" DEL CENTRO-SINISTRA DANNEGGIANO LA TOSCANA E L'ITALIA QUANTO QUELLE DEL CENTRO-DESTRA".
"Qualsiasi nuovo soggetto politico che non faccia i conti con la dura realtà dei fatti rischierebbe di perdere e far perder tempo in astratti esercizi intellettuali.
La mancanza di concretezza fra i temi in agenda il prossimo 10 gennaio farebbe dubitare che lo scopo dell'incontro sia effettivamente la progettazione di un positivo domani del Paese".In una lettera aperta a lui indirizzata (
testo integrale sul sito web, rubrica "appelli e petizioni"), Idra esprime forti riserve sulle effettive finalità dell'incontro pubblico organizzato a Firenze dal "Laboratorio per la democrazia" con l'ex leader nazionale della CGIL. L'associazione ecologista ricorda a Sergio Cofferati la delusione per il silenzio con cui egli ha accolto nei mesi scorsi gli allarmi a lui inoltrati da Pier Luigi Tossani (Idra) e Leonardo Rombai (sezione fiorentina di Italia Nostra) per le gravi conseguenze sociali dell'attuale politica di infrastrutture pesanti, condivisa dall'Ulivo, difesa dal sindacato, confermata e rilanciata dal centro-destra. Girolamo Dell'Olio e Pier Luigi Tossani, presidente e vicepresidente dell'Associazione, scrivono: "Dai segnali concreti che leggiamo sul nostro territorio toscano, dove le "grandi opere" fortemente volute anche dal locale centro-sinistra sono spietatamente cantierizzate, ricaviamo il fondato timore che non si sia colta l'essenza profonda di politiche che a parole si richiamano al progresso, allo sviluppo della nazione ed alla crescita dell'occupazione, ma che in realtà stanno portando il Paese al tracollo finanziario e incrementano esponenzialmente il degrado ambientale".Nel contesto degli scopi dichiarati del convegno, aggiunge Idra, non si comprende il ruolo degli interventi di figure istituzionali (Claudio Martini, presidente della Regione, e Leonardo Domenici, sindaco di Firenze) che hanno svolto e svolgono "un ruolo di sostegno oggettivo alla "globalizzazione TAV", alla spesa pubblica squilibrata e fuori controllo che la caratterizza e al depauperamento di preziose risorse sociali e ambientali che ne deriva".
Idra
si interroga sul senso del futuro diverso al quale fa riferimento il titolo del convegno. "Nel presente", scrivono Dell'Olio e Tossani, "sulla base dei dati oggettivi, seguitiamo a temere per il nostro Paese e per i lavoratori un futuro diverso sì, ma in peggio. Paventiamo anzi, come Le scrivemmo il 17 maggio 2002, e come pure ha recentemente ipotizzato - leggiamo - l'economista Marcello De Cecco ancora a proposito del progetto TAV, uno scenario di tipo argentino". E suggeriscono a Sergio Cofferati la meditazione su tre titoli comparsi negli ultimi anni in tema di effetti economici, sociali, ambientali e giudiziari dell'Alta Velocità: "Corruzione ad Alta Velocità" del giudice Ferdinando Imposimato; "La storia del futuro di Tangentopoli" di Ivan Cicconi, direttore del QUA.S.CO.; "Alta Velocità: valutazione economica, tecnologia e ambientale del progetto", di Virginio Bettini, Claudio Cancelli, Roberto Galantini, Paolo Rabitti, Angelo Tartaglia e Mario Zambrini.Idra auspica che al convegno del 10 gennaio si parli di contenuti concreti
. "Non ci risulta", si fa notare, "che il movimento dei professori si sia mai occupato di quello scandalo degli scandali che è il gigantesco indebitamento finanziario, ambientale e sociale che le politiche infrastrutturali sottese a queste "grandi opere" lasciano sulle spalle delle future generazioni, anche nella Firenze democratica che enfaticamente La accoglie".