Associazione di volontariato Idra
iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Toscana
per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale
Via Vittorio Emanuele II 135, 50134 FIRENZE - Telefax 055.233.76.65; Telefax 055.41.04.24
indirizzo e-mail : idrafir@tin.it
indirizzi internet : www.dadacasa.com/idra; www.comune.firenze.it (Rete civica del Comune di Firenze, rubrica Spazi per le Associazioni)
per il sostegno : conto corrente postale n. 26619502, intestato all'Associazione di volontariato Idra, Via Vittorio Emanuele II 135, 50134 FIRENZE
Firenze, 7.1.2000
AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE
ALTA VELOCITÀ:
IDRA CHIEDE AI SINDACI DEL MUGELLO
ORDINANZE PER SOSPENDERE I CANTIERI DEL DISSESTO,
INIZIATIVE ISTITUZIONALI A TUTELA DEI LAVORATORI,
E ASSEMBLEE PUBBLICHE
NELLE COMUNITÀ A RISCHIO IDROGEOLOGICO
Con una lettera inviata stamani per fax ai Sindaci dei Comuni di Borgo S. Lorenzo e di Scarperia Idra chiede di "assumere iniziative adeguate a fronteggiare la criticità della situazione attuale, che - a detta di esperti - potrebbe anche aggravarsi nel procedere dei lavori di costruzione del tunnel". Idra si domanda infatti "se non si configurino chiaramente, a questo punto, gli estremi di danno permanente alla falda e di dissesto idrogeologico ad ampio raggio".
Questo l'elenco delle richieste avanzate dall'associazione.
- Un'ordinanza di sospensione dei lavori nei cantieri.
- Una iniziativa istituzionale di tutela dei lavoratori impiegati nei cantieri: secondo Idra infatti dovrebbero essere garantite loro le condizioni di protezione più ampie previste dalla legislazione vigente nei territori da cui la maggior parte di essi proviene (condizioni di cui i lavoratori CAVET invece attualmente non godono, nonostante il rilevante disagio a cui sono sottoposti dovendo trasferirsi in Toscana da regioni lontane). Non solo. "Lo Stato italiano- scrive Idra - responsabile anche attraverso le sue articolazioni locali dell'approvazione e dell'esecuzione di progetti di Alta Velocità privi di garanzie finanziarie e di significato sociale, ha assunto nei confronti di questi lavoratori una particolare responsabilità, e ha il compito prioritario di tutelare al massimo grado il loro diritto al lavoro, alla dignità, alla retribuzione e alla sicurezza. Ai lavoratori impegnati nella cantierizzazione TAV fra Firenze e Bologna dev'essere garantito da subito l'impiego nelle opere ferroviarie che - ci auguriamo - soppianteranno presto l'assurdo investimento TAV in direzione di infrastrutture finalmente utili, finalmente vicine alle esigenze dei cittadini e dei lavoratori stessi (per prime, le linee ferroviarie del Sud, quelle delle aree metropolitane e regionali - Faentina inclusa -, quelle destinate al trasporto merci)".
- Una conferenza di verifica dello stato dell'ambiente e delle procedure di cantierixzzazione in atto, alla quale siano invitati a partecipare i Ministri dell'Ambiente e dei Trasporti, aperta alle espressioni della società civile e alle competenze tecnico-scientifiche indipendenti.
- Incontri pubblici urgenti - anche con la collaborazione di Idra- nelle comunità interessate dalle emergenze idrogeologiche in atto. Incontri nei quali siano messi all'ordine del giorno anche tutti gli altri temi e disagi legati alla cantierizzazione TAV: l'informazione ai cittadini, il rumore, l'inquinamento atmosferico, il fango e le polveri, le ripercussioni sugli edifici, cave e discariche, l'inquinamento dei torrenti, i rischi sulle strade, il viadotto sulla Sieve, il funzionamento e le prospettive della linea ferroviaria Faentina.
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