Associazione di volontariato Idra
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Ha esperienza diretta di danni e ritardi TAV il ministro dell’Interno
Anna Maria Cancellieri?
Sì: a Bologna!
L’Associazione toscana Idra ha stabilito con i cittadini di Bologna – e in particolare col
Comitato di Via Carracci - un rapporto di
collaborazione informativa, e ha potuto quindi documentarsi sui 15 mesi di governo che in quella
città, nelle vesti di Commissario
prefettizio, l’attuale ministro dell’Interno ha esercitato fra il febbraio
2010 e il maggio 2011.
Risulta che
a Bologna, in conseguenza dei lavori TAV, centinaia di cittadini si siano
rivolti alla magistratura emiliana,
a partire da ottobre 2009, intraprendendo class
actions contro i responsabili del grave deterioramento delle condizioni di vita e
della desertificazione
delle attività economiche intorno al cantiere della stazione
sotterranea TAV del capoluogo emiliano. Da anni si verifica una esposizione intollerabile dei cittadini
residenti alle polveri sottili,
all’inquinamento acustico anche notturno e alle vibrazioni. I lavori hanno
prodotto crepe
importanti in numerosi palazzi, alcuni dei quali è stato necessario evacuare,
altri puntellare per tutta l’altezza della tromba delle scale. La realizzazione
della stazione accusa peraltro crescenti
ritardi, che attualmente ammontano a quattro anni. Il tutto, in un contesto
di paurosa carenza di informazione.
Da quando Anna Maria Cancellieri si è insediata a
Palazzo d’Accursio, inutilmente i cittadini hanno chiesto - anche pubblicamente
- di poterla accompagnare lungo Via Carracci per mostrarle di persona il
livello di sofferenza della parte di città attigua ai lavori per la stazione, e
documentarle la fondatezza della propria protesta e indignazione. Lo attestano
le cronache reperibili anche in rete. Ma Anna
Maria Cancellieri – lamentano i cittadini - non risulta avere accolto l’invito della popolazione.
Oggi Anna Maria Cancellieri, nella nuova veste di
ministro dell’Interno, a proposito della compatta protesta della cittadinanza,
dei sindaci e della Comunità montana Val di Susa e Val Sangone dichiara: “Con i sindaci siamo pronti a qualsiasi tipo di discorso e di dialogo, ma
l’opera va avanti perché non ci sono dubbi su questo”.
Un vero e
proprio ossimoro, secondo Idra: il dialogo non è possibile là dove
già in partenza si esclude di ascoltare e di prendere atto delle eventuali
ragioni dell’interlocutore. In particolare quando l’interlocutore è un’istituzione importante e delicata come
lo sono i sindaci e la Comunità montana, la prima interfaccia della popolazione
nel sistema rappresentativo.
Il ministro Cancellieri afferma con opportuna enfasi
che ”la violenza non sarà tollerata, non
è tollerata, non sarà tollerata, non si può giustificare”. Ma converrebbe
forse verificare meglio se non rientri nella categoria della violenza anche e
soprattutto la scelta di prescindere
dalle argomentazioni tecniche che fior di esperti da anni e anni vanamente
propongono ai governi politici che si sono finora succeduti, e ultimamente
– altrettanto invano - anche al
cosiddetto ‘governo tecnico’ Monti, e al premier stesso.
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Voragine TAV a Bologna - da
Repubblica_it, Bologna, 10.11.'10