Associazione di volontariato Idra
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per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale
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aderente ad Alternativa ai progetti TAV - Federazione Nazionale dei Comitati e delle Associazioni
5.7.2000
AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE
Idra
partecipa all'assemblea tenuta a La Chiusadall'Associazione per la difesa, l'assistenza e la tutela del cittadino (ADATC)
e annuncia il proprio appoggio concreto
alla lotta dei cittadini di Calenzano
che si battono contro l'inferno di polvere e camion promesso dal Polo estrattivo per la Variante di valico, la terza corsia e l'Alta Velocità
Intervenendo all'assemblea convocata ieri sera dall'ADATC nella frazione La Chiusa di Calenzano, l'associazione Idra ha annunciato il proprio appoggio attivo alla lotta di una comunità che tenta giustamente di difendersi da uno scenario pesantissimo: l'apertura in quella zona di ingenti attività estrattive destinate alla costruzione delle "grandi opere" infrastrutturali che devasteranno - o già devastano - ampie aree della nostra regione appenninica e dell'area metropolitana fiorentina. Opere che, come la Variante di valico e l'Alta Velocità ferroviaria - ha ricordato Idra - non servono fra l'altro a risolvere ma soltanto ad aggravare i problemi legati alla crescita abnorme del trasporto su gomma nel nostro Paese: l'alta velocità non potrà servire alla movimentazione delle merci, mentre la Variante di valico e la terza corsia stendono solo nuovi tappeti d'asfalto attrattori di auto e di camion.
Nel corso dell'assemblea è stato lamentato il fatto che la vallata della Marina sarebbe destinata, secondo le intenzioni degli amministratori, a ospitare non solo il mega-polo estrattivo (la grande cava sarebbe capace di produrre circa 20 milioni di metri cubi di materiali inerti in un periodo di tempo previsto di 20 anni), ma anche i lavori per la costruzione della doppia terza corsia autostradale (una per ciascuna delle due carreggiate), e una discarica nella quale verrebbero recapitati materiali come l'amianto.
Accenti critici da parte di numerosi intervenuti circa il sensibile peggioramento delle condizioni di sicurezza della strada provinciale "Barberinese" per effetto dei trasporti pesanti per i lavori TAV in Mugello (pochi giorni fa il conducente di un camion vi ha perso la vita).
A proposito della difesa della qualità ambientale della vallata, Idra ha ricordato come proprio in località La Chiusa, a giugno dell'anno scorso, siano stati attuati interventi con mezzi meccanici nel fiume e sulle sponde con conseguenze definite disastrose per l'alveo fluviale e per la fauna ittica e bentonica ivi presente. I lavori - secondo una segnalazione inviata a Idra dall'associazione calenzanese Il Martin Pescatore Mosca Club - sarebbero durati più giorni "fino al tratto a salmonidi, vanificando tra l'altro un recente ripopolamento effettuato in collaborazione con il Comune di Calenzano". Secondo l'associazione calenzanese, dedicata alla salvaguardia ambientale, del patrimonio ittico e degli ecosistemi fluviali, i lavori si sono poi "spostati nell'immissario Marinella proveniente dal paese di Legri e ancora gli interventi di "miglioramento ambientale" sono stati eseguiti con lo stesso metodo". Il Martin Pescatore rileva inoltre che "nei tratti denominati a ciprinidi, il periodo di frega si era appena concluso con avannotti appena nati, i lavori in alveo potrebbero quindi aver causato danni ancora maggiori e in contrasto con le disposizioni per la salvaguardia della fauna ittica. Inoltre non è stato possibile vedere alcun cartello di cantiere recante i dati relativi ai lavori, al tipo di intervento né della ditta appaltatrice". La segnalazione dell'associazione di Calenzano, pur corredata di una serie di fotografie, non avrebbe avuto - secondo quanto riferito a Idra - alcun seguito, nonostante sia stata indirizzata a suo tempo anche al ministro dell'Ambiente Edo Ronchi. Un'altra prova della 'sensibilità ambientale' delle Amministrazioni pubbliche in questo quadrante strategico dell'area metropolitana fiorentina.