Associazione di volontariato Idra
Tel. e
fax 055.233.76.65; e-mail: idrafir@tin.it
web: http://www.idraonlus.it/vecchiosito/inizio.html; http://idra.dadacasa.supereva.it/
COMUNICATO
STAMPA Firenze, 5.5.’05
DANNI ECONOMICI SUBÌTI DAI CITTADINI
DEL MUGELLO COME CONSEGUENZA DEI SCAVI PER L’ATTUAZIONE DEL PROGETTO DI ALTA VELOCITÀ:
IDRA SOTTOPONE AL PRESIDENTE DELLA COMUNITÀ MONTANA ALCUNI
INTERROGATIVI SUL PROGETTO CISTERNE
Il “Bando pubblico per aiuti
finanziari per la costruzione di sistemi idrici” (cosiddetto “progetto
cisterne”), emanato dalla Comunità Montana a fronte di una parte dei danni
provocati dalla cantierizzazione dell’Alta Velocità in Mugello, sembra aver
deluso alcuni cittadini, che avrebbero persino rinunciato alla prospettiva di
avvalersi degli aiuti derivanti dall’attuazione dell’Addendum.
Idra ha
cercato di capirne i motivi.
Se
è vero che una fascia di 4000 metri di distanza dall’asse della galleria è
stata adottata come criterio per l’assegnazione di 15 punti nella graduatoria
degli aventi diritto al contributo, è stato fatto notare da qualcuno, allora vi
sono comprese anche aree come quelle intorno all’alveo del fiume Sieve, ovviamente
non impattate, sulle quali insistono ad esempio l’abitato di San Piero a Sieve
ed altre zone. Così si rischia però di estendere la partecipazione ai benefici
del bando anche a soggetti non danneggiati, senza garantire peraltro una equa differenziazione
dei contributi.
Inoltre, là dove nel bando viene
riportata la tabella dei contributi “massimi” per tipologia di opera, non
risulta chiara la cifra concreta che un cittadino può ambire effettivamente ad
ottenere. Anche i contributi “massimi” erogabili appaiono comunque coprire
percentualmente solo una parte dell’investimento, rendendolo di fatto scarsamente
appetibile a fronte delle esigenze di coloro che sono stati realmente
danneggiati dall’AV, e che si trovano a dover investire una quota importante di
risorse proprie per l’acquisto delle cisterne.
Il sistema dei punteggi, infine, pur
attribuendo una diversa posizione nella graduatoria dei richiedenti, non sembra
assicurare un ammontare del beneficio finanziario proporzionato ai danni.
Il contributo, alla fine, non
appare davvero particolarmente invitante.
Dopo tanta pubblicità all’Addendum e a questo primo concreto
intervento di rammendo ai danni subìti dai cittadini, ci si domanda – scrive Idra al presidente della Comunità
Montana Stefano Tagliaferri - se non si poteva o se non si possa adottare una
strategia più adeguata, che non tradisca le giuste aspettative di coloro che da
tanti anni attendono provvedimenti riparatori per la perduta risorsa acqua.