Associazione di volontariato Idra

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aderente ad Alternativa ai progetti TAV - Federazione Nazionale dei Comitati e delle Associazioni

 

COMUNICATO STAMPA

Firenze, 5.4.'01

 

OSPITE DI UNA DELEGAZIONE DEL CPA A PALAZZO VECCHIO

SULLA CONTROVERSIA

PER IL "CENTRO COMMERCIALE" A GAVINANA,

IDRA APPOGGIA LA RICHIESTA DEL CPA AL SINDACO DI FIRENZE

DI UNA SOLUZIONE ISPIRATA AL BUON SENSO POLITICO

E ALLA PRUDENZA AMMINISTRATIVA. IL SINDACO LA ACCOGLIE.

Nel corso dell'incontro richiesto oggi pomeriggio a Palazzo Vecchio dal sindaco di Firenze al Centro Popolare Autogestito di Gavinana, al quale il CPA ha invitato a partecipare anche una delegazione di altre associazioni e comitati fiorentini attivi sulla materia urbanistica, il portavoce di Idra Girolamo Dell'Olio ha sottoposto a Leonardo Domenici alcune riflessioni.

Il sindaco si è detto come prigioniero di atti amministrativi ormai irreversibili, di impegni ineludibili assunti con la proprietà (COOP) dell'area ex Longinotti per effetto delle deliberazioni di Giunta e di Consiglio. Ma il fatto di chiedere un incontro (e neanche il primo) a un centro sociale occupato, gli è stato fatto notare, dimostra l'attenzione che il sindaco mostra di avere per le esigenze sociali della città quando si manifestano anche secondo modalità non legali: non sempre giustizia e diritto collimano! Idra gli ha suggerito quindi di accogliere i segnali significativi di profondo dissenso nei confronti della scelta urbanistica dell'Amministrazione provenienti sia dalla recente manifestazione cittadina promossa dal CPA sia dalle migliaia di firme raccolte sotto la richiesta di referendum sul destino dell'area ex Longinotti. "Idra, ha aggiunto Dell'Olio, non ha partecipato alla manifestazione né ha promosso il referendum: e tuttavia è qui a testimoniare il grado di disagio che la città avverte nei confronti delle scelte urbanistiche del tipo 'centro commerciale' a Gavinana". Come gli associati a Idra, così migliaia di altri fiorentini potrebbero non risultare nelle statistiche dei cortei o delle petizioni, e tuttavia rappresentare la base di un iceberg del dissenso la cui consistenza è stato suggerito al sindaco di misurare con strumenti attendibili. "In fondo, ha aggiunto Dell'Olio, a un tale dissenso sembrerebbe necessariamente condurre anche la carenza di trasparenza e di garanzie con cui sono stati assunti dalla vecchia Giunta, e consolidati da quella attuale, importanti provvedimenti urbanistici di grande impatto sulla città".

"Ecco perché, ha concluso il portavoce di Idra, conviene forse al Sindaco tentare nuove strade per dirimere la controversia che contrappone significativi settori del quartiere di Gavinana alla scelta patrocinata dall'Amministrazione comunale".

"Se la proposta è quella di chiamare la proprietà a un nuovo confronto si può provare", ha dichiarato il sindaco, "anche se a me sembra che sia una situazione bloccata".

"Siamo ottimisti!", ha proposto Idra, confidando nella comprensione da parte del primo cittadino di Firenze dell'opportunità politica di tornare a verificare l'intera questione. "Già in Via Mariti, durante il governo della scorsa Amministrazione - ha aggiunto Dell'Olio - la Giunta aveva assunto precisi impegni politici con la cittadinanza, col Quartiere 5, con un comitato di cittadini e con un gruppo di studenti dell'ITI "Leonardo da Vinci" che si battevano da anni per un'area verde contro l'istallazione di una stazione carburanti. E quando - per quella che fu definita una "svista" - l'assessore all'Urbanistica accordò una concessione edilizia alla stazione carburanti, sia l'Amministrazione che la proprietà ebbero la saggezza di comprendere che quell'"atto amministrativo" andava superato con un atto di intelligenza pragmatica. Non si potrebbe fare almeno altrettanto, adesso, per quanto su diversa scala, vista l'entità sia delle risorse impegnate sia del dissenso sociale temuto?".

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