Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA 6.9.’02

PIOVE ANCORA POLVERE A FIRENZUOLA! DOPO ANNI DI INQUINAMENTO I CITTADINI SCRIVONO ALL’ARPAT.

IDRA SOLLECITA UN INTERVENTO RADICALE DI TUTELA E DI PROTEZIONE DELL’AMBIENTE E DELLA SALUTE.

"E’ stato fatto un monitoraggio sulla qualità dell'aria nelle case del Carlone [ Comune di San Piero a Sieve, ndr] nel 1999: è venuto fuori che lì l'aria era polverosa ed era fuori legge. Gli abitanti di quella zona sono stati spostati (…). Gli abitanti del Comune di Firenzuola che stanno nella frazione di San Pellegrino, che hanno vissuto 3 anni nella polvere e nel fango, che hanno mangiato polvere nel rumore per 3 anni (…), leggono sul giornale che quelli che stanno al Carlone vengono spostati, gli viene dato 160 milioni, e allora dicono: ma noi chi siamo? i più cretini? Noi che abbiamo mangiato polvere, abbiamo chiesto che tenessero la strada pulita e non hanno nemmeno tenuto la strada pulita per 3 anni (…). Noi siamo vissuti 3 anni in una condizione che metteva a repentaglio la nostra salute, perché il monitoraggio della qualità dell'aria, della polverosità, del rumore non è stato fatto. Vogliamo farlo? E' tardi ma intanto si lavorerà, siamo al 30% del lavoro, c'è ancora il 70%, vogliamo mettere a punto questo?".

Questo dichiarava davanti alla Commissione Ambiente della Regione Toscana, tre anni dopo l’inizio dell’avventura TAV, il sindaco di Firenzuola Renzo Mascherini. Era il 29 giugno 2000.

Sono passati altri due anni da allora, ma la situazione non sembra essere cambiata. Ecco cosa scrive polemicamente all’ARPAT (Agenzia regionale di Protezione Ambientale) Pier Carlo Tagliaferri, un residente della frazione di San Pellegrino (Comune di Firenzuola), lo scorso 22 luglio 2002:

"Sono ormai circa sei anni che il CAVET sta creando seri problemi alla popolazione locale di S. Pellegrino, soprattutto per quanto riguarda l’emissione della polvere. E l’ARPAT? Si è pochissimo interessata di rilevare il problema, ma soprattutto di prendere o di far adottare i dovuti provvedimenti contro coloro che hanno operato, con la massima libertà d’azione, in modo anarcoide (…) Non è che l’ARPAT non fosse a conoscenza dello status ambientale di S. Pellegrino, riferito soprattutto alle polveri invadenti: tant’è che a Borgo S. Lorenzo, in data 4 novembre 1999 (incontro dell’Osservatorio Ambientale Nazionale con le Associazioni Ambientaliste e i Comitati), nel mio intervento, di pomeriggio, segnalai con energia il ripetersi dei misfatti e delle coercizioni: a tal proposito, infatti, è risaputo che l’aria siam costretti a respirarla… anche se ricca di polvere". E aggiunge: "Eppure l’aspetto igienico e sanitario, anche in presenza di bar e di un albergo-ristorante, avrebbe richiesto, a tutela dell’igiene e salute degli avventori, un’attenzione davvero maggiore". Per quanto si è appreso, ha provveduto Giove Pluvio, nelle ultime settimane, a far sì che la polvere non si sollevasse...

Sulla questione Idra ha inviato una lettera-fax al sindaco di Firenzuola e all’ARPAT, chiedendo come sia possibile che la vigorosa denuncia del primo cittadino, in una sede così autorevole come il Consiglio regionale della Toscana, non abbia sortito alcun apparente effetto, e a cosa si debba l’apparente gravissimo ritardo negli interventi di controllo e nell’adozione dei provvedimenti di tutela dell’ambiente. L’associazione Idra chiede ad ambedue le autorità pubbliche "di garantire da subito, alla ripresa dei lavori a settembre, interventi radicali di protezione del diritto inalienabile alla salute dei cittadini residenti in prossimità dei cantieri TAV e della viabilità interessata, e di provvedere ad ottenere indennizzi adeguati alla gravità del danno biologico ed esistenziale derivante dall’esposizione - negli anni passati - agli inquinanti acustici e atmosferici di fonte CAVET".

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