Associazione
di volontariato Idra
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COMUNICATO STAMPA Firenze, 6.6.’12
Dopo
la giornata di “lutto nazionale” per le vittime del terremoto, Idra scrive
al Presidente del Consiglio Mario Monti: “Finanziamo
la ricostruzione coi soldi risparmiati dalla TAV Torino-Lione e dal
sottoattraversamento AV di Firenze. Non ci sono soldi per fare tutto”.
Perché il momento del dolore per le vittime
del sisma in Emilia e Lombardia abbia un senso non solo formale, l’Associazione
di volontariato fiorentina Idra scrive
per la terza volta al presidente del Consiglio
Mario Monti, raccomandando di voler sospendere
l’attuazione della TAV Torino-Lione e del sottoattraversamento AV della città
di Firenze.
Solo rinunciando all’attuazione di queste infrastrutture
non solo inutili, ma anche dannose per l’erario e il
territorio, nonché inadatte a soddisfare le vere esigenze trasportistiche del
Paese, sarà possibile fronteggiare le necessità provocate dagli eventi sismici,
la cui prevedibile ricorrenza –
legata all’insufficiente prevenzione
– esige la predisposizione di fondi di
riserva adeguati nel bilancio dello Stato.
Così scrive dunque a Monti il vicepresidente
di Idra, Pier Luigi Tossani: “Signor Presidente, ci pare che a questo
punto le alternative siano due. Salvare la memoria storica delle Regioni
interessate dal sisma, colpite nei loro luoghi più rappresentativi, e insieme
aiutare con urgenza e congrui investimenti finanziari i nostri concittadini più
sfortunati a ripristinare abitazioni e aziende. Diversamente, lasciare andare a
male tutto questo – come peraltro accade da tre anni nel centro storico de
L’Aquila e nei centri limitrofi! – ed insieme avviarci mestamente alla
bancarotta delle casse pubbliche, propiziata dalle spinte dell’incontenibile
emorragia finanziaria generata dall’architettura contrattuale della TAV. A
prescindere dalle diverse opinioni che si possono avere sul modello italiano di
Alta Velocità, i soldi per fare le due cose insieme – comunque - non ci sono. Non
ci rimane, signor Presidente, che sperare in un urgente atto di sana
amministrazione da parte del Suo Governo”.