Associazione di volontariato Idra
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Volontariato della Toscana per la promozione e la tutela del patrimonio
ambientale e culturale
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COMUNICATO STAMPA Firenze, 5.9.’09
Giornata del trasporto ferroviario
regionale: ingegner Moretti, possiamo davvero fidarci di questa TAV?
Lunedì 7 settembre, a partire dalle ore 11.15, presso la Palazzina Reale della stazione Santa Maria Novella Regione
Toscana, FS e Governo proporranno (dal vivo e in videoconferenza) un bilancio
sul trasporto ferroviario regionale e una
“discussione aperta” sul futuro del trasporto pubblico sul futuro del trasporto pubblico.
Una cosa è certa, e
attraversa il Paese: con
la TAV le cose non sono migliorate per i pendolari, come si prometteva.
Le cronache (l’ultimo esempio, il titolo del settimanale mugellano “Il Galletto”,
qui allegato) sono piene zeppe di proteste, disservizi, disagi, che si sommano
a quelli ‘storici’. Succede anche là dove il treno intercetta non solo gli
studenti e i lavoratori, ma anche il turismo.
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Il Galletto, 29 agosto 2009
Quanto al trasporto merci su ferro, non sembra aver
fatto passi avanti, né quello lento né quello veloce: probabilmente siamo ancora fanalino
di coda in Europa.
All’ultimo workshop con
Mauro Moretti sul Nodo AV di Firenze, il 19 marzo scorso, l’assessore al
Territorio Riccardo Conti ha preferito non rispondere ai quesiti di Idra, forse un po’ imbarazzanti.
Chissà se lunedì prossimo almeno
l’ing. Moretti vorrà rispondere alle domande che l’associazione fiorentina gli
ha inviato
all’inizio di questa settimana dopo aver scoperto il documento TAV che
prospetta per il Nodo di Firenze scenari smentiti
dallo stesso amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato.
E’ saggio fidarsi di questa TAV?
Dobbiamo credere alla bella favola delle merci che scivolano
veloci di notte nel sottosuolo AV di Firenze?
L’assessore Conti sogna una
vocazione della costa toscana a farsi “piattaforma logistica” per le merci, degna
del nome di “Rotterdam del Mediterraneo”. Un anno fa all’assessore veniva
attribuita la convinzione che “la città
che si avvantaggerà di più dall’alta velocità non è Firenze, ma Livorno: se riusciamo
a gestire l’operazione in modo positivo, Livorno si troverà in bocca il Nord
Europa” (Il
Tirreno, 31.8.’08). Ma come si
potranno soddisfare le esigenze dell’assessore se nessun treno – né passeggeri
né merci - potrà passare sulle linee TAV fra Milano e Roma da mezzanotte alle 6,
quando è necessarissimo, come assicura l’ing. Moretti, provvedere alla manutenzione?
E come potranno viaggiare di giorno insieme treni veloci merci e passeggeri,
se i primi (ammesso che qualcuno trovi conveniente comprare i relativi carri e
affidarsi all’attuale logistica) viaggeranno a velocità necessariamente assai inferiori
ai secondi?
Vorrà qualche cronista
chiedere lunedì all’ing. Moretti e al ministro Matteoli qualche dato in più sulla
sicurezza della tratta sotterranea Bologna-Firenze,
prima che venga inaugurata a dicembre con lo ‘scoperto’ di 60 km di galleria in
cui i treni si incrocerebbero a 250-300 all’ora (tutti ricordiamo il “primato
mondiale di velocità in galleria“ dei 362 km/h segnato da un
Frecciarossa nella galleria di Monte Bibele il 3 febbraio scorso durante le prove della nuova linea definita AV/AC) senza un tunnel parallelo per l’esodo e
il soccorso?
Vorrà qualche cronista
chiedere qualche certezza in più sul destino che attende le esigenze di
mobilità della stragrande maggioranza della popolazione (incluso il diritto
non essere obbligata a prendere in importanti fasce orarie treni costosi per spostarsi
da un capoluogo all’altro) e la stessa salvaguardia dell’ambiente, se è
davvero vero che vogliamo togliere le merci dalle strade e dalle autostrade? Che
fine ha fatto, a questo proposito, la mitica priorità europea della ferrovia Tirrenica-Pontremolese, che potrebbe
tranquillamente assorbire gran parte del trasporto delle merci dai porti della
costa senza far loro toccare praticamente la strada, e soprattutto i grandi
centri abitati?