Associazione di volontariato Idra

iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Toscana

per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale

Via Vittorio Emanuele II 135, 50134 FIRENZE (incontri aperti alla cittadinanza il lunedì alle 21.30)

Tel. e fax 055.233.76.65; Tel. 055.44.91.309; Tel. e fax 055.41.04.24

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per il sostegno : conto corrente postale n. 26619502, intestato all'Associazione di volontariato Idra, Via Vittorio Emanuele II 135, 50134 FIRENZE

aderente ad Alternativa ai progetti TAV - Federazione Nazionale dei Comitati e delle Associazioni

COMUNICATO STAMPA

Firenze, 6.2.'01

UN GRAVE DANNO AMBIENTALE, CERTO CERTISSIMO,

PREANNUNCIATO ADDIRITTURA CON UN ANNO DI ANTICIPO,

QUELLO ALLE SORGENTI DELLA BADIA DI MOSCHETA,

SULL'APPENNINO TOSCO-ROMAGNOLO,

IN PIENO "SITO DI IMPORTANZA COMUNITARIA":

GIÀ DAL 2 AGOSTO 2000

LE AUTORITÀ PUBBLICHE INTERESSATE NE SONO AL CORRENTE.

QUALE DI ESSE È INTERVENUTA PER IMPEDIRLO?

DI FRONTE ALLE AGGRESSIONI ALL'AMBIENTE

SEMPRE PIÙ PESANTI

IDRA 'CONSEGNA' IL PROPRIO SITO INTERNET

ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI FIRENZE:

UNA DOCUMENTAZIONE RICCA, AGGIORNATA,

CONCRETA E OGGETTIVA

SARÀ A DISPOSIZIONE DELLA MAGISTRATURA.

"Le sorgenti Badia di Moscheta e Felciaione sono destinate ad essere prosciugate dal drenaggio della galleria Firenzuola e della Finestra Osteto".

L'aveva scritto sei mesi fa, nero su bianco, il 2 agosto 2000, l'Osservatorio Ambientale nazionale sulla tratta TAV Bologna-Firenze istituito presso il Ministero dell'Ambiente. E aveva preannunciato anche i tempi in cui questo grave danno era 'destinato' a verificarsi.

Ecco perché proprio dinanzi a quell'Osservatorio Ambientale nazionale, il 25 settembre del 2000 (l'audizione è agli atti del Ministero), Idra espresse la propria indignazione per la violazione di ogni etica dell'ambiente, e dello stesso buon senso amministrativo, che pareva di dover ravvisare in quel macabro e cinico preannuncio di necrologio ambientale. L'operato dell'Osservatorio, fu fatto notare, sembrava ispirarsi a una pianificazione controllata del danno, piuttosto che a una strategia di prevenzione: al cinismo dei progetti seguiva il cinismo dei controlli. Un atteggiamento tanto più inaccettabile se si considera che l'Osservatorio, in quella nota del 2 agosto 2000 intitolata Interferenze idrogeologiche causate dallo scavo delle gallerie: valutazioni e prescrizioni dell'Osservatorio Ambientale, chiariva che "la sorgente Badia di Moscheta ha un notevole interesse dal punto di vista turistico-ambientale; infatti si tratta di una captazione fatta dai monaci di Moscheta e si trova nel cortile della Badia, meta di numerosi turisti. La sorgente potrebbe essere impattata a partire dall'agosto 2001".

E' mai possibile, si domanda l'associazione di volontariato toscana, che la tutela delle risorse ambientali sia affidata a un sistema nel quale determinati organi pubblici possono preannunciare con un anno di anticipo danni ambientali certi, e intanto nessuna delle istituzioni competenti - né il Governo, né i sindaci, né la Regione - risulta intervenire per impedire che questi danni si verifichino, quando si è ancora abbondantemente in tempo?

Che iniziative ha assunto al riguardo il ministro dell'Ambiente Willer Bordon?

Perché il Comune di Firenzuola e la Comunità montana del Mugello non hanno chiesto la sospensione dei lavori per una verifica della tollerabilità degli impatti?

Quale ulteriore credito guadagna una Regione Toscana che promette pubblicamente (senza peraltro mantenere) iniziative legali contro i costruttori dell'Alta Velocità per i danni ambientali già verificatisi, e non interviene a impedire quelli preannunciati con così largo anticipo?

Possono i cittadini e l'ambiente accontentarsi di un acquedotto in sostituzione di una risorsa millenaria che verrà irreversibilmente perduta?

Chi garantirà la sopravvivenza della flora e della fauna di montagna dell'Alto Mugello adattate all'uso di risorse idriche improvvisamente tagliate?

Di quale ambiente parlano governo e amministratori quando ne promettono a piene mani la tutela nei propri altisonanti programmi elettorali?

Idra ricorda che l'area della Val d'Inferno e della Badia di Moscheta è stata designata dalla Regione Toscana come "Sito di Importanza Comunitaria" (SIC 37) ai sensi della Direttiva europea 92/43/CEE "Habitat", per il suo particolare pregio ambientale.

Nel testo della Deliberazione del Consiglio Regionale n. 342 del 10/11/1998 così viene descritto il sito "Conca di Firenzuola":

"Una delle aree più importanti a livello regionale per la conservazione di numerose specie ornitiche minacciate legate agli ambienti agricoli tradizionali (Ortolano, Calandro, Quaglia). Utilizzata come area di caccia da numerose specie di rapaci, alcune delle quali nidificanti in siti adiacenti. Presenza di corsi d'acqua scarsamente disturbati, con formazioni ripariali basso-arbustive a dominanza di Hippophaerhamnoides ssp. fluviatilis, che ospitano specie ittiche autoctone legate ad ambienti di qualità. Da segnalare tra i Mammiferi la presenza di Canis lupus e tra gli invertebrati il Lepidottero Callimorpha quadripunctaria").

La cantierizzazione TAV colpisce, fra l'altro, l'area su cui è stato istituito, con fondi anche europei, il "Museo del paesaggio storico dell'Appenino".

È pertanto in preparazione un esposto circostanziato di Idra indirizzato al Parlamento europeo.

Considerato il rilievo dei comportamenti istituzionali verificati in relazione alle esigenze di tutela del patrimonio naturale e culturale, e di buon governo della cosa pubblica, sancite dalla legislazione vigente e dal dettato costituzionale, IDRA TRASMETTERÀ NEI PROSSIMI GIORNI ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI FIRENZE LE "CHIAVI DI ACCESSO" AL PROPRIO SITO INTERNET: WWW.DADACASA.COM/IDRA.

Su www.dadacsa.com/idra è possibile anche a ogni singolo cittadino reperire in tempo reale documentazione aggiornata, concreta e oggettiva relativa alla sequenza di fatti e atti che hanno accompagnato il percorso dell'Alta Velocità ferroviaria fra Firenze e Bologna dalla pubblicazione dei progetti alla loro approvazione nelle Conferenze di servizi, fino alla successiva cantierizzazione oggi in atto sul territorio.

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