Associazione di volontariato Idra

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COMUNICATO STAMPA     Firenze, 6.3.'08

 

Sciame sismico in Mugello: qualcuno le ha controllate, le gallerie della TAV?

 

Siamo certi che dopo l’ultimo sisma in Mugello tutto sia a posto in quelle gallerie TAV, che già più volte è stato necessario demolire e ricostruire? Se lo chiede l’associazione ecologista Idra, in una lettera inviata ieri al presidente della Regione Toscana Claudio Martini, all’assessore all’Ambiente Annarita Bramerini, alla Comunità montana del Mugello, all’ARPAT, all’APAT e all’Osservatorio Ambientale Locale. “Dopo il recente sciame sismico in Mugello e Alto Mugello – scrive Idra - verificatosi nell’area attraversata dalla cantierizzazione sotterranea dell’Alta Velocità ferroviaria, suggeriamo che si provveda a un monitoraggio scrupoloso dei tunnel TAV e delle infrastrutture di superficie (fra queste, il ponte sulla Sieve)”.

E’ ancora vivo del resto il ricordo delle tre gallerie TAV “ammalorate” fra Scarperia e Borgo San Lorenzo, demolite e ricostruite in Mugello negli ultimi anni prima ancora della posa dei binari. In terreni difficili e instabili come i sedimenti dell’antico bacino lacustre del Mugello era stato adoperato cemento non armato!

Non aiutano a star tranquilli, aggiunge Idra, le notizie che giungono da altre parti d’Italia, notizie che con le cantierizzazioni TAV sembrano avere comunque una relazione. E’ di queste settimane l’arresto dell’amministratore delegato della “Calcestruzzi SpA”, che fa parte del gruppo Italcementi, e avrebbe prodotto calcestruzzo di scarsa qualità che, venduto per buono, consentiva di creare fondi neri per finanziare Cosa nostra. Dalle cronache si è appreso che “la scoperta del cemento depotenziato ha fatto aprire un altro, allarmante capitolo: quello delle opere a rischio. Sarà infatti necessario controllare la staticità delle opere realizzate con quel materiale (...). I consulenti dei pm esamineranno alcuni tratti della Tav”.

Un motivo in più, secondo l’associazione fiorentina, per chiedere che venga svolta almeno adesso una verifica tecnica approfondita.

 

Sull’argomento della qualità costruttiva delle gallerie TAV, Idra aveva chiesto già tre anni fa alla Regione Toscana di farsi parte attiva affinché venisse ispezionato il versante toscano della tratta AV Bologna-Firenze, allo scopo di verificare le condizioni dei tunnel, la rispondenza delle opere realizzate ai requisiti progettuali approvati, il rispetto delle normative in termini di affidabilità, stabilità e sicurezza, l’entità economica degli interventi aggiuntivi e gli eventuali oneri aggiuntivi a carico di TAV SpA o di altra Società a capitale pubblico derivanti dagli interventi di adeguamento resisi necessari.

Nel 2006, inoltre, l’associazione fiorentina aveva indirizzato - inascoltata - un esposto alla Regione Toscana e ai ministri del governo Berlusconi e del governo Prodi.

“Particolarmente indecente – conclude il portavoce dell’associazione nella lettera inviata ieri a Martini -  suona nelle attuali circostanze la perdurante assenza dalla scena dell’Osservatorio Ambientale Nazionale, mai rinnovato da oltre un anno, proprio mentre le imprese costruttrici dismettono cantieri e postazioni lasciando il Mugello alle prese con le sue ferite ambientali”.

 

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