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"Ogni qualvolta dovremo intraprendere un lavoro o un'attività particolarmente gravosa, vuoi per gli effetti sull'inquinamento acustico, vuoi per la quantità di polveri che potrà causare, allora cercheremo di avvertire con congruo anticipo i responsabili dell'asilo, in modo che possano essere prese tutte le precauzioni e le avvertenze del caso. Questo con l'obiettivo di ridurre al minimo se non i disagi dei lavori, per lo meno i loro effetti più macroscopici".

Rispondono al vero queste dichiarazioni sul nido Alice (fotografie su www.firenze.qui.it), riportate dalla stampa sabato 4 marzo? Correrà subito ai ripari l'Amministrazione Comunale di Sesto? Esse prefigurano infatti per i prossimi anni di cantieri (minimo 92 mesi totali, secondo quanto rivela il Parere del Ministero dell'Ambiente) CONDIZIONI INACCETTABILI sotto il profilo della tutela della salute e dell'ambiente, che esigono l'intervento urgente delle autorità competenti.

Quali "precauzioni e avvertenze del caso" dovrebbero prendere i responsabili dell'asilo nido Alice per tutelare i bambini dalla polvere e dal fracasso, il giorno che CAVET e TAV "cercheranno di avvertirli"? Dovranno forse infilare loro le mascherine? Dovranno mettere i tappi alle orecchie dei lattanti? Dovranno tenerli segregati dentro le quattro mura dell'asilo anche col sole, a primavera, quando sbocciano i fiori sul prato, e in estate, quando fa caldo? Oppure i genitori dovranno tenere i bambini a casa? E quale futuro si prepara per i polmoni, le orecchie e il sistema nervoso di tutta cittadinanza coinvolta dai cantieri TAV?

Si può capire che per il lavoro delle ruspe i bambini rappresentino un intralcio indesiderato. Ma non si potrebbe ammettere che un'Amministrazione pubblica lasciasse 45 famiglie, e i loro educatori, esposti al bello o al cattivo tempo dei cantieri. E poi, ERANO QUESTI GLI ACCORDI?

Idra scrive perciò al sindaco Andrea Barducci chiedendo un intervento immediato a tutela della salute dei piccoli e degli adulti: i lavori di cantierizzazione TAV fra l'asilo nido Alice e Via Gramsci siano sospesi fino a che non sarà stato dato adempimento agli impegni sottoscritti in Conferenza di Servizi, ovvero fino a che l'asilo nido Alice non sarà stato trasferito in "una struttura prefabbricata idonea ad ospitare, per tutta l'intera durata dei lavori, le sezioni dell'asilo".

Idra inoltre, sulla base delle dichiarazioni comparse sulla stampa, indirizza già oggi un esposto urgente alle autorità di controllo sanitario e ambientale: ai Direttori generali dell'Azienda Sanitaria di Firenze e dell'ARPAT, al ministro della Sanità e al ministro dell'Ambiente.

28.7.'98

Il Comune di Sesto Fiorentino esprime parere favorevole sul progetto depositato in Conferenza, alle condizioni espresse dalla delibera di Consiglio Comunale n. 31/98.

(Allegato alla Relazione)

21 luglio 1998

a firma del Dirigente del Settore V, Assetto del Territorio, arch. Graziella Beni

• La stretta adiacenza con il cantiere FT2, ed in particolare con l'area di imbocco della galleria, interessata dall'operazione di montaggio della fresa, motivano la richiesta di prevedere la realizzazione di una struttura prefabbricata idonea ad ospitare, per tutta l'intera durata dei lavori, le sezioni dell'asilo, ubicata in area maggiormente distante e già nella disponibilità dell'Amministrazione comunale. A tale scopo tale area è stata già individuata nel 'giardino dell'anello', ricompreso fra via Daniele Manin e viale Primo Maggio. Il progetto esecutivo dell'A.V. dovrà conseguentemente ricomprendere quello del nuovo asilo, la cui realizzazione sarà a carico delle F.S. L'Amministrazione comunale si riserva comunque la facoltà di valutare successivamente l'opportunità di mantenere tale struttura.

• E' stato ottemperato a quanto richiesto dal Comune, producendo un progetto per la costruzione della nuova struttura prefabbricata, destinata ad ospitare cinque sezioni di asilo.
• Si precisa che l'area attualmente interessata dal progetto è quella del "Parco dell'Anello". Il sedime occupa 2.440 mq a fronte di 8.300 mq che rappresentano l'attuale estensione dell'area a verde.
• E' stata però richiesta una diversa localizzazione in via Abba, già destinata ad area scolastica. Al punto 11 dell'allegato A dello schema di accordo procedimentale è stato previsto l'impegno a realizzare la struttura in tale zona acquisendo l'area necessaria.

Interventi di attenuazione dell'impatto socio-ambientale

Roma, 28 luglio 1998

Gli interventi da realizzarsi consistono in:

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