Associazione di volontariato Idra

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Comunicato stampa 5.7.’02

La risposta al comunicato stampa

del Comune di Firenze

da parte del Comitato Tutela Conventino

consegnata stamani dal portavoce di Idra

alla presidenza del Convegno internazionale

Firenze e centro storico, dalle analisi agli interventi

Salone dei Cinquecento, Palazzo Vecchio

 


COMITATO TUTELA CONVENTINO

Via Villani n. 23 – 50124 Firenze

Tel: 055/570238 Fax: 055/2479663

e-mail: johsadcoenob@tin.it

 

La verità appartiene solo al Palazzo ?

 

Nel comunicato stampa del Comune di Firenze, datato 4 luglio 2002, a proposito di un intervento del Prof. Augusto Calderara alla prima giornata del Convegno Firenze e il centro storico , che si svolge nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, si legge:

"Gli Assessori alle politiche per la casa Tea Albini e all’Urbanistica Gianni respingono fermamente le affermazioni fatte dal signor Calderara…"

"Secondo il signor Calderara…"

"Le posizioni del signor Calderara sono state completamente isolate dal resto dei presenti…"

Agli smemorati ricordiamo che:

  1. Con atto del 10/05/02 è stato costituito il Comitato Tutela Conventino
  2. Tale atto è stato trasmesso, in data 13/05/02 (prot. n. 8281), al Sindaco e Vicesindaco di Firenze, Assessori Ambiente, Urbanistica, Patrimonio Immobiliare, Presidente Consiglio Comunale, Presidente Consiglio Quartiere 1.
  3. Calderara è portavoce rappresentante delegato dal Comitato suddetto.
  4. Calderara si è iscritto alle ore 9.30 di giovedì 4 luglio presso il coordinatore Conti per usufruire, come rappresentante del Comitato tutela Conventino, di un breve intervento durante lo spazio dedicato al dibattito.

Calderara ha dunque parlato, durante il proprio intervento, a nome e per conto del Comitato Tutela Conventino, e non titolo personale come il comunicato stampa di palazzo vuol fare intendere.

Gli assessori Albini e Biagi, sottacendo questa verità, non mostrano forse il timore di dover ammettere pubblicamente l’esistenza di un Comitato di artigiani e artisti, operanti nel Conventino, che sono dichiaratamente dissenzienti riguardo le scelte dell’Amministrazione comunale sul tema del "recupero" del Conventino ?

Nel comunicato stampa si legge:

"L’Amministrazione Comunale ha deliberato che la Fondazione Michelucci coordinasse un laboratorio di progettazione partecipata per il recupero della struttura. Il progetto che nascerà avrà il consenso di comitati, artigiani e artisti che vi operano e dei residenti."

Se si parla di progettazione partecipata (aulica espressione troppo spesso priva di significato concreto) perché si dice che il progetto "avrà il consenso" e non "dovrà avere il consenso" unanime?

Si legge ancora :

"Le posizioni del signor Calderara sono state completamente isolate dal resto dei presenti, oltre una trentina."

Rispondiamo che gli artigiani e artisti del Conventino presenti alla presentazione del progetto erano sedici, di cui cinque, aderenti al Comitato Tutela Conventino, nettamente contrari al progetto. Per gli altri undici non si può certamente parlare di "ampio consenso" come afferma il direttore della Fondazione Michelucci: a nessuno di loro, singolarmente, è stato richiesto di esprimere il proprio parere, a meno che non si voglia artatamente assumere come consenso il mutismo degli astanti, forse derivato dal turbamento di trovarsi di fronte alla fredda, schematica realtà di un tabellone grafico che pure sconvolge le abitudini di un’intera esistenza. Perdite gravi in soggetti sensibili o anziani possono provocare turbe e serie patologie non meno che mutamenti repentini dei ritmi consuetudinari.

Più testimoni hanno assistito al trauma di Giancarlo Mescoli, tornitore in legno, quando si è reso conto di essere stato, nel progetto, estromesso dal suo laboratorio, che occupa da 58 anni e nel quale è entrato a lavorare a dieci anni come collaboratore del padre.

Questi, cari assessori, sono "dati di fatto" veri e dimostrabili.

Mescoli è caduto, poco dopo, in una crisi di angoscia con tremore, pianto, gastralgia: è stato necessario soccorrerlo e confortarlo.

Ma, naturalmente, i ciechi nulla hanno veduto.

Torniamo a chiedere, con le parole del nostro rappresentante: quale infingarda, perversa analisi sociale porta, da una parte, a dare spazio agli anziani sfrattati nel luogo dove, contestualmente, dall'altra, lo si toglie a un anziano artigiano ?

 

Firenze, 5 luglio 2002

 


per contatti ( 055.57.02.38, 335.22.58.89 (prof. Augusto Calderara), 055.233.76.65 (Girolamo Dell’Olio)

e-mail johsadcoenob@tin.it, idrafir@tin.it web: http://www.idraonlus.it/vecchiosito/inizio.html

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